US Open interviste, Serena Williams: “Taylor è una ragazza fantastica”

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US Open interviste, Serena Williams: “Taylor è una ragazza fantastica”

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TENNIS US OPEN INTERVISTE – Incontro di primo turno. S. Williams b. T. Townsend 6-3, 6-1. Intervista del dopo partita a Serena Williams. Traduzione Alessia Gentile.

E’ stato più facile di quanto ti aspettassi?
Direi di no. E’ stata una partita interessante, penso che lei abbia giocato veramente bene, ha cominciato molto forte. Ha fatto una buona partita.

Il primo game è stato molto equilibrato. Questo ti ha un po’ distratto?
No, non mi ha distratto. Era il mio primo match, l’ultima partita della giornata, stavo solo cercando di trovare la concentrazione.

Avevi già visto giocare Taylor in precedenza, ma quali sono le tue impressioni ora che ci hai giocato contro?
Credo che Taylor sia veramente un’ottima giocatrice. Sa fare tutto molto bene; è una delle poche giocatrici che sa giocare bene al volo e ha una incredibile velocità di braccio. E’ veramente molto brava.

Ci ha confidato che recentemente vi siete scambiate diversi sms parlando di unghie e capelli.
Le sue unghie oggi erano bellissime, e anche i suoi capelli. Siamo molto vicine in questo periodo. Come ho detto prima in campo, le voglio molto bene, è una ragazza meravigliosa, ed è bello vedere che gioca così bene.

Resterete in contatto?
Certamente sì. Sapete che l’ho sempre sostenuta, sono una sua grande fan. Credo che abbia un grandissimo potenziale.

Hai detto di quanto sia difficile essere un mentore quando si è ancora nel circuito. Qual è la differenza con Taylor?
Beh, è facile parlare con Taylor perché lei è una persona onesta e schietta. E’ una ragazza semplice, e quando trovi una persona così è facile parlarci e ti viene voglia di darle una mano perché vuoi veramente vederla migliorare.

Cosa pensi della tua prossima avversaria, Vania King, e del suo stile di gioco rispetto al tuo?
Non sono sicura di aver mai giocato contro di lei, ma mi è sempre piaciuto il suo gioco. E’ una che rimanda sempre la palla ed è molto brava negli scambi lunghi. E’ un’altra ragazza americana; peccato che dobbiamo scontrarci tra di noi, però almeno così ci sarà un’americana al terzo turno.

Quanto sarebbe più impegnativo per il tuo fisico se dovessi giocare cinque set?
Veramente non ci ho mai pensato, onestamente non saprei cosa rispondere.

Pensi che sia giusto che gli uomini giochino cinque set mentre le donne giocano al meglio dei tre? Vorresti che si giocasse allo stesso modo?
Onestamente credo che non sia giusto. In realtà noi ci siamo offerte molte volte di giocare al meglio dei cinque set, ma non credo che vogliano che le donne giochino su questa distanza. Si preferisce che noi giochiamo su tre set. Abbiamo fatto questa proposta veramente tantissime volte, ma non è quello che le direzioni dei tornei vogliono.

Parli della WTA o proprio dei tornei?
Sono nel Player Council da undici anni e abbiamo parlato di questo argomento. Noi donne siamo pronte, forti e allenate. Tutte le giocatrici erano d’accordo ma evidentemente non è quello che si vuole in questo momento.

Se tu fossi a capo di tutto lo sport e potessi cambiare qualunque regola di gioco, o introdurne una nuova, cosa faresti?
Beh, amo il tennis così com’è. E’ uno sport meraviglioso. Riguardo il cambiare le regole, non lo so, forse cambierei qualcosa a livello tecnico, ma niente riguardo al gioco.

Cosa rende così speciale giocare a New York rispetto agli altri tornei o agli altri Slam?
Giocare qui a New York per me è speciale perché sono americana ed è l’unico Slam negli Stati Uniti. Quando si è ragazzi si sogna sempre di vincere gli Open, è una bellissima sensazione.

Taylor ci ha detto che l’aver giocato contro di te le ha fatto capire di voler giocare fino a 30 anni. Cosa significa per te essere una testimone di longevità tennistica?
Credo che si debba avere un grande amore per lo sport. Questa è l’unica ragione per cui mi trovo qui: adoro il mio lavoro. E’ bellissimo. Giro il mondo e faccio ciò che veramente amo fare. Credo che questo sia il sogno di chiunque.

Puoi descriverci che impressioni hai avuto dal tuo gioco stasera?
Penso di aver giocato bene stasera. C’è sempre un po’ di tensione nel primo turno, specialmente quando ti presenti come campionessa uscente. Credo di aver servito bene, nel modo in cui volevo. Sicuramente si può partire bene da qui. Credo che nei primi turni, se riesco a passarli in questo torneo, posso continuare a costruire un buon gioco.

Le precedenti battute d’arresto negli altri tornei dello Slam hanno cambiato qualcosa nella tua preparazione?
Ho deciso di non pensarci troppo. Credo che il fatto di averci pensato troppo negli altri tornei dello Slam sia stato controproducente per me. Quindi ho deciso di essere positiva e fare del mio meglio. E’ tutto ciò che posso fare.

Taylor ci ha raccontato un episodio di sette anni fa in cui era venuta qui e ti aveva visto giocare con tua sorella Venus. Come ti fa sentire? Cosa ti suggerisce riguardo la vostra longevità sportiva?
Posso dire che è qualcosa di meraviglioso. Sei una ragazzina, vai a vedere delle persone giocare, poi ti ritrovi a giocarci contro nel circuito e giochi al loro stesso livello. Improvvisamente ti ritrovi, da bambina di 10 anni, ad essere una delle poche giocatrici che possono giocare in un torneo del Grande Slam. Questo dice molto di com’è Taylor.

Vorresti vedere più tornei giocati a New York?
Credo che ci sia stato sempre solo questo.

Una volta si giocava qui il Virginia Slims.
Ma era prima che arrivassi io (sorridendo)

 

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