US Open interviste, Azarenka: “I risultati arriveranno, è solo questione di tempo”

Interviste

US Open interviste, Azarenka: “I risultati arriveranno, è solo questione di tempo”

Pubblicato

il

 

TENNIS US OPEN INTERVISTE – Incontro di primo turno. V. Azarenka b. M. Doi 6-7, 6-4, 6-1. Intervista del dopo partita alla campionessa bielorussa. Traduzione Alessia Gentile.

Per i primi due set è stata piuttosto dura. Come ti sentivi?
Credo che lei abbia giocato molto bene; serviva bene e ha sfruttato tutte le opportunità nei game di servizio. Sentivo che avevo delle possibilità ma non riuscivo a sfruttarle bene, anche per merito suo. Nel secondo set la tattica era quella di cercare di starle più vicino possibile e creare più opportunità. Ho sentito che stavo riuscendo a essere più aggressiva. Penso proprio che questa sia stata la chiave, rimanere lì e continuare a lottare.

Fisicamente ti senti al 100%?
Sono un po’ stanca di rispondere a questa domanda. Cos’è il 100% a livello fisico?

Non sentire dolore.
Beh, come atleta avrai sempre dei dolori da qualche parte, ma oggi mi sentivo bene. Durante i tre set mi sono sentita abbastanza solida sui movimenti e tutto il resto. Oggi è andato tutto bene.

Cosa pensi della vittoria odierna di una 15enne (la statunitense Bellis, ndr) per la prima volta dal 1996?
La vittoria di un match in un Grande Slam?

Non accadeva da parecchio tempo (Anna Kournikova agli US Open del 1996, ndr)
Credo che sia una grande opportunità. Purtroppo non so chi sia la ragazza, né chi abbia battuto. Penso che sia un grande risultato e spero per lei che possa andare avanti.

Ha sconfitto la testa di serie n. 12, Dominika Cibulkova.
E’ un risultato notevole, soprattutto per una ragazza di 15 anni, ma non posso dirvi nulla di più perché veramente non ho idea di chi sia questa ragazza. In ogni caso è un risultato veramente notevole.

In campo dopo la tua vittoria hai dichiarato che in questo periodo ti è piaciuto lottare in campo. Hai mostrato molta voglia di lottare nel terzo set. Com’è stato ritrovare la tua competitività?
Penso che rientrare dopo molto tempo è sempre difficile perché hai bisogno di riprendere slancio. Ho lavorato molto sul mio fisico e sento che sto migliorando sotto vari punti di vista. In questo momento è una specie di sfida a riprendere il ritmo perché quando migliora la tua resistenza fisica anche il tuo tennis deve essere in grado di migliorare. Certo, fare questo durante il torneo è un impegno ulteriore. Credo di stare lavorando sulle cose giuste, e in questo momento la cosa più importante per me è divertirmi in campo. Non importa quanto sia difficile il momento o cosa stia succedendo, io ho bisogno di divertirmi, ho bisogno di sentire questa passione perché fa parte del mio gioco. Credo di avere una motivazione in più che è data dal fatto che non ho giocato per tanto tempo: ho capito quanto amo il tennis.

In un paio di momenti sembrava stessi facendo a te stessa una specie di discorso di incoraggiamento, prima di tornare a giocare un punto o un game. Sembrava quasi che stessi avendo una discussione su te stessa o il tuo gioco.
Io sono il peggiore avversario di me stessa, così mi parlo, a volte mi insulto, mi carico. Non mi interessa più di tanto dell’impressione che si ha all’esterno, perché quando sono in campo ho bisogno di essere me stessa. Faccio qualunque cosa mi possa aiutare a lottare e a dare il meglio su ogni singolo punto.

Sei appena rientrata dopo diversi infortuni. Quello di oggi è stato il primo match agli US Open e hai perso il primo set da una giocatrice pressoché sconosciuta. Come ti sentivi in quel momento? Stavi cominciando ad avere paura o eri tranquilla?
Credo sia ingiusto porre la domanda in questi termini e credo sia irrispettoso definire la mia avversaria “giocatrice sconosciuta”. La conosco e credo che abbia un enorme potenziale, e oggi l’ha dimostrato. Ha grandi colpi e un ottimo servizio e stava veramente lottando su ogni punto. Non mi sono sentita come probabilmente molti di voi pensano perché stavo dando il massimo. In ogni partita si parte con il 50% delle probabilità, e non importa quanto tu sia favorita o chi sia la tua avversaria, devi entrare in campo e vincere, e sapere che dovrai impegnarti a fondo perché può succedere di tutto. Per questo bisogna sempre rispettare la propria avversaria e io oggi l’ho fatto.

Cosa ci puoi dire a proposito della velocità del campo rispetto alle precedenti volte in cui hai giocato qui?
Le volte precedenti? Non lo so. Ma qui ogni campo è differente dagli altri, quindi bisogna abituarsi e basta. E poi credo che si debba soltanto andare là fuori e non pensare se il campo è più veloce o se la palla rimbalza di più. Si deve solo giocare.

Se tu fossi a capo del nostro sport e potessi cambiare qualunque regola di gioco, o introdurne una nuova, cosa faresti?
Regole di gioco? Credo sia una questione piuttosto complessa. Bisognerebbe parlarne con diversi giocatori e capire in generale cosa ne pensano. Per quanto mi riguarda, l’unica cosa che ogni tanto mi confonde è quando arriva una chiamata in ritardo e il giudice di sedia decide se si debba rigiocare il punto o assegnarlo direttamente a te. Non ho mai capito bene questa regola, forse sarebbe il caso di rivederla.

Cosa pensi debba essere cambiato per compensare questa mancanza di chiarezza?
Non lo so, ma credo che sia una questione che debba essere discussa tra i giocatori, non certo un argomento da trattare con i media.

In un torneo del Grande Slam hai la possibilità di giocare molte partite. Credi di poter ricominciare da qui con un rinnovato slancio?
Qui ho più possibilità. Se succederà? Francamente non lo so. Mi piacerebbe sapervi dire cosa succederà in futuro. Sicuramente mi giocherò tutte le possibilità, ma voglio vivere giorno per giorno e fare ogni volta del mio meglio. So che i risultati arriveranno, è solo questione di tempo. Credo in me stessa, devo solo continuare a lavorare duro.

 

Continua a leggere
Commenti
Advertisement

⚠️ Warning, la newsletter di Ubitennis

Iscriviti a WARNING ⚠️

La nostra newsletter, divertente, arriva ogni venerdì ed è scritta con tanta competenza ed ironia. Privacy Policy.

 

Advertisement
Advertisement
Advertisement