Conosciuto nelle sale stampa di tutto il mondo per la capacità di organizzare il suo menù all’italiana in qualsiasi condizione con l’immancabile presenza della bresaola, a questa prerogativa del nostro direttore il giornalista belga Ives Simon ha deciso di dedicare un articolo sul suo giornale

La vita in una sala stampa riserva tanto stress ma ti permette anche di conoscere tanta gente con la quale praticamente per una o due settimane passi quasi l’intera parte della giornata.
Inevitabile quindi che con molti colleghi si entri in un rapporto di grande confidenza, affrontando tutti i temi che riguardano la propria vita personale. Chiaro anche che nel tempo, soprattutto quando frequenti un certo ambiente da anni, si apprezzino e si comprendano vizi e virtù di tutti, sottolineandoli scherzosamente per sfuggire alla tensione ed allo stress che il lavoro comporta.

Del nostro direttore è rinomata la capacità di organizzarsi in qualsiasi condizione il suo menù all’italiana, garantito dall’ineffabile presenza in ogni dove delle “mitiche” confezioni di bresaola che costituiscono quasi sempre il suo pasto principale.
La cosa chiaramente non è sfuggita ai più, anzi oramai è di dominio pubblico.
Anni fa il simpaticissimo Stefano Semeraro, commentatore per Eurosport, sostituì la scritta sul desk di Ubaldo “Il Resto del Carlino” con quella il “Resto della Bresaola”.
Stavolta invece è toccato al collega belga Ives Simon, cordiale e sempre molto gentile, a celebrare il rituale del nostro direttore.
Come si può notare dalla foto di questo articolo il giornalista belga ha dedicato addirittura un pezzo ad Ubaldo sulla sua rivista Sudpresse dal titolo “Anche io ho avuto la mia giornata italiana” con tanto di foto del nostro direttore intento nell’iniziare il suo rituale.
Il giornalista belga ha descritto simpaticamente le abitudini di Ubaldo, della sua capacità di essersi portato da Firenze tutto il meglio del cibo italiano (oltre alla bresaola anche il parmigiano, l’olio, i limoni) ma soprattutto ha poi raccontato che tra i match della Errani e Seppi ha accettato con piacere l’invito del nostro direttore a condividere con lui questa sorta di antipasto (“Non so”, dice Simon, “se per dimenticare la sconfitta della Errani o iniziare a preparare i festeggiamenti per quella di Seppi”). Ed alla fine del suo pezzo oltre a ringraziare Ubaldo, Simon scrive felice: “Grazie mille Ubaldo, You make my day (modo di dire australiano che sta a significare hai riempito la mia giornata, n.d.r.)”.