TENNIS ROLAND GARROS – Incontro di semifinale. R. Nadal b. A. Murray 6-3, 6-2, 6-1. Intervista del dopo-partita a Rafael Nadal.
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Ha giocato meglio in questa stagione? E’ stata una prestazione incredibile?
Come ho detto in altre occasioni, è già da tempo che mi sto allenando bene e questi sono i risultati, no?
In generale, quando sei in buone condizioni, puoi avere la giusta intensità. Puoi giocare allo stesso livello degli allenamenti e penso che oggi abbia fatto proprio questo.
Ho giocato bene con il dritto ed è importante che il servizio abbia funzionato. Era necessario con Andy che ha una ottima risposta e ti fa commettere molti errori. Dopo il servizio con il dritto sono stato in grado di essere in vantaggio dal primo colpo. E poi sono stato anche in grado di colpire più rovesci in lungolinea rispetto a un mese fa ed è un aspetto molto positivo. .
Si aspettava un mese fa, quando veniva sconfitto in partite che prima non perdeva, di ritornare a essere così forte? Si aspetta che Murray facesse solo sette punti sulla risposta al servizio sino la metà del terzo set?
Ovviamente non sono a conoscenza delle statistiche, argomento ostico per me. E’ vero che con il mio tennis attuale non avrei perso così tante partite. Un altro aspetto è che settimana dopo settimana il mio gioco sta migliorando. Forse se avessi iniziato prima a prepararmi sulla terra forse avrei avuto un’altra grandiosa stagione sul rosso.
Ma il punto è sempre lo stesso, il confronto col passato, perché un altro tennista raggiungere i quarti di finale a Montecarlo, i quarti a Barcellona, vincere a Madrid, finale a Roma e Parigi è sicuramente una stagione molto positiva. Ma se si fa un confronto rispetto gli ultimi 8 anni appare una stagione sottotono. Io invece mi ritengo soddisfatto dei miei risultati.
Ciò che è fondamentale è che oggi abbia giocato davvero ad alto livello. Ho chiuso la partita meglio delle altre e considero l’incontro odierno il migliore sulla terra battuta. Sono contento. Seriamente. Sono molto contento di essere ancora in finale al Roland Garros. E’ qualcosa di speciale per me.
Due domande: è rimasto sorpreso per come ha condotto così facilmente la partita? Si aspetta un risultato simile? La seconda domanda è su Djokovic che a Parigi non ha mai vinto. Pensa che la sua maggiore motivazione ad aggiudicarsi il torneo per la prima volta possa essere domenica un problema extra? E’ questo il fattore principale?
Per prima cosa, mi scusi, è difficile rispondere a queste domande. Quando vai in campo per affrontare uno dei migliori giocatori al mondo, non ti aspetti nulla. Mi aspetto solo una partita difficilissima, di giocare punto su punto e cercare di vincere. Questa è la realtà.
La seconda cosa è che Novak ha già avuto a Parigi ottimi risultati. Non è la sua prima finale e di sicuro cercherà di vincere il suo primo Roland Garros. Allo stesso tempo, lui risente di maggiore pressione addosso. La mia motivazione è alta e voglio prendermi il nono titolo. Entrambi saremo in campo per lo stesso obiettivo. Non so che pressione abbia ma siamo in due situazioni diverse. Alla fine alzerà la coppa chi avrà giocato meglio.
Dà qualche significato sulla possibilità di vincere il quinto Roland Garros consecutivo e cosa sarebbe per lei questo risultato?
L’unica motivazione per me è vincere il Roland Garros. Non importa se 5 di fila, 4 o solo uno. Avere la possibilità di aggiudicarmi il titolo è qualcosa di speciale. Il resto non conta.
E’ interessante la tua osservazione che dopo ogni settimana sulla terra ha imparato qualcosa.
Non ho detto che ho imparato qualcosa ma che ho fatto meglio altre cose. Non ho imparato nulla. Posso ancora imparare ma…
Sulla vita sì. Sul tennis provo ancora a imparare ogni giorno ma è sempre una sfida, no?
Ok. Quali cose ha fatto meglio?
