Fognini batte Berlocq e torcida, Italia ai quarti

Coppa Davis

Fognini batte Berlocq e torcida, Italia ai quarti

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TENNIS COPPA DAVIS – Prova di grandissima maturità del nostro nr.1 che supera Berlocq in quattro set (76(5) 46 61 64) e ci conduce ai quarti di finale. Primi due set combattutti, Fabio domina gli altri due. Nel finale si sfiora la rissa con il pubblico. Dal 1998 è la terza sconfitta interna dell’Argentina sulla terra.

ARGENTINA-ITALIA 1-3

Fabio Fognini completa l’opera, batte Carlos Berlocq nel 1° singolare della terza giornata e ci porta nei quarti di finale per il secondo anno consecutivo, dove ospiteremo dal 4 al 6 aprile la vincente di Usa-Gran Bretagna (al momentoi britannici sono avanti 2-1 dopo il doppio).

Un match non bello e carico di tensione, con Fabio che per due set ha giochicchiato, probabilmente ancora stanco dopo il doppio di ieri vinto in coppia con Bolelli. Ma proprio nel momento in cui l’azzurro sembrava cedere alla stanchezza, il tennista spezzino ha dato il meglio di sé, indovinando la tattica giusta e dominando il suo avversario, costretto dall’inizio del terzo set in poi a fare il tergicristallo a fondo campo.

E’ la vittoria del gruppo, come ha dichiarato lo stesso Fognini a fine partita, ma soprattutto la vittoria di Fabio, che anche in nazionale ha portato quella maturità e quella consapevolezza dei propri mezzi che gli ha permesso di entrare tra i primi 15 del mondo.

Oggi ci godiamo la vittoria (dal 1998 per gli argentini è solo la terza sconfitta in casa sulla terra, prima ci erano riusciti la Slovacchia allora e la Repubblica Ceca due anni fa), da domani penseremo ai quarti di finale ed alla nostra avversaria, perché visto che la affronteremo in casa sognare la semifinale non ci costa niente.

Fognini-Berlocq 76(5) 46 61 64

I due nr.1 scendono in campo con compiti opposti, Fognini deve chiudere la contesa per evitare a Seppi la bolgia dell’ultimo singolare, Berlcoq deve provare a riaprire la sfida dopo la sconfitta dei padroni di casa nel doppio di ieri.

Berlcoq sceglie di servire  e prima di andare in campo urla verso la panchina per cercare incoraggiamento. Ma l’inizio dell’argentino non è dei migliori, sbaglia una palla corta ed un  diritto e subisce un passante di rovescio lungo linea da urlo di Fabio, break azzurro a zero e 1-0 Italia. Berlocq smorza però subito i facili entusiasmi italici, un paio di rovesci al bacio ed un nastro fortunato e c’è subito il controbreak. Sarà una battaglia, l’avevamo detto. L’argentino infila 8 punti di seguito e passa a condurre 2-1. Fabio rompe l’incantesimo al nono punto consecutivo e tiene poi la battuta.

L’azzurro inizia ad entrare in partita, trova le contromisure al gioco del suo avversario che inizia a faticare a fondo campo. Nel quinto gioco dal 30-0 Berlocq perde 4 punti consecutivi, commette due gratuiti e manda di nuovo avanti Fabio di un break. Il match è durissimo, una vera e propria lotta da fondo campo con scambi lunghissimi. Fognini sbaglia un facile schiaffo al volo di diritto e concede una palla break nel game successivo. Lo spezzino la annulla con un gran diritto, ma poi sbaglia altri due diritti di fila e Berlocq impatta di nuovo sul 3 pari. Ci sono stati già 4 break su 6 turni di battuta. Fabio potrebbe scappare di nuovo nel settimo game, va sul 15-40 ma Berlocq sulla prima chiude a rete con una pregevole stop-volley, sulla seconda invece è l’azzurro che sbaglia un diritto non irresistibile. Il tennista argentino mette delle buone prime e salva il servizio, Fognini pare ancora troppo discontinuo. Il problema è che allo spezzino mancano le prime (appena il 50%, Berlocq ha l’88%) e fa molta fatica a trovare il ritmo giusto. Nell’ottavo game va 30-0, poi commette tre gratuiti di fila (tra cui un doppio fallo) e concede due palle break al suo avversario. L’azzurro è bravo ad annullarle entrambe e si porta sul 4 pari.

Fabio non sembra al top mentre Berlocq pare in forma, eppure è Fabio che allunga di nuovo. Accade sul 5 pari, Fognini prima sale 0-30 e poi con bel diritto chiuso con uno smash si procura la palla break. Altro scambio duro e gratuito di rovescio di Berlocq, l’italiano al cambio di campo va a a servire per il set. Troppo facile e forse non meritato, arriva subito il terzo controbreak immediato del set di Berlocq, giusto che il primo set si decida al tie break.

Fabio parte bene, va avanti di un minibreak e lo mantiene sino al 5-2, il suo avversario lo recupera ed impatta sul 5 pari, ma l’azzurro sale 6-5 ed ha il primo set point del parziale. Altro scambio durissimo, Berlocq prova un rovescio di mezzo volo che finisce in tribuna, il primo set è di Fabio dopo la bellezza di 73 minuti.

