ATP Challenger Biella: Napolitano continua a vincere, superato Khachanov

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ATP Challenger Biella: Napolitano continua a vincere, superato Khachanov

Il giovane Stefano Napolitano continua a mostrare progressi: battuto l’ostico russo Karen Kachanov. Paolo Lorenzi eliminato dal brasiliano Souza, fuori anche Donati

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Continua a sognare e ad inanellare convincenti vittorie il 21enne biellese Stefano Napolitano, che nel torneo di casa, il “Thindown Challenger” con 100mila dollari di montepremi, sta davvero giocando un tennis di livello altissimo e dopo aver superato il forte svedese Ymer, oggi ha colto una vittoria ancora più significativa eliminando al terzo set il russo Khachanov, 20enne numero 95 del mondo. Seguito da coach Cristian Brandi, il giovane azzurro sta seguendo una strada che appare proprio quella corretta, e se i miglioramenti erano già visibili qualche mese fa, queste ultime vittorie e il best ranking non fanno altro che certificarli a livello di risultati. Battere ieri Ymer non era facile per niente, superare oggi  Khachanov era ancora più complicato, e soprattutto farlo al terzo set è stata anche una dimostrazione di grande forza mentale e sicurezza nei propri mezzi. Già il primo set aveva evidenziato la grande maturità sul piano psicologico di Stefano: avanti 4-1, subiva il ritorno del russo, per poi allungare di nuovo, soprattutto giocando sulla diagonale del rovescio, suo punto di forza, ma punto di forza anche del talento moscovita. Messo in cascina il primo parziale 7-5, Napolitano aveva una lieve flessione nel secondo set e con avversari di questo livello significa perdere il comando del gioco: il russo chiudeva 6-3 in suo favore ma il volto di Stefano continuava a mostrare concentrazione e sicurezza. Era invece Khachanov a rendersi conto che le energie nervose e fisiche dell’azzurro non calavano, e quindi a cercare più velocemente il punto, cadendo in errori più frequenti e finendo col subire l’entusiasmo di Napolitano, che al contrario era preciso negli schemi offensivi e forzava la palla al momento giusto, attendendo quando c’era da attendere. Non appena il russo accorciava lo scambio Napolitano prendeva il comando delle operazioni spostando il suo avversario e prendendosi anche il punto a rete, con voleè di pregio. Terzo set quindi senza storia, 6-2 e domani quarti di finale per Napolitano contro il serbo Dusan Lajovic, che ha superato il nostro Matteo Donati.

Donati, anche lui piemontese di Alessandria, aveva di fronte l’ostico serbo Lajovic, numero 71 del mondo, 26enne, giocatore già maturo per questi livelli e con già esperienze di ATP e Slam: non era facile per l’allievo di Massimo Puci presente in tribuna, eppure Matteo ce l’ha messa tutta e nel primo set ha francamente dominato l’avversario con le sue accelerazioni e il suo gioco aggressivo. Lajovic sembrava un po’ giù di tono, anche con qualche dolore all’alluce sinistro che si è fatto medicare all’inizio del primo parziale, però poi nel corso del match evidentemente ha preso fiducia, il dolore è passato e ha cominciato a sparare i suoi colpi a tutto braccio, sbagliando sempre meno e finendo con l’imbrigliare il gioco di Matteo Donati che dal canto suo perdeva di continuità. Dopo il primo set vinto 6-4, nel secondo il momento topico è stato il gioco iniziale: 0-30 e seconda di servizio di Lajovic che pizzica la riga e sfugge al controllo di Donati, poi comunque palla break sprecata e qui già c’è stato un primo assaggio dell’inerzia del match che girava. Matteo ha cominciato a sentire la presenza agonistica del suo avversario e ha perso in sicurezza, pur giocando sempre un buon tennis sotto molti punti di vista. L’obiettivo tattico era sempre quello di giocare sul rovescio avversario con una palla pesante e liftata, per poi attaccare sul gioco corto di Lajovic, che però da parte sua faceva valere l’esperienza e non lasciava più troppe possibilità al nostro Matteo, togliendogli anche un po’ di ritmo. Calavano anche le percentuali al servizio di Donati e ciò ha significato molte palle break a disposizione del serbo che riusciva alla fine a prevalere 7-5. Si andava così al terzo set, dove l’azzurro comunque lottava punto a punto, anche se con qualche risposta (a dire il vero in più di una occasione anche nel secondo set) troppo forzata. La svolta decisiva a favore del serbo arrivava nell’ottavo gioco, quando Donati regalava troppo e finiva col concedere il break a zero al suo forte avversario. Il match si concludeva quindi con 11 punti di fila a favore di Lajovic, e ovviamente con Donati assai deluso per il risultato. Il commento è uno soltanto: il livello tecnico è ormai decisamente da top 100, quello tattico è da migliorare così come quello atletico, sul piano dell’atteggiamento in campo tutto ok, ma occorre una maggiore energia per tutta la durata del match senza cali di tensione agonistica per nessuna ragione.

Questi fatidici cali di tensione agonistica sono costati cari anche a Paolino Lorenzi, sebbene siano spiegabili con la vittoria della settimana scorsa nel ATP 250 di Kitzbuhel, per cui parecchie energie psicofisiche sono state lasciate in terra austriaca. Nell’incontro con il brasiliano Joao Souza, ragazzone alto e possente, ma con dei limiti evidenti negli spostamenti, Paolino, che da lunedì sarà il numero 1 italiano (supererà di un posto Fognini), non ha saputo regalare all’appassionato pubblico biellese altre emozioni e ha giocato un match comunque generoso ma privo di quella sostanza che lo han portato al numero 40 del mondo. Lorenzi partiva bene e nel quinto gioco brekkava il brasiliano, per poi però farsi strappare il servizio a sua volta. A questo punto si capiva che inconsciamente il toscano stava perdendo intensità, perché commetteva qualche errore di concentrazione, inusuale per lui sempre tanto consistente e dopo essersi salvato più volte finiva col perdere 6-4 il primo set. Il livello del match sinceramente è stato piuttosto modesto, nulla a che vedere sia con l’incontro di Donati, sia soprattutto con quello di Napolitano. Molti errori da entrambi i contendenti anche nel secondo set, che prima vedeva Lorenzi portarsi in vantaggio, poi andare sotto nel punteggio e recuperare proprio quando Souza serviva per il match. Sul 5 pari però l’allievo di coach Galoppini commetteva di nuovo qualche errore inusuale per lui e il brasiliano, che va ricordato è stato top 100, ne approfittava per guadagnarsi l’accesso ai quarti di finale dove giocherà domani lo slovacco Martin, in gran fiducia dopo gli ultimi risultati e la vittoria di oggi ottenuta 6-4 al terzo ai danni di Victor Galovic, croato ma italiano d’adozione. Prestazione sfortunata quella di Galovic, che ha giocato un primo set di assoluto livello, e che comunque può essere soddisfatto del suo torneo.

Risultati secondo turno:

[6] A. Martin b. [Q] V. Galovic  3-6 6-1 6-4
[WC] S. Napolitano b. [5] K. Khachanov 7-5 3-6 6-2
J. Souza b. [1/WC] P. Lorenzi 6-4 7-5
[3] D. Lajovic b. M. Donati 4-6 7-5 6-3

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