Nelle prime settimane con il dritto non riuscivo a crearmi gli spazi per i vincenti. Perdevo campo e commettevo più errori del solito. Il mio livello non era tale da competere coi migliori giocatori.
Ero nervoso e ansioso perché avevo la sensazione di non riuscire a trovare il mio tennis sulla terra, giocando bene e male. Ora un errore col dritto, ora un errore col rovescio, una partita la vincevo facilmente, un’altra sulla distanza. Non correvo bene e non avevo il giusto tempo sulla pallina. Era una sensazione strana che dovevo risolvere.
Cercare di migliorare, recuperare, trovare soluzioni ai tuoi problemi è questo che rende lo sport in generale così affascinante. Per questo motivo che lo sport è così popolare nel mondo, perché è legato alla vita reale. Quando giochi bene, vinci. Una volta vinci, un’altra volta perdi. Solo un giocatore gioca meglio e l’altro è peggiore. Quello che guardi in campo è quello che accade nella vita reale.
Ci sono numeri a cui possiamo dare un particolare significato come il 42. Il 42esimo scontro con Djokovic.
Non so cosa rispondere.
Non lo sa? Sono curioso di sapere come affronterà una persona che conosce così bene
Alla fin fine è la stessa persona, no? Non so se avrà qualcosa di nuovo, se n’è a conoscenza, me lo dica in modo tale da prepararmi. L’unica cosa che so che in questi due giorni li trascorrerò con il mio fisioterapista, con la mia famiglia e il mio team cercando anche di riposarmi.
Domani mi allenerò e cercherò di farlo al meglio. Il pomeriggio un po’ di relax e la mattina dopo alzarsi con il giusto feeling ed entrare in campo cercando di dare il meglio di me per vincere il torneo. Non farò nulla di diverso dal solito.
Oggi iI tempo è stato eccellente e le ha permesso di giocare meglio il topspin. Domenica preferisce una giornata soleggiata? Crede che possa essere di aiuto al suo tennis? Cosa pensa anche del fatto di aver perso gli ultimi quattro scontri diretti ma con Djokovic ha sempre vinto al Roland Garros. Come si sente essere in finale contro di lui?
Lo ripeto sempre ogni giorno, no? Per il mio tennis le condizioni ottimali sono con un tempo come quello di oggi. Posso dare più topspin. La pallina viaggia più veloce nell’aria così col mio dritto posso colpire con meno fatica. E’ ovvio che giornate simili aiutano il mio tennis. Non importa come sia domenica. Darò il meglio e giocherò aggressivo. Proverò a mantenere con un livello di gioco molto alto.
E’ vero che ho perso 4 delle ultime partite ma preferisco essere nella condizione di vincere la prossima volta con lui. Mentalmente Novak è avvantaggiato dal fatto di aver vinto gli ultimi scontri diretti. Ma mi sento bene e proverò a giocare ancora meglio.
Cosa ti ha aiutato a dominare così l’incontro? Qual è la differenza tra la partita di oggi e quella con Ferrer?
Possiamo analizzare in dettaglio ogni punto ma la questione alla fine è che ho giocato meglio del mio avversario. Oggi sono stato superiore di Andy. Lui ha fatto pochi errori, specialmente con la risposta. Anch’io ne ho fatto pochi. Ho giocato nei punti importati seguendo la mia strategia.
Andy non è riuscito a mettere in pratica la sua. Questi sono i fatti. Mi spiace per lui ma a fine partita rimane sempre un giocatore che ammiro molto. E’ un tennista che mi piace davvero. E’ una splendida persona. Ha avuto un ottimo torneo sebbene oggi abbia perso ma alla fine il mio gioco è stato migliore.
A parte i miglioramenti che accennava prima, può dirci la differenza in qualità di gioco da Roma a Parigi? Da un punto di vista mentale, lei è arrivato al Roland Garros indubbiamente con una grande motivazione.
Le condizioni a Roma erano totalmente diverse. A Roma contro Djokovic ho capito che il mio tennis stava ritornando quello di prima. Anche se ho perso, ho avuto il punto di svolta. A Parigi ho già vinto otto volte ma il numero dei game, delle partite che qui ho giocato bene è inferiore rispetto a Roma o Montecarlo. Tornare al Roland Garros è stato diverso. C’è stato un netto miglioramento. Ogni giorno pretendevo di trovare la giusta forza mentale per giocare bene come oggi.
