Le qualificazioni degli US Open hanno visto un successo storico per gli statunitensi in campo, e un’affluenza da capogiro (quasi 40.000 persone) testimonia il grande entusiasmo di questi giorni. Cinque donne (Nicole Gibbs, Allie Kiick, Danielle Lao, Claire Liu, Sachia Vickery) e tre uomini (J.C. Aragone, Evan King, Tim Smyczek) si sono qualificati per il tabellone principale di singolare dell’ultimo Slam di stagione, con le vittorie di venerdì: è il maggior numero di qualificati totali USA, da quando il tabellone cadetto femminile si è allargato da 64 a 128 partecipanti, nel 1998.

Il numero di statunitensi in gara nel tabellone principale aumenta dunque, arrivando a cifre importanti: 23 donne nel singolare femminile (non se ne vedevano così tante dal 2005) e 19 uomini nel singolare maschile, come nel 2012. Per un totale di 42 rappresentanti: era dal 2004 (45) che gli Stati Uniti non avevano una truppa così folta. Un ottimo segnale per una nazione che nell’ultimo decennio ha visto sì il dominio di Serena Williams, ma ha anche sofferto la penuria di successi sul versante maschile, ormai orfano di un rappresentante di spicco dopo il ritiro di Andre Agassi nel 2006: solo John Isner ha provato a tenere alta la bandiera a stelle e strisce, raggiungendo la top 10 nel 2012 con la finale a Indian Wells, persa contro Federer.

Il torneo di qualificazione degli US Open, che vedeva come ogni Slam 128 uomini e donne competere per 16 posti in ciascun tabellone principale, ha attirato l’impressionante cifra di 41,612 fan all’interno dei cancelli dello USTA Billie Jean King National Tennis Center, dallo scorso martedì allo scorso venerdì. Un ottimo biglietto da visita in vista dell’inizio del torneo vero e proprio, in programma per lunedì 28.