Australian Open, intervista esclusiva ad Ivan Ljubicic: ecco cosa deve fare Raonic per battere Djokovic

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Australian Open, intervista esclusiva ad Ivan Ljubicic: ecco cosa deve fare Raonic per battere Djokovic

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Ivan Ljubičić al microfono di Ubaldo Scanagatta racconta Raonic e cosa deve fare per accedere alle semifinali dell’Australian Open 2015

Il nostro direttore Ubaldo Scanagatta ha intervistato l’allenatore di Milos Raonic, Ivan Ljubicic.

Sei soddisfatto intanto del traguardo raggiunto da Raonic, che è di nuovo nei quarti, oppure non basta?
Essendo numero otto del mondo, fino ai quarti giochi con i giocatori che devi battere e lui da un anno lo fa bene. Ci sono pressioni differenti e lui è abituato. Adesso non è assolutamente favorito contro Djokovic e deve cercare di giocare il suo tennis migliore e battere anche i più forti?

Ma deve fare qualcosa di diverso per battere Djokovic, visti i quattro precedenti negativi? Qual è stata la sconfitta in cui è andato più vicino a batterl0?
Sicuramente quella a Roma. Fare qualcosa di diverso onestamente non credo. Perché Djokovic non è il tipo di giocatore con cui puoi elaborare una tattica ben definita. Milos deve fare le sue cose molto bene, cioè servire bene, essere aggressivo, tirare il dritto e cercare di tenere Novak lontano dalla riga di fondo e non dargli in mano il gioco. Da qui a riuscirci la strada è lunga ma lui sa benissimo cosa fare.

È un Raonic più agile, ha perso qualche chilo?
Ha perso 4-5 chili, che non sono pochi. Ma l’obiettivo non era tanto perdere peso quanto essere più preparato, più flessibile, più forte e più veloce. Milos ha lavorato per raggiungere questo obiettivo e come conseguenza ha perso peso.

Avrebbe preferito essere da un’altra parte del tabellone o sono tutti uguali?
Beh certo, se c’era Kyrgios era meglio ma essendo i quarti tutti gli altri giocatori sono più avanti di lui. Bisogna battere i più forti, non c’è niente da fare. Gli Slam si vincono così, lo hanno fatto sia Wawrinka che Cilic lo scorso anno.

Può arrivare numero 1 al mondo o gli manca qualcosa?
Ci può arrivare, non c’è una superficie su cui non può giocare. Ha fatto semifinale a Roma e quarti a Parigi, semifinale a Wimbledon e sul cemento sa giocare bene. Non ci sono limiti per lui.

 

Ascolta l’intervista in italiano

 

 

Ljubicic in inglese

 

 

 

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