E’ naturale che se di settimana in settimana il tuo stato sta progredendo, scaturiscono delle dinamiche positive. Esattamente quello che mi è accaduto durante l’intera stagione sulla terra.
Domenica la finale è molto aperta, tutto può succedere. Dovrò iniziare con la giusta mentalità. Oggi posso dire che sono soddisfatto.
Ha perso con Novak la finale di Roma e poi le sue dinamiche sono cambiate. No so se questo possa avere un impatto domenica.
Ci conosciamo bene. Tutto può influenzare a livello mentale quando giochi simili partite. Credo che lui sia avvantaggiato. Mi sono preparato bene per domenica. Negli ultimi giorni, durante allenamenti ho lavorato duramente. Credo di dover migliorare di più sulla risposta. Oggi il rovescio ha funzionato meglio rispetto gli altri turni. Devo essere paziente.
Devo essere in grado di controllare la pressione e la tensione, cercando di spostarmi sul dritto. Con questo colpo andrà tutto bene. E’ veloce e potente, ne sono contento. E’ corretto dire che ho perso le ultime 4 volte ma spero che non abbia impatti nefasti.
A Roma ha giocato un numero di ore maggiore rispetto a Parigi, dovrebbe essere un aspetto a suo favore.
Non lo so. L’anno scorso ho vinto molte partite contro Novak invece nel 2011 ho perso spesso con lui. Domenica ci sarà un’altra situazione. L’incontro sarà vinto da chi avrà giocato meglio tutto il tempo.
Nella mia carriera ho incontrato grandi rivali per lunghi periodi. A questo livello è normale avere simili confronti. Per me un altro incontro con Djokovic è solo la continuazione di una rivalità, torneo dopo torneo. Questo mi dà pressione come al mio avversario.
Per questo motivi che abbiamo periodi altalenanti. Puoi perdere alcune partite di seguito come vincerle. Il tennis è uno sport che richiede molta tensione e la stagione è lunga. Al momento Djokovic sta avendo un periodo fantastico che mi auguro possa mettere una fine.
In ogni caso è questa la bellezza dello sport. Avere momenti meravigliosi e altri in cui sei costretto a recuperare, fermarti e prendere fiato per rilassarti. Questa rivalità continuerà domenica. Dovrò essere al top della forma anche se in passato ho superato avversari così difficili da battere,
Ha accennato sulla sua tenuta e forza mentale. Sulla base della sua esperienza quanto la sua tenuta mentale conta nel suo gioco? Quanto sarà importante domenica? Perchè Novak proverà a vincere il suo primo titolo a Parigi. Credo che lei abbia bene in mente tutte le statistiche quando è in campo e cosa si aspetta di difficile.
La cosa più importante per me è vincere a Parigi ancora una volta. Ho recuperato dal mio infortunio e non ho degli obiettivi ben precisi. Essere il numero uno al mondo non è uno di questi. Di sicuro voglio vincere il Roland Garros.
L’anno scorso dopo Cincinnati sono diventato il numero uno ma non era quello che avevo al momento in testa. E’ qualcosa che è semplicemente accaduto. Oggi l’unica motivazione che ho è di vincere, come per Djokovic. Ma se alla fine perderà, sono sicuro che non sarà la fine del mondo per lui. Non sappiamo quale sarà il risultato ma spero che non sia la mia ultima possibilità.
Ha avuto grandi rivali come Federer e oggi Djokovic. Qual è la differenza tra queste rivalità?
Sa meglio di me che non sono uguali. Sono due giocatori che hanno stili completamente diversi. Giocare con Federer è diverso da Djokovic. Con Federer gli incontri sono molto tattici e più ripetitivi. Contro Novak credo che entrambi usiamo tutti i nostri colpi e solo qualche volta è necessario usare la tattica. Comunque entrambi hanno un tennis di alta qualità. Un tennis bellissimo. Spero lo stesso per il mio.