ATP Ranking: i grandi balzi di Dzumhur e Gojowczyk

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ATP Ranking: i grandi balzi di Dzumhur e Gojowczyk

I vincitori di San Pietroburgo e Metz ottengono il best ranking di carriera. Fognini sale al numero 27. Continua l’ascesa di Berrettini

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Dopo il caviale e lo champagne rappresentato dalla Laver Cup, è bello tornare a pietanze più ordinarie ma più essenziali, rappresentate dalle evoluzioni della classifica ATP. In attesa dei fuochi d’artificio di ottobre, non c’è molto da segnalare rispetto alla scorsa settimana.

Nei piani alti del ranking, Dimitrov sale all’ottavo posto non tanto per proprio merito quanto per l’ineluttabile slittamento di Wawinka che, malinconicamente, si avvia ad uscire dalla top ten. Uscendo dagli attici e superattici metaforici del ranking, troviamo un operaio che va in paradiso, ovvero il tedesco Peter Gojowczyk, splendido conquistatore del torneo di Metz provenendo dalle qualificazioni; grazie a questa prodezza raggiunge la 66esima piazza partendo dalla 95esima dello scorso lunedì. Prodezza meno roboante ma qualitativamente più importante quella compiuta da Damir Dzumhur, che grazie alla vittoria domenicale su Fognini a San Pietroburgo fa un salto avanti di 15 posti e si colloca alla 40esima. Per entrambi si tratta del best ranking della carriera.

Fabio Fognini si consola (poco) della sconfitta guadagnando due posti e sedendosi sulla poltrona numero 27, primo della pattuglia italiana che tra i primi 100 vede l’ennesimo rientro di Marco Cecchinato, centesimo, oltre a Lorenzi (39), Fabbiano (71) e Seppi (87). Alle loro spalle sale con ammirevole costanza il migliore dei nostri under 21, Matteo Berrettini (123esimo). Il primo under 21 italiano dopo Matteo è Gianluigi Quinzi, 297esimo. Occhio al talentuoso 19enne greco Stefanos Tsitsipas che è al suo best ranking: 117esimo.
Berrettini e Tsitsipas sono vicini, ma a posizioni invertite, anche nella Race to Milan: rispettivamente 15esimo e 16esimo. Per due giovani che salgono uno che precipita, ovvero Hyeon Chung che perde 11 posti e esce dai top 50 (57esimo).

I primi sette posti che garantiscono l’accesso alla Kermesse milanese sono comunque immutati. Così come immutati sono i nomi degli otto che si divideranno – chi più chi meno – i 7,5 milioni di dollari delle finals londinesi (tolti gli infortunati): Nadal, Federer, A. Zverev, Thiem, Dimitrov, Cilic, Carreno Busta, Querrey. Aspetti però a rammaricarsi il primo degli esclusi, Kevin Anderson. Ottobre propone infatti due Masters 1000 (Shanghai e Bercy), quattro 500 (Pechino, Tokyo, Vienna e Federeropoli o Basilea che dir si voglia), per tacere dei tre ATP 250. C’è speranza per tutti.

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