La sfida infinita: Alcaraz-Sinner, si riparte (Cocchi). Alcaraz ritrova il sorriso e se stesso (Semeraro). Momenti di paura per Cazaux (Bertellino)

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La sfida infinita: Alcaraz-Sinner, si riparte (Cocchi). Alcaraz ritrova il sorriso e se stesso (Semeraro). Momenti di paura per Cazaux (Bertellino)

La rassegna stampa di martedì 19 marzo 2024

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La sfida infinita. Alcaraz-Sinner, si riparte. Miami li aspetta in finale (Federica Cocchi, La Gazzetta dello Sport)

La rincorsa continua. Da Ovest a Est, dalla California alla Florida, e i cavalli sono sempre loro: Jannik Sinner e Carlos Alcaraz. Le strade che imboccheranno al Masters 1000 di Miami, al via questa settimana, li porteranno a incrociarsi soltanto in finale. Senza Novak Djokovic, che si sta godendo una vacanza in USA prima di tornare in Europa a preparare la stagione sul rosso, lo spagnolo e l’italiano sono rispettivamente testa di serie numero 1 e numero 2 del torneo […]. Per Alcaraz al secondo turno è in vista un incrocio con Aleksandar Vukic o Roberto Carballes Baena. Jannik invece esordirà contro l’argentino numero 79 del ranking Pedro Cachin o con un qualificato, mentre la semifinale teorica sarebbe contro Daniil Medvedev, che lo scorso anno lo aveva battuto in finale. Per l’ultima volta.

L’operazione sorpasso mancata a Indian Wells con il KO di Sinner contro Alcaraz, non è abbandonata, ma di certo più complicata: con la conferma del titolo di Carlos in California, Jarmik potrà essere numero 2 del mondo solo in caso di successo a Miami, dove difende i 600 punti della finale, e la contemporanea uscita di Carlos non oltre i quarti di finale. Chi ama il tennis non sta a giocare col pallottoliere, il desiderio è di vedere ancora una sfida tra i due, magari con l’italiano più sul pezzo, soprattutto al servizio. Il morale nel team azzurro è buono e la voglia di tornare in campo per la nuova sfida è tanta. La sconfitta è stata analizzata da Jannik con grande lucidità insieme al team. E il nostro numero 1 ha già dimostrato che difficilmente, soprattutto nell’ultimo periodo, ripete gli stessi errori […]. “Sono stato un po’ troppo prevedibile – ha detto subito dopo il match. Me l’ha detto Darren Cahill, ne abbiamo parlato un po’ in spogliatoio, e sono d’accordo con lui. Continuavo a fare la stessa cosa, ancora e ancora, e questo mi ha abbattuto mentalmente. Il tennis è uno sport di equilibri. In ogni caso,
quello che abbiamo giocato rimane un gran match, ci sono stati scambi davvero divertenti. Carlos ha meritato di vincere”.

Sinner e il team sono già a Miami, pronti per riprendere con gli allenamenti. La prima cena, tutti insieme, in un ristorante italiano di fiducia nella zona di Downtown. Manca Simone Vagnozzi, che avrebbe dovuto raggiungere la squadra ma sta ancora guarendo da un piccolo intervento […]. Il tecnico marchigiano ripartirà dagli allenamenti sulla terra a Montecarlo, al rientro dagli Stati Uniti. Dopo le settimane di “team building” in casa a Indian Wells, a Miami la logistica sarà differente. Il papà Hanspeter, voluto da Jannik per recuperare anche po’ della quotidianità familiare che fin da adolescente non ha potuto vivere, è tornato in Italia. Sinner senior in California ha rispolverato le qualità di cuoco per preparare i pasti bilanciati secondo i dettami di Umberto Ferrara, il preparatore atletico, ma il suo rientro era programmato. A fare compagnia a Jannik è rimasto invece Alex Gius, l’amico del cuore, apparso in questi giorni nel box dell’altoatesino, proprio accanto al papà di Jannik […].

