Venus Williams: "Le mie vittorie in nome dell'uguaglianza"

Interviste

Venus Williams: “Le mie vittorie in nome dell’uguaglianza”

Tennis in Translation – In occasione del mese celebrativo per le donne, la Venere Nera del tennis rilascia un’intervista a ESPN: ci parla delle sfide affrontate in passato e di quelle future

Pubblicato

il

 

Qui l’articolo originale

Per commemorare la giornata della donna, Venus Williams ha stretto una collaborazione con la compagnia americana che produce asciugamani Brawny, la quale per tutto il mese ha deciso di celebrare le donne che più di tutte si sono distinte per abbattere le barriere e raggiungere l’uguaglianza.

Come hai iniziato a collaborare con Brawny?
Ho avuto subito la sensazione che sarebbe stata un’unione perfetta. “La forza non fa distinzioni” è stato uno dei miei motti sin dall’inizio, mia madre e mio padre me l’hanno insegnato. È fantastico celebrare durante tutto il mese la storia delle donne attraverso questa iniziativa.

Che importanza ha per te questo mese dedicato alle donne?
Trovo che sia fantastico avere questo tipo di iniziative. Dovrebbero esserci ogni mese. Anche se forse in quel caso non sarebbero così speciali e perderebbero interesse, sarebbe come se fosse Natale ogni giorno. Saranno comunque 31 giorni molto importanti per noi, soprattutto per sottolineare il messaggio di forza e uguaglianza.

Visto che stiamo celebrando le donne attraverso la storia, chi sono le tue eroine personali?
Le mie eroine sono legate allo sport. Sicuramente una di loro è Althea Gibson, che fu la prima donna afro-americana a diventare numero 1 al mondo e a vincere dei tornei dello Slam. Lei ha dovuto combattere le disuguaglianze su due fronti, sia per il fatto che fosse donna sia perché era afro-americana. La sua esperienza di vita fu davvero una sfida, ma ha comunque avuto successo. E poi, ovviamente, Billie Jean King, una vera apripista non solo per i diritti delle donne nel tennis, ma negli sporti in generale. Ancora oggi lei è d’aiuto per le donne. Ha avuto un impatto su centinaia di migliaia, no, su milioni di donne. È incredibile quello che hanno fatto loro due.

So che sei molto legata a Billie Jean King. Qual è il miglior consiglio che ti ha dato durante la tua carriera?
Oh beh, ci sono così tante cose che potrei dirti. Penso che mi abbia colpito l’amore che ha per il gioco, lei enfatizza sempre quest’aspetto, come sia importante che tu ami quello che fai. Dice sempre “bisogna pagarne il prezzo.” Quando sai di aver svolto il tuo lavoro, non c’è niente che possa fermarti. Sei piena di energie, preparata, fiduciosa di te.

Durante la carriera tu hai contribuito a portare avanti questa torcia simbolica. Perché avere lo stesso montepremi tra uomini e donne è stata una causa così importante per te?
È importante per me perché quando ero una giovane donna sognavo di poter vincere un titolo major, ma non sapevo che ci fosse differenza di montepremi finché non ci sono arrivata. Quando sono entrata nel circuito e l’ho scoperto ho avuto l’opportunità per fare la differenza, ed era qualcosa che volevo fare.

Quest’anno agli Australian Open ha fatto un percorso straordinario fino a raggiungere la finale. Com’è stato?
È stato straordinario, per me, per la mia famiglia, per il mio team, e per le persone sparse nel mondo.

Ovviamente avresti voluto vincere tu, ma com’è stato vedere tua sorella sollevare lo Slam numero 23?
È quello che avrei sempre voluto da lei. Non immaginavo che sarei stata dall’altra parte della rete quando sarebbe capitato, questo non puoi proprio pianificarlo! Mi sarebbe piaciuto un sacco vincere, ma è stata comunque una bella esperienza essere lì. Penso comunque che quando sei completamente immersa nel mondo del tennis, come lo siamo noi due, si tende sempre a pensare allo Slam successivo. È un traguardo meraviglioso, ma penso che ce ne renderemo effettivamente conto solo quando riusciremo a fare un passo indietro e riguardare al passato. Al momento siamo entrambe concentrate a vincerne un’altro.

Pensi che la cosa rafforzi il fatto che lei sia la migliore di sempre?
Credo che lei sia la migliore che io abbia mai visto. Ma anche io non sono male (ride). Lei è in grado di portare il gioco ad un livello successivo, il che è fantastico.

Qual è il tuo segreto per giocare un tennis del genere alla tua età?
Nessun segreto! Io mi diverto e basta, sperando di rimanere in salute, pregando dio, amando quello che faccio, e con la consapevolezza che niente è impossibile. Io davvero non riesce ad immaginare la mia vita senza la competizione. “La pressione è un privilegio” ecco qual è il mio consiglio preferito di Billie Jean.

Quali sono le tue speranze per il resto del 2017?
Più vittorie, più uguaglianza. E che ogni vittoria possa contribuire a diffondere nel mondo quest’uguaglianza. È sempre stato il mio messaggio e ancora di più lo è in questo mese.

Tra il mondo del tennis e all’esterno, tu hai un sacco di responsabilità. Cosa ti piace fare per rilassarti quando hai una giornata liberà?
Mi piace danzare. Sto prendendo delle lezioni di danza e mi piace fare il karaoke. Queste sono le cose che mi divertono, ma la maggior parte del tempo sono sul campo o in ufficio.

Continua a leggere
Commenti
Advertisement

⚠️ Warning, la newsletter di Ubitennis

Iscriviti a WARNING ⚠️

La nostra newsletter, divertente, arriva ogni venerdì ed è scritta con tanta competenza ed ironia. Privacy Policy.

 

Advertisement
Advertisement
Advertisement