Australian Open interviste, Nadal: “Ero messo male, spero di recuperare presto”

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Australian Open interviste, Nadal: “Ero messo male, spero di recuperare presto”

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Australian Open secondo turno; Nadal b. Smyczek 6-2 3-6 6-7 6-3 7-5. L’intervista del dopo partita a Rafael Nadal

Dopo il match di primo turno hai detto che non conoscevi bene Tim. Quanto hai imparato negli ultimi due giorni? Ne sei rimasto sorpreso?
Beh, ho visto alcuni video e credo abbia giocato bene, ma è da dire che ciò che ha fatto alla fine del quinto è straordinario. Mi congratulo. L’ho detto sul campo ma voglio farlo anche qui. Pochi giocatori riescono a farlo, 5-5, 0-30. Quindi lo ringrazio per il grande esempio che ha dato oggi.

Come hai reagito? Eri sorpreso?
Sicuramente, in fin dei conti non dovrei ma lo sono. Non è una cosa positiva ma va bene, è difficile fare una cosa del genere ma lui l’ha fatto.

Cosa è accaduto al tuo corpo e alla tua testa dopo il terzo set?
Ero molto stanco e alla fine del primo il mio corpo era messo male, non so cosa succedesse, mi stavo preoccupando. Poi quando stavo servendo al terzo ho quasi vomitato, una sensazione terribile, ho sofferto molto sul campo per tre ore e mezza. Troppo. Non è stato un match divertente. Ovviamente va bene che abbia avuto l’opportunità di vincere ma spero di recuperare presto.

Hai delle spiegazioni di cosa sia andato storto?
Non lo so ancora, ma è sicuro che il tempo era diverso rispetto a quello delle ultime settimane, molto umido. Io sudo molto anche quando è umido, ma non so. Forse molto tempo lontano dalle competizioni o forse è successo qualcosa in più. Mi sono allenato molto e non dovrei esser stanco dopo 40 minuti. No? Qualcosa è successo e sono fortunato di aver vinto il match. È una cosa positiva per me. Come ho già detto l’altro giorno, tutti i momenti che spendo sul campo sono importanti per me, ed è anche importante vincere questo tipo di partite. Voglio fare meglio nei prossimi giorni.

Soffrendo come hai sofferto oggi, è stata questa una della vittorie più dure di sempre?
In termini di sensazioni sul campo, sì. Sono stato vicino a non continuare perché mi sentivo svenire. Quindi è vero che dopo il terzo, quarto, e quinto ho provato a giocare più aggressivo, senza correre cercando di fare vincenti ed essere più rilassato. Fisicamente alla fine del match mi sono sentito meglio.

Come ti sentivi preparandoti al match? Normale o stanco?
Mi sono allenato molto oggi, probabilmente l’allenamento è andato meglio durante la scorsa settimana. Dunque avevo buone sensazioni colpendo la palla e su tutto il resto, mi sentivo normale.

Quali sono le tue sensazioni su questo posto? Perché sembra che ti faccia giocare solo questo genere di incontri?
Beh, ho passato grandi bei momenti su questo campo, ma allo stesso tempo è uno di quelli sul quale ho sofferto di più. Quindi quando soffri molto su un campo lo ami anche. E io mi sono sempre allenato molto per essere pronto per questo torneo. Nel 2006 non venni. 2007 se non sbaglio ebbi una battaglia con Gonzalez, nel 2010 fui costretto al ritiro contro Andy, 2011 ho finito il match dopo un grande sforzo con Ferrer. E l’anno scorso la finale. Quindi un sacco di momenti duri, ma io amo l’Australia e amo il pubblico. E sul serio, è uno dei campi sul quale mi emoziono di più.

Cosa pensi della tua abilità di cadere e riuscire fuori? Credi sia un talento che hai?
È ovvio che durante la mia carriera abbia trovato un modo per venir fuori dai momenti duri, sono stato in grado di vincere match nei quali ero nei guai. Sicuramente è una mia abilità, ma ho lavorato molto nella mia carriera per resistere e provare ad essere forte mentalmente. È ovvio che tutto l’allenamento ad bambino, e tutti i momenti in cui ho sofferto abbiano aiutato.

Visto i problemi di oggi, come ti preparerai per il prossimo incontro? Qualcosa di diverso?
È difficile, non lo so. Ho fatto le solite cose che faccio prima di giocare qualsiasi match. Durante la mia carriera ho fatto quasi sempre le stesse cose, è difficile cambiare a 28 anni e mezzo.

Traduzione di Paolo Di Lorito

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