ATP Montecarlo, Sinner: "Correggere l'arbitro non è il mio lavoro"

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ATP Montecarlo, Sinner: “Correggere l’arbitro non è il mio lavoro”

“Dalla sua posizione era semplice vedere, ma bisogna accettarlo” – dice Jannik Sinner a proposito della svista arbitrale. “Tutti possono sbagliare”

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L’avventura di Jannik Sinner al Rolex Montecarlo Masters si ferma in semifinale contro Stefanos Tsitsipas, che gli infligge la seconda sconfitta stagionale dopo oltre due ore e mezza di grande battaglia. Una sconfitta sicuramente bruciante per l’altoatesino, come da lui stesso ammesso poco più tardi alla stampa italiana presente nel Principato, anche per via di una chiamata sbagliata che lo avrebbe mandato avanti di due break nel set decisivo.

Il greco, sotto 1-3 30-40, avrebbe sbagliato (e non di poco, come si può vedere dal fermo immagine) anche la seconda di servizio. Però niente doppio fallo: il giudice di linea non chiama la palla out, l’arbitro non interviene e Sinner non ferma il gioco. Il punto si disputa regolarmente e lo vince Tsitsipas, che poi accorcia sul 2-3, recuperando il break di ritardo poco più tardi e andando a vincere la partita. Di seguito le parole di Sinner in conferenza stampa.

Ubaldo Scanagatta, Ubitennis: Dici sempre che si impara da tutte le partite, oggi forse impari che poteva valere la pena fermare il gioco e chiamare il doppio fallo? Saresti andato avanti di due break e secondo me avresti vinto la partita…

Jannik Sinner: “Grazie (sorride, ndr)… Che devo dire, è andata così. Correggere l’arbitro non è il mio lavoro. Dalla sua posizione era abbastanza semplice vedere, però bisogna accettarlo. Ognuno di noi fa degli errori, è andata così. Ho perso una partita importante, ma non sempre può andare come si vuole. La si prende con il sorriso, anche se non è semplice. Domenica anziché essere sul Centrale a giocarmi una bella finale sarò a casa, è così”.

D: Dal prossimo anno non ci saranno più i giudici di linea neanche su terra, quindi ciò che è successo oggi non accadrà più. Che ne pensi? Quanto è difficile riprendere a giocare dopo quei momenti?

Jannik Sinner: Sono cose che succedono, non ci puoi fare molto alla fine. È già il passato. È una sconfitta difficile da accettare e da digerire, stavo giocando molto bene. Anche a livello tattico stava andando tutto nella direzione giusta. Tutti, purtroppo o per fortuna, possiamo sbagliare. Anch’io posso sbagliare. È andata così. I crampi sono stati probabilmente una conseguenza di quanto è accaduto, perché poi si va ad intaccare anche la parte nervosa e giocare diventa più difficile. Ho comunque cercato di fare del mio meglio, ma Stefanos ha alzato il livello e l’inerzia è cambiata. Anche questa è la parte divertente del tennis”.

D: Come stai fisicamente? È stato solo un problema di crampi?

Jannik Sinner: Non credo sia niente di grave. Ho giocato tante partite negli ultimi mesi pur disputando pochi tornei, il che è una cosa molto positiva. Abbiamo fatto un’altra semifinale in un ‘1000’, che non è un traguardo da sottovalutare. Mi serve un po’ di tempo per recuperare mentalmente e fisicamente. Come ho già detto, Madrid sarà un torneo di totale preparazione per Roma e Parigi, lavoreremo tanto in palestra. Se vincerò uno o due turni mi andrà benissimo, l’obiettivo non sarà sicuramente di andare a vincere il torneo, ma di tenere il ritmo delle partite”.

D: Su quali aspetti lavorerete maggiormente in questo periodo?

Jannik Sinner: Lavoreremo molto in palestra per mettere dentro benzina in vista dei prossimi mesi. Dopo il Roland Garros ci sono Wimbledon e Olimpiadi, non ci sarà molto tempo per lavorare ma ci sono diversi tornei a cui tengo e in cui voglio fare bene. Dal secondo set in poi ho giocato bene tatticamente, muovendo bene la palla e facendo le scelte giuste. Lavoreremo per riuscire a fare tutto ancora prima, magari con qualche variazione in più. Sono tutte piccole cose che poi alla fine fanno la differenza”.

D: Ti aspettavi che Tsitsipas potesse essere così incisivo fin dall’inizio? Specialmente sulla diagonale di rovescio ha spesso tenuto botta e ti ha fatto anche male con il lungolinea.

Jannik Sinner: Stefanos è un ottimo giocatore, specialmente sulla terra dove ha più tempo per aggiustarsi. Nel primo set, ma anche in tutta la partita, ho risposto male, o comunque non bene come avrei voluto. Ho sbagliato tante risposte soprattutto sulla sua seconda. Lui ha fatto un’ottima partita, la stava perdendo ed è riuscito ad alzare il livello nei momenti decisivi del terzo set. Io non ho servito benissimo sul 4-3 e sul 4-5, è andata così”.

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