Intanto, anche le preoccupazioni sul fastidio al gomito sinistro che ha condizionato Sinner sembrano ormai dissolte. Il fisioterapista Giacomo Naldi ha lavorato sull’articolazione e anche la botta al polso rimediata nella caduta durante la semifinale non ha lasciato strascichi. “Erano solo piccoli problemi” – ha spiegato l’italiano dopo la partita. Dopo la caduta è stato un po’ più difficile servire, e Carlos ha reso le cose ancora più difficili. Ti mette addosso tanta pressione. Dovrò studiare per essere più pronto la prossima volta. È questo il bello del tennis”. Lo spettacolo sta per cominciare.

Alcaraz ritrova il sorriso e se stesso (Stefano Semeraro, La Stampa)

A Indian Wells il tennis ha ritrovato Alcaraz – ma l’aveva mai perso? – e soprattutto Alcaraz ha ritrovato se stesso. Erano nove mesi che il niño non alzava un trofeo, l’ultimo era stato quello dorato di Wimbledon. Il bis in California sembra copiato da quello di dodici mesi fa (successo in semifinale su Sinner e in finale su Medvedev, 7-6 6-1), ma come non ci si bagna mai
nello stesso fiume, così non si gioca mai lo stesso torneo. “Dopo Wimbledon ho passato un periodo complicato, non riuscivo a ritrovare il mio tennis, ma almeno mi divertivo”, racconta il numero 2 ATP. “I più difficili sono stati gli ultimi due mesi: non ero felice di stare in campo, la famiglia e il mio team mi dicevano che avevo perso il sorriso”.

Indian Wells all’inizio non sembrava il luogo adatto per uscire dalla buca, anche perché nei primi giorni, ha rivelato Alcaraz, “non riuscivo nemmeno a muovermi in allenamento per un problema alla caviglia che mi trascinavo da tempo”. Poi dal primo turno ho iniziato a sentirmi meglio, a divertirmi di nuovo che è l’unica cosa che conta […]. Ora Carlos punta a vincere anche a Miami, dove è capitato dalle stessa parte di Zverev, Sinner da quella di Medvedev. In gara ci sono anche il neo-papà Muretti (benvenuto Ludovico!), Sonego Cobolli, Arnaldi, Darderi e Matteo Berrettini – sconfitto 7-5 7-6 in finale a Phoenix da Nuno Borges ma protagonista di un ottimo rientro – che al primo turno trova sir Andy Murray.

Momenti di paura per Cazaux che sviene in campo (Roberto Bertellino, Tuttosport)

Archiviata la dieci giorni di Indian Wells il tour si è trasferito per le qualificazioni del combined di Miami, secondo Masters1000 del 2024 e quarto WTA1000. Tabellone preliminare maschile di alto livello: in corsa per il main draw giocatori dal grande passato come il belga Goffin, accanto a nuovi nomi di ottimo braccio come il brasiliano Thiago Seyboth Wild, numero 1 al via […]. Non sono mancate le sorprese. In particolare spicca la vittoria del monegasco Valentin Vacherot, 25 anni e numero 146 ATP che ha eliminato in due set e senza particolari affanni l’ex numero 17 del mondo Cristian Garin, cileno classe 1996 con all’attivo cinque tornei vinti nel circuito maggiore […]. Ma ha catturato l’attenzione generale e scatenato la paura lo svenimento improvviso di Cazaux, contro il connazionale Mayot sul 2-1 in proprio favore nel terzo set. Il talento transalpino ha perso l’appoggio sulla gamba sinistra e si è accasciato. Immediato l’intervento degli addetti, con il francese che è stato portato via in carrozzina, quasi esanime.

Il draw femminile ha espresso i propri verdetti promuovendo 12 giocatrici in tabellone. Tra queste una delle promesse del circuito, la 21enne danese Clara Tauson, scesa in classifica (91 WTA) dopo essere stata due stagioni fa n.33. Ha un po’ frenato, l’erede naturale di Caroline Wozniacki, anche a causa di un infortunio che l’ha fermata per alcuni mesi nel marzo 2022 e dal quale ha faticato a riprendersi, ma risale e ieri ha eliminato la francese Dodin cedendo un solo punto nel tie-break del 2° set. L’unica azzurra in gara nel draw preliminare, Sara Errani, è stata fermata al primo turno dalla filippina Alexandra Eala, 18enne e 171 WTA.

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