Masters interviste, Raonic: "Rispetto a Parigi, Roger mi ha fatto giocare quasi ogni punto"

Interviste

Masters interviste, Raonic: “Rispetto a Parigi, Roger mi ha fatto giocare quasi ogni punto”

Pubblicato

il

 

TENNIS ATP WORLD TOUR FINALS – Incontro di round robin, R. Federer b. M. Raonic 6-1 7-6. L’intervista del dopo partita. Traduzione di Lorenzo Molfese

Hai avuto le tue opportunità nel secondo set. Pensi che sarebbe potuta andare al terzo o Roger è semplicemente un giocatore più esperto di te?
Naturalmente tutto può ridursi ad un solo punto ed adesso staremmo giocando il terzo set. È ovviamente deludente, molto deludente in verità, il modo in cui ho concluso quel secondo set.

Per te è la prima volta alle Atp World Tour Finals, ci hai messo un set ad ingranare?
No, ci ho messo più di un set ad entrare nel match per via di Roger, non certo perchè era la mia prima volta qui.

Giocherai contro Andy nel prossimo match. Hai un buon record contro di lui, come pensi che sarà giocare su questo campo contro di lui?
Beh, sarà un match completamente differente, le cose saranno abbastanza diverse rispetto al primo incontro. Dopo oggi, entrambi sappiamo cosa dobbiamo fare per il prossimo match. Dipenderà necessariamente da chi si adatterà meglio, il più forte si vedrà martedì sera.

Mi chiedevo, quanto può intimorire un giocatore il fatto di giocare in un campo così grande e con così tanto tifo per Roger? Ha avuto un effetto su di te o sei riuscito a ignorare questo fattore?
No, non è stato assolutamente un problema. Ogni volta che giochi contro Roger, il pubblico è dalla sua parte, perfino se sta giocando contro il beniamino del posto. È difficile per le persone tifare contro Roger.
Ho giocato contro Roger più volte e ho giocato anche contro gli idoli di casa su campi importanti diverse volte, ed in Coppa Davis per esempio, ho affrontato tante situazioni diverse. Per cui non è stato un problema oggi.

Ti sei sentito diverso mentalmente mentre ti dirigevi fuori dal campo oggi? Ti è sembrato un match come un altro?
È un pochino diverso. Penso che lo sia soprattutto perchè è da un pò che non riuscivo a salire nel ranking. È da tempo che non inizio un torneo non sapendo come comincerà a causa della solita difficoltà di un’atmosfera diversa, tutto è diverso al primo match. Ho dovuto giocare contro uno dei migliori di sempre in questa situazione.
Penso sia questa la differenza più grande, ovvero richiedere a me stesso un alto livello di tennis già all’inizio. Ma al di là di questo, non è stato molto diverso rispetto ad altre situazioni che ho vissuto.

Il set point e le palle break, qual è stato il punto più deludente e frustrante?
Non ricordo il game in cui le ho avute. Ho avuto due palle break in un game, forse la peggiore è stata la seconda, quando ho colpito quel diritto largo. Non era proprio un diritto difficile. Mi sarei dovuto abbassare un pò di più nel colpirlo.

Deve essere strano perdere un match sapendo che dovrai subito riprenderti e prepararti per il prossimo.
Sì infatti. Mi arrabbio molto quando perdo, per cui…
Dovrò imparare a reagire.

So che il match è appena finito, ma qui in Inghilterra è il periodo in cui si indossano i papaveri per il Remembrance Day. Volevo chiederti se di solito ne indossi uno e come hai conosciuto il significato di questo evento. Inoltre, hai notato che quelli che indossiamo qui sono un pò diversi?
Sì quelli che indossate qui in Inghilterra sono piuttosto diversi. Sembrano essere composti da due petali di carta, diversi da quelli con cui sono cresciuto e che indossavo per il Memorial Day in Canada che invece hanno i petali più arricciati. Mi ricordo di questo giorno in Canada, ovviamente la data è diversa, ma venivamo tutti chiamati nella palestra e lì ascoltavamo dei discorsi che ci spiegavano il significato della giornata o ci facevano guardare dei video riguardanti questo giorno. Poi c’era il momento di silenzio.
Conosco perfettamente il suo significato in Canada, però non sono sicuro se la storia sia la stessa o se è un pò diversa qui in Inghilterra. Certamente so cosa rappresentano.

Ovviamente questo torneo è molto diverso da Wimbledon, come ti senti ad essere qui a Londra in un periodo quasi invernale, visto che di solito qui ci giochi in estate? Come sono i due eventi a confronto?
È molto diverso, nel senso che la differenza più grande sta nel fatto che qui cerchi di concludere positivamente la stagione, quindi cerchi di dare il meglio giocando però solo contro i migliori. Mentre Wimbledon inizia in quel periodo dell’anno in cui magari hai giocato male fino a quel momento. Per cui è l’opportunità giusta per una svolta, per capovolgere la situazione, visto che si è ancora a metà stagione più o meno. Un buon risultato a Wimbledon può cambiare notevolmente i mesi successivi. Credo sia questa la differenza sostanziale.

Hai menzionato un momento fa che il pubblico molto spesso tifa per Roger. Come pensi che reagirà il pubblico francese in finale di Coppa Davis? Pensi sia giusto che i giocatori vengano criticati per non giocare la Davis?
Riguardo la prima domanda, penso che la folla sarà molto patriottica nel nord della Francia e penso che ciò che rende Roger unico è che, sebbene il pubblico tiferà per i giocatori di casa, è sempre difficile tifare contro Roger. Mentre per altri giocatori, il pubblico cerca di condizionarli o di minare la loro fiducia. Non ho mai visto nessuno farlo con Roger, almeno da quando mi sono unito all’atp tour.
Per quanto riguarda la Davis, penso dipenda sempre dalla specifica situazione. Sicuramente la verità non sta mai da una sola parte. Devi lasciar parlare ed ascoltare il giocatore fino alla fine, perchè è una scelta importante sia per l’individuo che per il team.

Hai giocato contro Roger pochi giorni fa a Parigi, hai avuto l’impressione che oggi si sia adattato meglio al tuo gioco? Ha forse giocato meglio oggi oppure il tuo livello si è abbassato rispetto a Parigi?
È stato molto più solido nei game di risposta. Certo, a Parigi riuscivo a ottenere dei punti facili con il servizio, quando servivo degli ace, ma la differenza è che oggi è sempre riuscito a rimettere la palla in gioco, mi ha fatto giocare quasi ogni punto. Mi aveva concesso dei punti a Parigi, punti veloci.
Credo abbia giocato meglio oggi e credo di non aver iniziato per niente bene io. Ho sentito tornare il livello espresso contro di lui a Parigi nel secondo set ed è per questo che mi sono riuscito a creare qualche opportunità di break.

Ci è voluto molto lavoro per essere qui a questo evento. Al di là del match di oggi, è stato tutto come ti aspettavi?
Sì, ma alla fine è solo un torneo con una struttura differente. Certo, c’è qualche beneficio in più rispetto agli altri tornei, ti trattano meglio e così via. Ma essenzialmente il torneo non è diverso dagli altri. Cerchi solo di dare il massimo e prepararti ai match così da poter esprimere il tuo miglior tennis quando è necessario.

Continua a leggere
Commenti
Advertisement

⚠️ Warning, la newsletter di Ubitennis

Iscriviti a WARNING ⚠️

La nostra newsletter, divertente, arriva ogni venerdì ed è scritta con tanta competenza ed ironia. Privacy Policy.

 

Advertisement
Advertisement
Advertisement