Federer: "Con Nadal sento una connessione speciale"

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Federer: “Con Nadal sento una connessione speciale”

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TENNIS ATP WORLD TOUR FINALS – Incontro di Round Robin. R.Federer b. M.Raonic 6-1 7-6. L’intervista del dopopartita.

 

Riesci a calcolare quanti milioni hai guadagnato con quello slice a tagliare il campo?

Non è solo questo. E’ anche il modo in cui lo copro, dopotutto. Ma è vero che è diventato uno dei miei marchi di fabbrica per sconfiggere la resistenza dell’avversario, tenere la palla bassa e farmi rimanere nel punto. Voglio dire, quando hai un rovescio a una mano, vai automaticamente di slice perchè il backswing è più corto. Quindi si, direi che è stato parte dei miei successi per lungo tempo, nessun dubbio.

Sarà una difficile domanda, ma credi di potercela fare a finire l’anno da numero uno? Che obiettivi ti eri posto all’inizio della stagione e cosa significherebbe per te finire l’anno come miglior giocatore del mondo?

Onestamente non ho messo nessun target sul ranking. Ho messo piuttosto un target nel cercare di vincere più titoli possibile, perchè lo scorso anno ne ho vinto solo uno, così ho provato a vincerne tra 3 e 5. Questo era il mio obiettivo. Ne ho 5 ora. In più penso di aver fatto altre 5 finali, inoltre siamo in finale di Coppa Davis, dunque è stato un anno molto positivo. Meglio di ciò che immaginavo. Il ranking è arrivato quasi per sorpresa, improvvisamente. Ho una piccola opportunità di tornare numero 1 dopo la vittoria a Shanghai. Voglio dire, sono felice che sia così. Ma credo che sia altamente improbabile che ciò accada. Ovvio che se accadrà sarà ottimo. Proverò ad arrivarci ma è chiaro che quello che succederà, dipenderà da Novak.

Hai giocato con Nadal 33 volte, alcune qui, e con Novak 36 volte, anche qui a Londra. Quale rivalità pensi sia la migliore della tua carriera dal tuo personale punto di vista, per i fan e per lo sport?

Non lo so, voglio dire, sento una connessione speciale con Rafa, non voglio dire che siamo arrivati insieme sul circuito ma abbiamo avuto una rivalità molto intensa per anni, partendo forse dal 2004. Specialmente abbiamo giocato molte finali slam, cosa non sempre accaduta con gli altri giocatori.

Conosco Novak, i match e la rivalità sono belli. Mi diverto molto contro di lui. Sono incontri molto simili. Ma credo di aver giocato con lui più semifinakli che finali. Non so se è giusto ma è quello che sento. Perchè io e Rafa siamo sempre stati 1 o 2 per tanto tempo. Murray e Djokovic finivano nelle nostre semifinali per così tanto tempo. Dunque c’erano molte più opportunità di giocare con loro che con Rafa, onestamente, perchè arrivare in finale era sempre più difficile. Ma mi piace anche guardare indietro e vedere i giocatori più duri per me da quando sono arrivato sul circuito. All’inizio le mie sfide erano con Henman, Nalbandian, Hewitt, Roddick. Era interessante giocarci contro. Sono stato fortunato abbastanza da giocare con Andre Agassi, credo una quindicina di volte.

Cosa pensi del match di oggi? Nel secondo set sei sembrato frustato o confuso riguardo il tuo gioco.

Credo di aver giocato molto bene per un set e mezzo. E’ stato ottimo avere un buon inizio. L’ho fatto contro di lui a Cincinnati e Wimbledon. Credo che quando ho avuto il break point nel secondo set, lui sia stato bravo ad annullarlo. Ho avuto un paio di game dove ero su 40-0 e lui è riuscito a risalire, probabilmente per miei errori. Ma questo mi ha reso non tranquillo. Ho iniziato a giocare un pò più passivamente e lui ha iniziato ad essere più offensivo. Credo che da quel momento lui sia stato il miglior giocatore e che meritasse il set più di quanto lo meritassi io. Fortunatamente non ha giocato così bene come a Parigi. Sono felice di aver portato il match a casa perchè è stato molto equilibrato, soprattutto alla fine del secondo parziale.

 

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