Fognini sta giocando ben al di sotto del suo potenziale, ha fatto un punto in meno del suo avversario (43-44) ma ha portato a casa il set, meglio di così non si può. Match tecnicamente molto scarso, Berlocq chiude con 7 vincenti e 19 gratuiti, Fognini con 14 vincenti e 22 gratuiti.

Nel secondo set non cambia la musica, lunghi scambi da fondo campo, molti errori, Berlcoq sembra un po’ demoralizzato, il nostro tennista un po’ scarico fisicamente. Il pubblico prova a diventare un fattore e disturba Fabio al servizio, si deve alzare addirittura Jaite che al microfono invita gli spettatori a non disturbare. Berlcoq nel quarto game accusa un clamoroso passaggio a vuoto, commette due doppi falli consecutivi e va sotto 0-40, ma Fognini si addormenta e consente il recupero all’avversario che tiene la battuta e va sul 2 pari.

Queste 3 palle break così malamente sprecate speriamo di non doverle rimpiangere. Anche perché Fabio pare sempre più fermo, accorcia troppo i colpi e permette a Berlocq di entrare nel campo e colpire con estrema facilità. Nel settimo gioco arriva purtroppo il temuto allungo di Berlocq. Fabio salva due palle break, ma sulla terza l’argentino fa un gran recupero e poi ribalta l’inerzia dello scambio chiudendo con una voleé alta di rovescio e sale 4-3 e servizio. Eppure l’occasione per rientrare arriva subito, l’azzurro si scuote, gran palla corta, finalmente un accelerazione degna di tal nome ed un doppio fallo di Berlocq, 0-40, altre tre palle break consecutive. Ma anche questa volta l’argentino si salva, aiutandosi con il servizio, peccato solo per la seconda opportunità dove Fabio sbaglia un diritto in corsa. Comunque Berlocq mette 5 punti di fila e va sul 5-3.

I due sfidanti tengono senza problemi i rispettivi servizi a seguire e così Berlocq si aggiudica il secondo set 6-4. Davvero un peccato per le 6 palle break sprecate, che da una parte ci dicono che il match rimane comunque aperto, dall’altra ci fanno preoccupare perché il vero Fognini non se le sarebbe lasciate sfuggire. Il linguaggio del corpo del nostro tennista non ci incoraggia, Fabio sembra davvero stanco. Eppure statisticamente è sempre lui che fa la partita, 8-9 il saldo vincenti-gratuiti di Berlocq, 12-9 quello dell’azzurro.

Si riparte, molti spettatori si sono allontanati per una pausa ristorativa e in un’atmosfera irreale il nostro tennista si scuote. Ricomincia finalmente a picchiare la palla, tiene agevolmente il servizio in apertura, poi tiene botta su quello di Berlocq, trova un paio di passanti fenomenali ed alla seconda opportunità centra il break. L’allungo galvanizza Fabio, battuta tenuta con autorità per un 3-0 che da fiducia. L’azzurro ritrova profondità dei colpi, lavora molto la palla facendo spostare Berlocq che così non riesce più a far male con le sue accelerazioni e quando forza i tempi sbaglia. L’argentino prova a chiedere aiuto al pubblico, capisce che la partita gli sta sfuggendo di mano, ma non basta. Fognini si invola, nuovo break nel sesto game (il più lungo sin qui del match, 12 punti giocati) alla quarta opportunità e poi terzo turno di battuta consecutivo tenuto a zero (Fabio cede un solo punto alla risposta nel terzo parziale) per il 6-1 finale che ci porta due set a uno. Se continua così i quarti sono molto più vicini.

Il tennista azzurro inizia il quarto set sulla falsariga del precedente, gioca con grande attenzione, gioca i colpi con gran margine pensando soprattutto a spostare Berlocq che fa quel che può, ma non regge più di tanto. Infatti al quinto gioco arriva il break di Fognini, frutto soprattutto di due fantastiche accelerazioni (l’ultima di diritto è da urlo). Fabio tiene la battuta senza problemi, poi sul 4-3 si sfiora la rissa. Il tennista italiano sale 40-15, si fa raggiungere, poi ha un’altra palla per il 5-3. Qui il pubblico lo disturba mentre sta per colpire con lo schiaffo al volo che sbaglia spedendo la palla nelle tribune. Fabio si lamenta con l’arbitro che poco prima aveva ammonito ufficialmente il pubblico che al prossimo disturbo sarebbe arrivato il penalty point. Mentre Fognini torna a fondo campo un energumeno dalle tribune lo minaccia scendendo nella prima fila, l’azzurro gli va incontro, si teme il peggio. Arrivano Barazzutti e Jaite a fermare il nostro tennista per evitare il peggio. Interviene la security che allontana lo spettatore, la situazione fortunatamente si placa. Fabio tiene alla fine il game, sale 5-3 e chiude senza problemi nel decimo gioco con un servizio vincente. L’impresa è servita, Fabio eroe del week-end argentino ci porta nei quarti di finale. Ad aprile ospiteremo gli Usa o la Gran Bretagna, quest’ultima è avanti 2-1 a San Diego prima dell’ultima giornata.

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