Dolgopolov: "Posso battere anche Federer"

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Dolgopolov: “Posso battere anche Federer”

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TENNIS INDIAN WELLS – Incontro di quarti di finale: Dolgopolov batte Raonic 6-3, 6-4. L’intervista del dopo partita.

D. Ci puoi parlare dell’importanza che ha avuto oggi la prima di servizio?
R. Non so quali siano le statistiche, ma non credo di aver servito meglio di quanto abbia fatto in tutto il torneo, perché la palla qui è po’ più veloce e non riesco ad alzare la percentuale. Ma fortunatamente ha funzionato nei momenti importanti. Sono concentrato e non ho un’alta percentuale, ma sono riuscito a servire bene sui  break points, su punti importanti.

D. In realtà hai vinto il 90% dei punti quanto mettevi la prima di servizio.
R. Si. Beh ho giocato bene da fondo, ma non credo la percentuale di prime sia così buona. Non sono molto felice del servizio. Ma ho vinto. Ho giocato bene dalla linea di fondo e ho servito un po’ meglio, ecco perché ho vinto più punti. Ma la percentuale è scesa. Per ora funziona. Perché cambiare (ride)?

D. La palla ti sembrava grossa come un’anguria oggi? Soprattutto sul suo servizio?
R. Oggi sono stato abbastanza veloce. E sono felice di questo. Sono stato in grado di rispondere molto di più il che non è semplice contro di lui. Sai, serve davvero bene e sapevo di dover fare così, e sono felice di aver anticipato il suo servizio e di aver letto bene i colpi e mi sono davvero concentrato per rispondere a quei servizi.

D. E’ passato un po’ di tempo da quando hai raggiunto i quarti dell’Australian Open, credo nel 2011. Adesso com’è il tuo gioco rispetto a prima? Cos’è migliorato? Ti senti un giocatore migliore?
R. Credo sia più maturo. In generale non puoi stravolgere il gioco. Fuori fare qualche miglioramento. Ovviamente, se sei nei primi 20,30,40, sei già un buon giocatore. E per arrivare nella top 10 devi migliorare delle piccole cose e cercare di essere più solido. Ovviamente, se fai un gran salto di qualità puoi diventare numero 1,  ma ci sono delle piccole differenze fra chi sta tra i primi 10 e i primi 50. Non penso di essere cambiato molto e al momento funziona bene; sono riuscito a rimanere in forma; sto facendo tutto quello che facevo prima, forse un po’meglio.

D. Sei salito nel ranking senza mai arrivare a questo punto in un torneo. Parlaci di cosa significa per la tua carriera. È importante? Ti rende orgoglioso?
R. Penso che il ranking mostri il livello dei giocatori in modo diverso. Ovviamente, non puoi ottenere molti punti gratuiti nel ranking. Quindi alla fine non fa niente. Ovviamente è meglio giocare in questi turni di un grande torneo. Ma anche se giochi bene e vinci dei tornei minori riesci a salire in classifica, e comunque sei un tennista di qualità. Non direi che ci penso, a dove ottenere punti. Penso solo al mio gioco. Se giochi bene, hai delle possibilità ovunque. Questo è tutto.

D. Hai abbastanza fiducia adesso che hai vinto due partite in più?
R. Vedremo. Perché no? Ho giocato bene per tre settimane. Mi sento fresco. Mi sento bene fisicamente. Ho abbastanza fiducia per giocare un buon tennis. Poi, chi lo sa? Ho battuto molti buoni giocatori, quindi perché non vincere molti altri match? Andrò in campo, cercando di fare del  mio meglio, e ovviamente sarà sempre più difficile perché si tratta di semifinali o finali. Non ci sono cattivi giocatori e nessuno fuori forma. Vedremo. Farò del mio meglio.

D. Sei consapevole del fatto che se dovessi giocare contro Roger, avrai l’opportunità di battere Roger e Rafa nello stesso torneo? È davvero raro.
R. Non credo sia uno dei miei obiettivi. Il mio obiettivo è essere al top il più possibile, di giocare contro questi giocatori, di divertirmi, di vincere le partite e il torneo. Voglio dire, ovviamente loro sono dei grandissimi giocatori, ma non ci penso durante il match. Sono in semifinale. Non importa se incontrerò Roger o il numero 100. Sarò in partita, sarò in campo e proverò a vincere.

D. Hai detto che Roger è Roger, ma puoi spiegarci cos’ha di speciale questo ragazzo? Quali sono queste cose?
R. Forse 17 Slam (ride). Ovviamente le sue vittorie lo hanno reso speciale. Come ognuno di noi, che facciamo le stesse cose, giochiamo, e le sue vittorie sono qualcosa di impressionante negli anni. È una domanda difficile a cui rispondere. Che posso dire? Cosa lo rende speciale? Ha vinto. È stato numero 1. Lui ha tanti, la maggior parte dei record in questo sport. Per questo dico, non c’è bisogno di parlare di lui perché è a grandi livelli da anni. Non importa quanto sia grande, continua a vincere tornei e a conquistare il meglio. Che posso dirvi (ride)?

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