ATP Indian Wells interviste, Nadal: “ Vado via da Indian Wells con sensazioni positive”

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ATP Indian Wells interviste, Nadal: “ Vado via da Indian Wells con sensazioni positive”

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Atp Indian Wells: M. Raonic b. R. Nadal 4-6, 7-6(10), 7-5. L’intervista del dopo partita a Rafael Nadal

Per quasi due set hai forse giocato il miglior tennis della settimana. Poi all’improvviso sei apparso stanco, è per qualcosa che è successa o altro?

Nel terzo?

No, per i primi due set.

Ma, quando ti sembravo stanco? Nel terzo set?

Alla fine della partita.

Non sono del tutto d’accordo con te, solo in parte. Concordo sul fatto di aver giocato bene nei primi due set, ma nel terzo non ho avuto nemmeno un’occasione per il break? (ride). Perché alla fine lo sport è questo, e non possiamo sempre analizzare tutto pensando ad uno o due punti, perché non sarebbe giusto per me, per nessuno. Dobbiamo analizzare più in generale, non pensare al fatto che non ho avuto un break point, ma al fatto che quando l’ho avuto nel terzo, lui ha servito un ace, e che quando ci trovavamo 30 pari, lui ha giocato degli ottimi colpi di dritto. Se ero stanco? No, non lo ero. Ho avuto molte più opportunità di lui nel primo, nel secondo e anche nel terzo set. Questa è la realtà di ciò che è accaduto oggi in partita. E la cosa importante è che sono davvero contento di come ho giocato. Sono felice del modo in cui ho potuto competere oggi. Ovviamente non sono felice di aver perso (sorride). Alla fine lo sport è questo, o vittoria o sconfitta e oggi ho perso contro un grande giocare che ha lottato su ogni palla con un’attitudine davvero positiva. E il pensiero di aver combattuto per la vittoria contro un top player su una superficie congeniale a lui, per me è un grande passo avanti. Non sono triste. Non sono felice per il risultato finale, ma lo sono perché come ho detto prima, sono molto più vicino rispetto ad un mese e mezzo fa a dove vorrei essere. Oggi ho avuto molte possibilità per vincere. Forse avrei potuto vincere (sorride).

Qual è il più grande rimorso di questo match? Quali sono le cose che pensi, avresti dovuto fare in maniera differente?

La risposta sul, non ricordo, forse 10-9, quel brutto errore in risposta sulla seconda di servizio. Quella credo sia l’unica cosa che posso rimproverare a me stesso di tutto il match. Probabilmente, con molte più vittorie sulle spalle, senza essere stato lontano dalle competizioni per così tanto tempo, forse avrei vinto questa partita, perché non avrei risposto in quel modo. Ma è normale essere più nervosi in un momento come quello. È vero che è da un po’ che non gioco a quel livello di intensità mentale, che è da otto/ nove mesi che non gioco con quell’energia positiva, quell’attitudine. Un periodo abbastanza lungo, quindi per me questo è un grande miglioramento. Sono riuscito a restare concentrato, ho giocato con un’energia positiva per ben 3 ore, quindi per me questa è la grande notizia, perché è il modo in cui ho giocato durante tutta la mia carriera. E oggi l’ho fatto. In questo torneo è andata sicuramente meglio rispetto a quelli precedenti, quindi lascio Indian Wells con la certezza che posso fare molto meglio, e con la sensazione di essere pronto a competere bene ancora una volta. Spero che mi aiuti in futuro. Credo che partite come questa è meglio che tu le vinca, ma anche perdendo sono sicuro al 90% che questo mi aiuterà.

L’altro giorno hai parlato delle difficoltà di affrontare tennisti con un grande servizio. Puoi parlarci della sfida mentale che bisogna affrontare quando si gioca per tre ore contro qualcuno che serve sempre sulle 140 miglia?

Io ero lì, e ho avuto anche molte opportunità. Penso di aver risposto bene. In tre giochi del secondo set ho avuto l’opportunità di brekkarlo. E queste sono molte chance contro un grande avversario con un servizio come quello di Raonic. Ho fatto ciò che dovevo; lui è riuscito a salvarsi. Ho fatto dei passanti. Ho giocato dei passanti molto stretti. Forse era il momento di rispondere lungo linea, la banana, ma non era il caso. Ho scelto di fare diversamente, se sia stato un errore o meno, non lo so. Non possiamo analizzare tutto- come ho detto prima – non possiamo analizzare queste piccole cose. È quello che succede con questo tipo di giocatori. In generale penso di aver giocato in modo aggressivo, con determinazione, con la giusta attitudine, ho giocato bene. Ho perso, ma credo di aver avuto delle ottime possibilità di vincere, quindi l’importante è continuare a lavorare su questa strada. Come ho detto, fin dalla prima settimana della stagione, è un momento che sto attraversando. La cosa positiva di questo processo è che forse le sconfitte che ho subito nelle ultime settimane possono abbatterti, ma non è il mio caso. Credo di migliorare ogni settimana. Sono più competitivo settimana dopo settimana. Mi sento più forte e più veloce. I miei movimenti sono tornati ad essere buoni. Mi concentro sul miglioramento di ogni settimana. Oggi sono stato in grado di competere contro un top player e senza avere la sensazione che sia stato migliore di me. E questo per me è un grosso passo in avanti. Contro Berdych in Australia, ad esempio, è stato diverso, non mi sentivo a mio agio, oggi ho avuto tante possibilità.

L’altro giorno hai parlato delle condizioni. Com’è stato oggi controllare i tuoi colpi, la brezza leggere e la velocità del campo?

È difficile dirlo. Le condizioni erano molto buone. Sicuramente giocare di sera rende tutto più facile in risposta, sui punti, perché la palla diventa un po’ più lenta ed è più semplice avere il controllo da fondocampo. Oggi non sono stato fortunato, ho giocato di giorno, questo è tutto.

Hai detto di essere un po’ deluso, ma è stato anche un match frustrante?

Frustrante? No, mi sono divertito. Mi è piaciuto anche soffrire sul suo servizio. Mi piace il fatto di cercare la contrazione, e di essere pronto a servire bene. Credo di aver giocato bene, mi sono sentito me stesso in campo, competitivo, forte, con le giuste energie. No credo di aver perso ma ho solo delle sensazioni positive.

Hai giocato bene per quasi tutto il torneo. Puoi parlarci un po’ del livello di Milos? Come ha fatto a batterti? Quanto è cresciuto? È in grado di fare quel passo in più per competere con gli altri tre grandi giocatori?

Non lo so, credo che bisogna vedere nel corso della stagione. Sicuramente con quel servizio, puoi battere chiunque. Ovviamente scende in campo pensando di poter battere chiunque, anche perché supportato da quel servizio. Se serve bene è facile andare al tie-break. È giovane, quindi vedremo. Continuerà a scalare la classifica e ad essere più costante.

Quando vedi di dover andare al tie-break contro un giocatore con questo servizio, dubiti mai di te stesso all’inizio?

Dubito?

Sì, se hai dei dubbi.

Ho dei dubbi già nello spogliatoio, prima di iniziare il match, quindi… (ride). Puoi immaginare quando devi affrontare un tie-break. Sì, hai dei dubbi. Ma contro ogni tennista, quindi immagina contro qualcuno che serve così bene.

 

 

 

 

 

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