US Open interviste, Wozniacki: “Ora si vedono I risultati del lavoro degli ultimi mesi”

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US Open interviste, Wozniacki: “Ora si vedono I risultati del lavoro degli ultimi mesi”

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TENNIS US OPEN INTERVISTE – Quarti di finale, Caroline Wozniacki b. Sara Errani 6-0, 6-1. Intervista del dopo partita a Caroline Wozniacki. Traduzione di Alessia Gentile

Ti aspettavi che sarebbe stata così facile? Hai giocato molto bene, ti aspettavi di far una partita così?
Beh, prima di tutto volevo seguire i consigli che mi avevi dato la volta scorsa (ridendo). In ogni caso cerco sempre di scendere in campo convinta di poter giocare bene. Avevo una strategia in mente e ho provato a fare il mio gioco. Dovevo cercare di essere aggressiva ma non troppo, trovare un equilibrio tra aprire il gioco e tirare i miei colpi ogniqualvolta ne avessi avuto la possibilità.

Hai detto che questo è il campo migliore del mondo. Sei ancora di questa opinione, nonostante tutto questo vento?
Sì, ho giocato molto bene qui in passato, c’è una bellissima atmosfera ed è meraviglioso essere qui. A volte il vento complica un po’ le cose ma ho giocato altre volte in queste condizioni e so come riuscire ad adattare il mio gioco.

L’unico game in cui hai avuto qualche problema è stato il primo, quando ti sei trovata sotto 0-40. In quel momento cosa hai pensato e come hai reagito?
Beh, è il primo game. Si cerca sempre di iniziare bene la partita, e trovarsi 0-40 non è certo un buon inizio, ma c’era veramente molto vento e ho avuto bisogno di qualche servizio in più per trovare il ritmo e capire bene dove lanciarmi la palla e dove tirare.

Come pensi si sia evoluto il tuo gioco negli ultimi cinque anni, da quando sei arrivata in finale in questo torneo?
Sicuramente si è evoluto. Anch’io ho acquisito più esperienza e conosco meglio il mio gioco. Ho giocato in passato altre partite importanti e ho sempre pensato di poter migliorare, come chiunque altro. Il tennis femminile è diventato sempre più forte, più potente, e io sto cercando di inserire queste cose nel mio tipo di gioco. Credo di essere molto migliorata nei colpi di inizio gioco, servizio e risposta.

Credi di essere una giocatrice diversa dal punto di vista tattico?
Penso di essere sempre stata tatticamente brava, ho sempre avuto chiara in testa la strategia di gioco. Per questo sono riuscita a vincere molte partite.

Ma hai una diversa strategia?
La tattica di gioco varia a seconda di chi hai davanti, non penso di avere sempre la stessa strategia. Forse gioco solo meglio.

Semifinali 2011: sembra ieri o una vita fa? Che sensazione hai?
Sinceramente mi sembra una via di mezzo. Mi verrebbe da dire che la finale (nel 2009) mi sembra più vicina rispetto alla semifinale del 2011. E’ strano, forse perché era un’esperienza pazzesca per me ed era la prima volta in cui ero arrivata fino alla fine in un torneo dello slam. Ora sono solo contenta di essere tornata a questo livello e di avere la possibilità di giocare un’altra partita.

Hai qualche idea sulla Peng? Non ha perso nemmeno un set, e nessuna è arrivata a fare più di quattro game nei set giocati finora. Ti sorprende che sia arrivata fino alle semifinali?
Sta giocando bene, è molto aggressiva ed è forte da entrambi i lati del campo. Sarà una partita difficile e sarà un match diverso da quello di oggi. Sara rimanda tantissime palle e non fa molti errori. Lei gioca più vicina alla linea di fondocampo e i suoi colpi vanno più veloci. Una partita difficile, ma sarà bello giocarla.

So che il servizio di Sara non è certo il suo punto di forza, ma tu non hai sbagliato neanche una risposta, le hai messe tutte in campo. Ti è successo altre volte?
Credo di no. Penso di aver imparato molto dall’incontro che Sara ha giocato contro la Lucic. Lei provava a tirare un vincente a ogni risposta. Secondo me quella non era la tattica giusta oggi. Bisognava metterle un po’ di pressione addosso all’inizio del gioco e proseguire nello scambio.

Sembravi veramente in fiducia oggi. Ti sentivi cosi?
Sì, mi sentivo bene ed ero molto fiduciosa. Ho giocato bene negli ultimi mesi, e i risultati si stanno vedendo ora.

Cosa ti piace di questo campo quando giochi in serale? Che differenza c’è rispetto al giorno?
E’ diverso, perché quando vai fuori non riesci a vedere la fine degli spalti. La gente fa un tifo più rumoroso e sembra tutto più bello perché intorno a noi è buio. E’ un’atmosfera speciale.

Anche quando eri la n. 1 molti commentatori dicevano che il tuo gioco non era abbastanza aggressivo per vincere una prova del Grande Slam? Quanto era difficile sentire queste cose anche quando continuavi a vincere? Ascoltavi queste critiche o le respingevi?
Io ascolto solo me stessa e il mio allenatore. Come ho detto prima, penso solo a lavorare duro e a migliorare; si cerca sempre di aggiungere cose nuove al proprio gioco, anche perché le avversarie ti conoscono. Lo sport è così, ci sono alti e bassi. In questo momento sono contenta di essere tornata a un certo livello.

Credi di aver dimostrato che gli altri avevano torto?
Credo di aver dimostrato parecchie volte che gli altri sbagliavano. Quando ero più piccola dicevano che non sarei mai riuscita ad entrare nelle prime 100, poi nelle prime 50 e poi nelle prime 30. Ho dimostrato ogni volta che avevano torto, ed è stato molto divertente (ridendo).

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