V. Williams: " Vincere di nuovo a Wimbledon è fantastico"

Interviste

V. Williams: ” Vincere di nuovo a Wimbledon è fantastico”

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TENNIS WIMBLEDON CHAMPIONSHIPS – V. Williams b. M. Torro-Flor 6-4, 4-6, 6-2. L’intervista del dopo partita

Hai perso il secondo set per un fortuito colpo in rete. Cercavi di conservare le energie e di non andare al terzo. Come hai reagito a questo ostacolo?

Si, beh lei aveva già risposto. Quando giochi queste cose possono succedere. E sfortunatamente, il colpo ha tagliato la rete. Ho cercato di restare concentrata nel terzo set perché era ancora tutto da giocare.

Come ti senti a vincere ancora una volta a Wimbledon?

È una sensazione fantastica. La mia avversaria ha giocato molto bene, riusciva a far bene tutto. Quindi è stata una grande sfida giocare contro un’avversaria così ispirata. Quindi è stato un ottimo inizio.

Sembra che con la potenza vada bene, che tu ce l’abbia di nuovo. Ho letto un’intervista per un magazine in cui hai spiegato qualcosa sulla sindrome di cui soffri, su quanto sia stato difficile e su quanto eri stanca. Come sei riuscita a combatterla e come è stata diagnosticata? Ho fatto qualche ricerca ed è davvero strana.

Beh, in pratica la diagnosi arriva quando inizi ad avere dei sintomi.

C’è voluto molto tempo per affrontarla?

Sì, molto. Sfortunatamente non è qualcosa che avevi, ma qualcosa che hai. E ogni giorno devo cercare di trarre il meglio. Tutto quello che chiedo è di riuscire a dare il meglio di me stessa.

Se ripensi ad un anno fa, cosa ha significato per te non essere a Wimbledon? Quanto hai seguito il torneo?

Ho visto tutti i match di Serena. L’anno scorso è stato davvero pazzesco sia per le donne che per gli uomini. Questo è un anno completamente diverso. Molti sono determinati. Per me fu un bene non partecipare, perché non riuscivo a servire. Era abbastanza chiaro che dovevo restare a casa.

Hai qualche idea sulla tua prossima avversaria?

No, non so ancora con chi giocherò.

Quando non conosci la tua avversaria di solito cerchi qualcosa, oppure scendi in campo affidandoti solo al tuo tennis?

No, cerco solo di essere me stessa. Ad esempio, al Roland Garros, io e Serene in teoria ci saremmo dovute affrontare, ma non è andata così. Alla fine l’unica cosa che conta è passare il turno, altrimenti vai a casa. È come la penso.

Così tanti anni in questo luogo, così tanti ricordi. Se dovessi sceglierne uno del passato o anche recente, quale sceglieresti?

Senza alcun dubbio le Olimpiadi qui.

Com’è stato?

È stato incredibile. Era quello che desideravo da sempre. Personalmente ha significato molto. E poi vincere con Serena lo ha reso più speciale. Probabilmente è stato il momento più bello della mia carriera.

Quando sei uscita dal campo, hai parlato della necessità di restare affamata. Hai ancora questa fame di titoli dentro di te? Pensi, vorrei sorprendere le persone e andare il più avanti possibile?

Non voglio sorprendere nessuno. Non c’è nessuno dietro che ti dice, ce la puoi fare. Devo fare tutto da sola. Non cerco qualcuno che creda in me. In questi giorni devo solo credere in me stessa. Non ho nulla da dimostrare, o da nascondere, o da perdere. Cercherò solo di continuare a giocare bene e cercare di recuperare ogni volta che la situazione non è buona.

 

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