WTA Madrid, Swiatek: "Tennis maschile e femminile? Non conta il livello, ma quello che ti dà quando lo guardi"

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WTA Madrid, Swiatek: “Tennis maschile e femminile? Non conta il livello, ma quello che ti dà quando lo guardi”

Le parole della n.1: “Contro un uomo perderemmo. Ma ciò che conta sono le emozioni trasmesse”

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Iga Swiatek - WTA Madrid 2024 (foto X @rolandgarros)
 

Da Madrid, il nostro inviato

La finale più lunga della storia del Mutua Madrid Open, la partita dell’anno senza dubbio alcuno ha alla fine incoronato la sempre più indiscussa n.1, Iga Swiatek. Un match meraviglioso, dall’intensità pazzesca, che ha premiato la giocatrice più fredda nei momenti chiave. Molto meno fredda invece in conferenza stampa la polacca, felice per quanto un po’ sulle sue, al momento di analizzare l’ennesima grande vittoria, dopo essere anche stata ad un passo dalla sconfitta.

D: “Congratulazioni. Dicci come ti senti ora

Swiatek: “Provo tante emozioni, ma sono davvero fiera di me stessa e molto felice perché avere partite come questa in cui devi lottare per venirne a capo rende tutto ancora migliore

D: “Il livello del tennis femminile attualmente è ottimo, migliore di quello maschile, oppure non ti interessa affatto? Hai giocato duramente 3 ore e 11, solo tre set, ma ci pensi o semplicemente non ti interessa?

Swiatek: “Beh, penso che ovviamente se dovessimo giocare contro un uomo perderemmo. Non è questo il punto. Riguarda il modo in cui due giocatori si confrontano l’uno contro l’altro. Quindi penso che potremo giocare grandi partite. Sono la numero 1, ma vedo ragazze in top 10 con cui possiamo giocare partite davvero intense. Penso che sia tutta una questione di emozioni che porta nelle persone, e penso che non dovresti confrontare il livello del tennis, ma dovresti confrontare ciò che ti dà quando lo guardi. Penso che la gente possa imparare molto guardando il tennis femminile, e può essere interessante ed emozionante

D: “Quanto è stato folle per te? Lo hai realizzato mentre giocavi?

Swiatek: “Sì, quel tie-break è stato pazzesco, ma non hai davvero il tempo di pensarci che subito devi giocare il turno successivo. Non volevo pensare al passato ma solo concentrarmi sul momento esatto in cui mi trovavo. Ma penso che soprattutto sia stato folle

D: “Come ti sentivi sui match point?

Swiatek: “Prima del tie-break pensavo ‘okay, lei ha un match point’. A volte succede che perda il servizio quando siamo 5-4 o qualcosa del genere. Non è la prima volta nella mia vita, ci proverò e basta. Ho deciso di giocare un servizio veloce, incisivo, volevo essere coraggiosa in quel momento. Quando si è trattato del tie-break, ero tipo ‘sono ancora qui, ok’, perché pensavo che sarebbe finita durante il set. Ma nel tie-break, non ho pensato molto al passato e mi sono concentrata solo su ogni singolo punto. Ma di sicuro quando ho avuto un match point e lei ha servito un ace, ho pensato perché io non potessi farlo in quel momento (ride)

D: “Lei ha probabilmente giocato la sua migliore partita contro di te. Cosa stava facendo che non riuscivi a risolvere durante il match?

Swiatek: “Direi che non stavo rispondendo alla seconda come nelle partite precedenti. Ma non sono sicura se si tratti del servizio di Aryna o della mia risposta, quindi è difficile per me dire di sì. Ma di sicuro stava servendo bene, è stata la giocatrice che ha servito meglio tra quelle affrontate qui. Quindi non era facile quando otteneva sempre un paio di punti gratuiti durante ogni game. Ma Aryna ha un gioco davvero intenso, e quando sfonda giochi molti scambi in difesa. Penso che si tratti più di chi sarà meno stressato e in grado di giocare con più libertà. Penso che in realtà per la maggior parte della partita abbia giocato in maniera più coraggiosa, io a volte ero un po’ indietro. Alla fine volevo solo essere anche io più propositiva

D: “Come valuti questa partita emotivamente e dal punto di vista tennistico tra tutte le grandi battaglie che hai avuto in passato nella tua carriera?

Swiatek: “Questo è difficile, perché tendo a cancellare la maggior parte delle cose quando sono già accadute. Quindi è difficile fare paragoni con le partite precedenti, ma direi che guardando solo le finali, penso che sia stata la più intensa e folle che abbia mai giocato, e il finale la rende ancora più folle. Su tutte le partite è difficile da dire

D: “Prima della cerimonia di premiazione, sulla panchina eri a telefono. Chi è la prima persona che hai chiamato dopo una vittoria del genere? A cosa stavi pensando?

Swiatek: “Mio padre e mia sorella, ma non sentivo. Erano abbastanza felici ed emozionati, ma la musica era così forte che non capivo cosa dicessero. Quindi dovrò parlarci dopo

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