Orient Express verso le Finals

Editoriali del Direttore

Orient Express verso le Finals

Inizia l’ultima parte di stagione. Federer e Nadal inevitabilmente favoriti, mentre ai piedi della top 10 è bagarre

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Ultimo giro di giostra verso l’appuntamento finale di Londra: tempo di indossare abiti di discutibile gusto per foto di rito, sollevare trofei in ceramica lavorata e fare il pieno di gyoza. C’è un obiettivo da raggiungere per chiunque, a prescindere dalla situazione in classifica: un balzo di appena due posti può far la differenza, chiudere l’anno in top 50 può significare un discreto bonus secondo il contratto con questo o quello sponsor. Il fascino (?) dei tornei giocati in stadi enormi con tre gatti sugli spalti, il pubblico occasionale e poco competente che riempie le tribune solo se ci sono i big, e quasi esclusivamente per le fasi finali. Palcoscenici olimpici e di tradizione Master, con un punto fermo all’orizzonte, almeno per i migliori: Londra.

Rafael Nadal e Roger Federer hanno già il volo prenotato: due Slam a testa nello stesso anno per la prima volta nella storia, rispettivamente primo e secondo posto nel ranking. La ritrita storia del nuovo che avanza mentre loro sono ancora là, a contendersi il trono: Nadal ha quasi duemila punti di vantaggio, è quindi quanto mai probabile ipotizzarlo in vetta anche a fine stagione. Sarebbe la quarta volta in carriera per lo spagnolo, che aggancerebbe così Djokovic, Lendl e McEnroe al terzo posto di questa speciale classifica. Federer è secondo con Connors a quota cinque, dietro la chimera Sampras a sei. Questa stagione sta consolidando ulteriormente, se possibile, la sensazione di smarrimento che pervaderà il sistema tennis quando entrambi decideranno di dire basta. Tra cento anni. Shanghai e Basilea i prossimi appuntamenti in cui sia Federer che Nadal saranno impegnati, con l’incognita Bercy che è generalmente un evento poco considerato in particolare dallo svizzero, oltre che da tutti i top player in vista delle Finals.

Subito dietro, stante lo stop forzato (e nemmeno tanto) di Djokovic, Murray e Wawrinka, ci sono Sascha Zverev e Dominic Thiem: straordinario il 2017 del tedesco, di gran lunga il miglior anno della sua giovane e già fulgida carriera. Cinque titoli, tra cui i suoi primi due Masters 1000 (Roma e Montrèal), e scalpi stellari come Federer, Djokovic e Wawrinka. La bestia nera resta Nadal, con cui è 0-3 complessivamente pur avendo avuto match point in un’occasione

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