La campionissima del circuito e la sorpresa del torneo. La tennista che tutti aspettavano e l’outsider alla sua prima finale slam, Serena Williams e Lucie Safarova. La n. 1 del mondo e vincitrice di 19 major (prima della finale) e la n. 13 del ranking. Insomma, la partita che ha attribuito la Coupe Suzanne Lenglen ha visto opposte due protagoniste estremamente diverse tra di loro. Tranne che per una cosa: entrambe hanno una sorella che gioca a tennis e, come per Serena, anche Lucie ha detto “Il mio primo idolo è stato mia sorella“, si tratta di Veronika, di 10 anni più grande di Lucie. Serena ha rispettato il pronostico della super-favorita e, pur avendo dovuto lottare, ha vinto 6-3 6-7(2) 6-2 infrangendo il sogno della dolce Lucie, quello di alzare al cielo il primo trofeo slam. La Williams si dirige a grandi passi verso la leggenda, aggiudicandosi il 20° sigillo slam dopo i 6 Australian Open, 2 Roland Garros, 5 Wimbledon e i 6 US Open. Ora è a quota – 2 da Steffi Graf (22 magior) e a – 4 da Margareth Court (24). La settimana prossima sara la  244esima da n. 1. del mondo.

La giornata è limpida, baciata da un sole caldo ma rinfrescata da una brezza frizzante, ideale per disputare un inciontro di tennis e, a fortiori, una finale slam. Stamattina l’Equipe titolava: “Quelle Serena ce sera?” (Quale Serena sarà?). Sembra una Serena in ottima forma, nonostante lo stato influenzale che l’ha debilitata negli ultimi giorni. Infatti l’americana sale immediatamente in vantaggio 3-1 strappando la battuta a Lucie sul 2-1. Certo, la Williams parte super-favorita, e non solo per tutto il background che la contraddistingue, ma anche per essere 8-0 nei precedenti con la ceca. Nei due match sulla terra verde di Charleston, la Safarova non ha mai vinto un set. La n. 1 del mondo prende il largo nel parziale sul 4-1. Beh, sembra che oggi Serena stia davvero bene, poiché in soli 24 minuti si porta sul 5-2, scaraventando sulla povera Lucie servizi devastanti e risposte dirompenti. Lucie cerca di contrastarla in tutti i modi, riuscendo perfino ad annullare un setpoint con un dritto vincente lungolinea avvicinandosi così sul 3-5. Ma sul servizio di Serena non c’è niente da fare. Con un esagerato e disperato “Come on!”, la statunitense suggella il primo set 6-3 in 32 minuti.

Il pubblico è scoraggiato. Vorrebbe vedere Lucie in partita ma, purtroppo, pare che oggi non ci sia davvero nulla da fare per la tennista ceca. Serena non ha pietà e continua a bombardarla da ogni parte del campo. C’è da dire che la n. 13 del mondo non osa abbastanza per far muovere la sua avversaria. Anche quando a volte avrebbe la possibilità di farla correre con la smorzata, preferisce affidarsi ai fendenti da fondo che, però, poiché giocati frettolosamente e quasi sempre in affanno, vanno a finire lunghi o larghi. La statunitense si ritrova così in vantaggio 4-1. Serena però si distrae ed esegue un turno di battuta che lascia a desiderare (2 doppi falli), permettendo alla Safarova di salire 2-4 e servizio. E infatti la ceca si avvicina ancora sul 3-4. La Williams ora sembra in crisi e subisce il primo break dell’incontro con Lucie che pareggia i conti sul 4-4. Ed ora la ceca non si ferma più; sembrava che stesse per essere travolta 6-3 4-1 quando invece la n. 1 del mondo pare essere andata in apnea. Sale dunque 5-4. Ma Williams è più forte del malessere e, non solo recupera sul 5-5, ma sale 6-5. Ma Lucie resiste ancora e con 3 punti straordinari si assicura il tie-break.

Parte male Serena, in svantaggio 0-3.  I tifosi cechi sono  in visibilio gridando “Lucié! Lucié!”. La ceca sale 4-1 e poi 5-2 ingaggiando scambi vorticosi e, pressando Serena, ottiene ben 4 setpoint. Gliene basta uno, con la n. 1 del mondo che sbaglia a rete. Da notare che Lucie vince anche questo tie-break come tutti gli altri disputati nei turni precedenti in questo Roland Garros. Si ricomincia.

In apertura di terzo set la statunitense subisce il break, il 4° negli ultimi 5 turni di battuti e la ceca sale 1-0 per poi allungare sul 2-0. Ma Serena recupera, graziata in particolare da uno sciagurato doppio fallo sul 2-1 30-40 e servizio Lucie. Ora la Williams sale perfino 4-2 con Safarova che spreca ancora nei momenti importanti. E, soprattutto, la ceca non fa nulla di diverso – quando potrebbe invece far spostare in avanti l’avversaria – insistendo fino alla fine nel contrastare Serena con un gioco troppo monocorde. Gli errori da parte della n. 13 del mondo, presa dalla fretta, sono davvero troppi. E il treno, soprattutto contro Serena Williams, passa una volta sola. Dallo 0-2, la n. 1 del mondo mette a segno 6 giochi di fila, travolgendo la Safarova nello sprint finale. 6-3 6-7(2) 6-2 lo score. La statunitense  fa un passo in avanti verso la storia. La Coupe Suzanne Lenglen è sua. Anche il 3° Roland Garros ma, soprattutto, il 20° slam.

Ma grande onore e merito anche alla dolcissima Lucie Safarova che sta vivendo il momento migliore della carriera e, da lunedì, sarà n. 7 del mondo, suo best ranking finora.

“Non ci credo ancora. Per me è così speciale aver vinto qui il mio 20° slam. Non riesco ancora a realizzare ancora quello che è successo” ha esclamato un’emozionatissima Serena ai microfoni di Cedric Pioline e Fabrice Santoro.

“Sono molto fiera di aver recuperato nel secondo set. Sapevo che non sarebbe stato un match facile” ha dichiarato la Safarova in conferenza stampa. “Non ho trovato le armi sufficienti per contrastarla, ho tentato di prendere dei rischi ma quando prende ritmo è difficile. Sul 6-5 del secondo set, mi sono detta che dovevo lasciar andare in colpi al 100%. È quello che ho fatto“.