ATP Estoril: Fucsovics salva tre MP e batte Monfils. Avanti anche Hurkacz, Ruud e Gasquet

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ATP Estoril: Fucsovics salva tre MP e batte Monfils. Avanti anche Hurkacz, Ruud e Gasquet

Hurkacz sopravvive al qualificato Choinski, Ruud passeggia. Gasquet rispunta per affossare le speranze di Thiem, Monfils manca tre match point e perde con Fucsovics

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Marton Fucsovics – ATP Estoril 2024 (foto via Twitter @EstorilOpen)
 

Turno piuttosto interessante quello degli Ottavi di Finale dell’ATP 250 di Estoril. Hubert Hurkacz, n. 10 del ranking maschile, è riuscito a rimontare – ai danni dell’inglese Jan Choinski – un primo parziale che sembrava quasi compromesso. Merito di un approccio mentale giammai rinunciatario e, soprattutto, di un dritto che oggi appariva dinamitardo come un assolo di Hendrix. Va da sé, naturalmente, che Choinski saluti un torneo che lo ha visto, in ogni caso, ottimo protagonista. Poco da dire. Un match decisamente combattuto anche quello disputatosi fra il caro vecchio Richard Gasquet e il buon Dominic Thiem. Alla fine, l’ex trionfatore dello US Open 2020, si è dovuto arrendere ai colpi sciorinati dall’ex enfant prodige del tennis francese, al termine di un tie-break oltremodo elettrizzante e di una gara dal sapore d’altri tempi. Il cammino di Thiem in terra lusitana, dunque, si interrompe agli Ottavi di Finale. Buone nuove, invece, per il ventunenne Pablo Llamas Ruiz, che ha vinto il derby tutto spagnolo disputato contro David Jorda Sanchis. Il tennista iberico ha regolato il suo connazionale, classe ’94, con il punteggio finale di 7-6 6-4 e nel prossimo turno andrà ad affrontare proprio Hubert Hurkacz. Sconfitta amara, infine, quella rimediata dal giovane e talentuoso tennista francese – n. 37 del ranking maschile – Arthur Fils contro il cileno (n. 112 ATP) Cristian Garin. Dopo essersi portato in vantaggio nel primo game, Fils è crollato nel secondo set, abdicando definitivamente durante l’ultimo e decisivo game. Garin affronterà Nuno Borges – giustiziere di Musetti – ai Quarti di Finale del torneo portoghese.

H. Hurkacz b. J. Choinski 7-6 6-4

Dopo essere andato sotto 5-3 nel corso del primo parziale, il tennista polacco ha fatto leva sulla sua indiscutibile solidità mentale e su un gioco che è apparso, per larghi tratti della gara, quasi spumeggiante. Altroché. Ha ben poco da recriminare, invece, il buon Choinski. Il giocatore inglese, infatti, ha fatto quel che ha potuto per reggere all’onda d’urto del numero 10 del mondo. Nel secondo e ultimo set, non vi è stata quasi mai storia. Hurkacz è riuscito a sfruttare ogni occasione utile per concludere al meglio le proprie giocate. Soprattutto col dritto. Adesso, il giocatore nativo di Breslavia, dovrà vedersela – ai Quarti di Finale – contro lo spagnolo Pablo Llamas Ruiz.

R. Gasquet b. D. Thiem 6-4 7-6

Ottimo match quello disputato da Richard Gasquet contro l’ex trionfatore dello US Open (edizione 2020) Dominic Thiem. Il talentuoso tennista francese – oramai un veterano del circuito – ha vinto una gara che lo ha visto protagonista di un primo parziale decisamente convincente e di un secondo set risolto al termine di un tie-break dannatamente elettrizzante. Già. Perché dopo essere partito con un rapido contropiede ed essersi portato sull’1-0 durante il secondo parziale, l’ex top-ten del ranking maschile – in preda ad una sorta di saliscendi emozionale – si è fatto rimontare da Thiem, arrivando così al tie-break decisivo, che ha consegnato a Gasquet la chiave per i Quarti di Finale.

P. Lamas Ruiz b. D. Jorda Sanchis 7-6 6-4

Continua il cammino in terra lusitana del buon Pablo Llamas Ruiz. Già. Perché il giovane tennista spagnolo è riuscito a battere – senza grossi grattacapi, va detto – il suo connazionale David Jorda Sanchis, al termine di una gara che non ha registrato particolari colpi di scena. Certo, il primo parziale è stato alquanto combattuto (eufemismo) e c’è voluto il tie-break per riuscire a venirne a capo. Epperò, nel corso del secondo ed ultimo set, Llamas Ruiz ha fatto valere una maggiore propensione al gioco d’attacco ed una solidità al servizio piuttosto incisiva. Quarti di Finale alle porte, dunque, per il giocatore iberico, che dovrà vedersela contro il numero 10 del mondo Hubert Hurkacz.

