Operazione Parigi. Djokovic e Agassi al lavoro in campo (Cocchi). Bonfiglio, fuori anche le ultime due italiane (Sonzogni)

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Operazione Parigi. Djokovic e Agassi al lavoro in campo (Cocchi). Bonfiglio, fuori anche le ultime due italiane (Sonzogni)

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Operazione Parigi. Djokovic e Agassi al lavoro in campo (Federica Cocchi, La Gazzetta dello Sport)

Primo giorno di scuola a Parigi. Ieri Novak Djokovic e Andre Agassi si sono allenati al Roland Garros, sui campi che da domenica ospiteranno il secondo Slam stagionale. Che Nole, a caccia di nuove motivazioni, avesse scelto Andre si vociferava da qualche settimana ma è stato soltanto domenica scorsa a Roma, dopo la finale in cui è stato strapazzato da Sascha Zverev, che Djokovic ha annunciato la nuova collaborazione. Lasciato Boris Becker a dicembre del 2016, Djokovic ha continuato a lavorare con Marian Vajda, il suo padre tennistico, fino ai primi di maggio quando, con un annuncio piuttosto inaspettato, ha annunciato l’azzeramento dello staff tecnico. Via Vajda, ma anche il preparatore Gritsch e il fisioterapista Miljan Amanovic. «E’ stato un bel viaggio, ma sento di dover ripartire e il mio obiettivo più grande è ritrovare la scintilla vincente in campo — aveva comunicato l’ex numero 1 via social —. Sarò sempre grato a loro per un decennio di amicizia, professionalità e dedizione ai miei obiettivi. Senza il loro supporto non avrei potuto raggiungere certe vette. Ma voglio continuare a innalzare il livello del mio gioco». La scelta è stata Agassi dunque, da qualche anno fuori dal tennis giocato, e campione d’incassi con la sua biografia «Open» in cui raccontava di quanto avesse odiato il tennis. E forse anche per questo Nole ha scelto Agassi, perché anche lui nei mesi scorsi deve aver avuto un rigetto nei confronti del tennis. A Parigi, nel 2016, Djokovic è riuscito a sfatare il tabù Roland Garros, l’unico dei quattro Slam che ancora mancava al suo ricchissimo palmarès. Da li era iniziata poi la sua discesa, e sempre da Parigi Nole ha deciso di ripartire, con Agassi. Ieri, una chiacchierata finalmente a quattr’occhi, dopo tutte quelle che i due hanno fatto al telefono prima di dare il via alla collaborazione. Con la benedizione di Becker: «Auguro loro tutta la fortuna di questo mondo – ha detto il tedesco una volta appresa la notizia -, e spero che possano avere successo. Tanto dipenderà dalle prossime due settimane, ma conosco Andre molto bene e penso questa possa essere una combinazione vincente». Per Nole invece quello di ieri è stato un primo approccio, per vedere se le cose possono funzionare: «Non conosco Andre così bene — ha detto il serbo prima di volare a Parigi —, ma nei primi contatti mi sembra che ci siano state ottime vibrazioni». Intanto sembra che ci sia stato lo zampino di Steffi Graf nella nascita di questo sodalizio tennistico. Più volte Agassi aveva detto di non aver nessuna intenzione di fare il tecnico, ma a quanto pare Steffi gli ha fatto cambiare idea: «Novak mi aveva chiamato circa tre settimane fa e in un primo momento avevo detto no — ha raccontato Andre a una radio francese —. Ma mia moglie mi ha detto: “dovresti andare, potrebbe essere divertente”». La famiglia ha unito l’utile al dilettevole, secondo quanto racconta Agassi: «Avevamo già previsto da tempo un viaggio di famiglia a Parigi in occasione del torneo per cui cercherò di vedere una o due partite di Novak e dargli quello che posso. Penso che non possa far altro che migliorare e prendere coscienza di quanto sia forte. L’unico accordo che abbiamo — ha chiuso l’ex numero 1 — è che a Parigi, anche alla luce delle nostre chiacchierate, non sarà per me un lavoro a tempo pieno». Per ora i due quindi navigano a vista, si inizia col Roland Garros, poi si vedrà: «E’ un uomo umile, educato, che tiene molto alla famiglia — chiude Djokovic — che potrà contribuire alla mia crescita fuori e dentro il campo».

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Bonfiglio, fuori anche le ultime due italiane (Cristian Sonzogni, La Gazzetta dello Sport – Milano)

L’ ultima ad abbandonare la contesa è stata Federica Bilardo, bionda siciliana dal gioco vivace e dal temperamento sanguigno. Poco prima di lei, si era arresa Tatiana Pieri, minuta toscana che punta sulle geometrie, ma che nel tennis moderno è destinata a fare fatica. Con le loro sconfitte negli ottavi di finale, l’Italia abbandona l’edizione numero 58 del Trofeo Bonfiglio, che finora ha dato l’impressione di essere uno dei più equilibrati di sempre. Nessuno, infatti, spicca chiaramente sugli altri, sia nel tabellone maschile che in quello femminile, anche se per i talent scout ci sono comunque diversi nomi da tenere sul quaderno degli appunti. Se la Pieri non ha mai dato l’impressione di poter girare il confronto con l’americana Osuigwe (7-6 6-2 il risultato), c’è qualche rimpianto per come è finito il match della palermitana Bilardo. Avanti di un set grazie a un ricamo di rovescio giocato con una corda rotta, Federica ha annullato tre set-point alla svizzera InAlbon nel secondo parziale, per poi cederlo comunque al tie-break. Da quel momento l’inerzia del confronto si è spostata a favore dell’elvetica, che ha chiuso per 2-6 7-6 6-3 una sfida vissuta a corrente alternata. La Bilardo, seguita in tribuna dal tecnico nazionale Giancarlo Palumbo e dalla ex professionista Maria Elena Camerin, ha mostrato in ogni caso dei pregi importanti, ma dovrà migliorare sul lato della tenuta mentale e della continuità per poter affrontare il delicato passaggio tra le professioniste. Una che invece professionista lo è già è la polacca Iga Swiatek, che non ha ancora compiuto 16 anni ma quest’anno ha intascato due titoli del circuito pro dell’Itf, uno dei quali nel 15 mila dollari di Bergamo. Al Bonfiglio, sta dominando le sue rivali ed è la più seria candidata al titolo, anche se non si possono certo dare per spacciate le altre sette rimaste. Tra le ragazze ha fatto un’ottima impressione pure la russa Elena Rybakina, mentre in campo maschile c’è un quarto di finale tutto da seguire tra l’austriaco Rodionov e l’australiano Popyrin. È terminata, infine, la corsa del figlio d’arte Sebastian Korda, sorpreso dal solido argentino Baez per 6-2 7-6. Oggi spazio ai quarti di finale, a partire dalle ore 11.

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