C. Garin b. A. Fils 2-6 6-4 6-4

Una sconfitta amara, amarissima, quella rimediata da Arthur Fils contro il tennista cileno Cristian Garin. Se vogliamo, quella del sudamericano rappresenta un po’ l’impresa di giornata. Eppure, nel corso del primo gioco, non vi erano state grosse avvisaglie del crollo in cui sarebbe incappato Fils da lì a poco. Del resto, il giovane atleta francese, aveva concesso solamente due game a Garin. Lo switch decisivo è avvenuto nel secondo set, quando dopo aver pareggiato il vantaggio di Fils, il giocatore nativo di Santiago del Cile ha sciorinato una serie di colpi che hanno letteralmente abbattuto le certezze del n. 37 del ranking. Garin si regala così l’accesso ai Quarti di Finale e la sfida con Nuno Borges.

Casper, Gael e gli altri (di Michelangelo Sottili)

[1] C. Ruud b. B. van de Zandschulp 6-1 6-2

Un’ora e un quarto bastano a Casper Ruud per eliminare Botic van de Zandschulp, n. 22 ATP meno di due anni fa ma ora sceso all’87° posto del ranking. 6-1 6-2 per il norvegese che ha concesso una palla break in apertura, salvata dall’errore in palleggio di Botic che ha poi perso la battuta nel secondo, lottatissimo game. Da lì è stata tutta discesa per Ruud, il cui dritto è troppo superiore sulla terra portoghese e a poco sono valsi i tentativi da parte di un falloso Van de Zandschulp di inchiodare l’avversario nell’angolo sinistro. Nel secondo parziale c’è equilibrio per i primi quattro giochi, poi Casper prende il largo di fronte a un Botic in giornata no che, non aiutato dalla prima di servizio, sbaglia in ogni reparto, dritto, smorzata, seconda battuta. Per Ruud, primo del seeding e campione uscente, quarti di finale contro Marton Fucsovics.

P. Martinez b. R. Bautista Agut 7-5 6-4

Pedro Martinez si aggiudica il derby valenzano battendo il classe 1988 Roberto Bautista Agut 7-5 6-4 in un’ora e cinquanta minuti. Stagione sinora non felice per Bautista Agut, n. 93 ATP, che ha un bilancio vittorie/sconfitte di 5-7 e lo scorso gennaio aveva abbandonato la top 100 per la prima volta dall’agosto 2012. Un sacco di tempo.

Una sfida in cui il servizio non è stato determinante – non per il battitore, almeno – tranne che negli ultimissimi punti. Curiosamente, le statistiche di trasformazione rendono irrilevante il dato di prime in campo dei due spagnoli: che fosse la prima o la seconda, Martinez ha convertito il 53%, Bautista il 48%. Con questi dato è lecito aspettarsi diversi break e così è stato: cinque turni di battuta persi nel primo set, compreso quello non sfruttato dal ventiseienne sul 5-4, peraltro subito restituito dall’avversario, sette nel secondo parziale. RBA non è mai riuscito a salvare un game di battuta in cui ha concesso almeno un’occasione a Martinez, viceversa bravo (relativamente) a riuscirci due volte, nel secondo set. Particolarmente importante quando era in battuta per chiudere, con un puntazzo in difesa che sembrava avergli spianato la strada per la conferma definitiva, ma quel diavolo d’un Roberto è risalito da tre match point sotto guadagnandosi la palla del 5 pari. Pedro ha però piazzato l’ace, concesso il bis e scritto la parola fine con il serve&volley. Ai quarti, per Martinez si alza l’asticella, quella dell’età: è atteso dal trentasettenne Richard Gasquet, lucky loser.

M. Fucsovics b. [7] G. Monfils 1-6 6-1 7-5

Lunghi palleggi, smorzate esiziali, accelerazioni e recuperi all’ultimo respiro sono stati gli ingredienti del match vinto da Marton Fucsovics su Gael Monfils per 1-6 6-1 7-5 in poco più di due ore. Due set dall’andamento speculare con il primo break al quarto gioco: un Fucsovics che ha pagato le poche prime in campo nella prima frazione, salvo poi diventare lui protagonista assoluto nella seconda dopo il via libera del doppio fallo francese sul vantaggio esterno.

La partita finale si incammina sullo stesso percorso della seconda quando il classe 1992 scappa 3-1. Lamonf sembra sotto un treno, ha perso nove degli ultimi undici giochi, invece è ancora lì, resta in scia e approfittando dell’sltro che non tiene il palleggio rientra sul 3 pari. Marton di nuovo in difficoltà nel momento meno opportuno, sul 4-5, un dritto e due seconde fuori bersaglio portano Gael a doppio match point, ma Fucsovics comanda coraggiosamente con il dritto e li annulla; altro match point, il trentasettenne parigino sceglie di remarsela senza fortuna e l’altro si salva.

Break mancato, eccetera, soprattutto se cominci con il doppio fallo, e allora Marci può servire per i quarti di finale: un primo match point è ben annullato da Monfils, ma ne arriva un altro con la perfetta smorzata ungherese, quello buono per Fucsovics che al quarto tentativo batte il francese e raggiunge Ruud.

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