Masters interviste, Berdych: "Il mio peggior match.. è per le Finals!"

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Masters interviste, Berdych: “Il mio peggior match.. è per le Finals!”

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TENNIS – Partita di round robin, S. Wawrinka batte T. Berdych 6-1 6-1. L’intervista del dopo partita

In che misura si è trattato di un cattivo abbinamento e invece quanto ha influito il tuo livello generale di gioco?
Sfortunatamente è stato il mio peggior match della stagione, e me lo sono tenuto per l’avvio delle Finals. Quindi, non è stato il modo migliore per cominciare. Ma, si, capitano giorni del genere. Adesso è finita. Realmente, intendo, è solo un problema di guardare avanti, cercando di trovare una soluzione per i prossimi giorni. L’unica cosa è lasciarsi alle spalle tutto questo e venirne fuori con un po’ di tennis migliore.

Quanto di tutto ciò è da attribuire al tuo stato mentale? Una stagione lunga, stanchezza mentale, fisica? Cosa sta succedendo?
No, è vero che alcune cose si prestano a essere giudicate. Ma mi sentivo veramente bene. Non si tratta di stanchezza, fisica o mentale. Questo è fuori discussione. Abbiamo avuto tempo a sufficienza tra l’ultimo torneo a Parigi e questo, arrivando qua. Si tratta solo di una giornata storta. Tutto qua.

Hai perso i primi 4 game molto rapidamente oggi, circa 15 minuti. Eri molto sorpreso all’inizio? Hai cominciato a provare panico? Hai cercato di trovare il modo per uscirne?
Beh, non sembra, ma stavo cercando di trovare qualche soluzione, in qualche modo: non parlo di trovare una strada per uscirne, ma di trovare il modo per avere un feeling sulla palla. Il mio gioco si basa sul colpire la palla in maniera pulita e fluida, e allora si può creare qualcosa. Ma questo è il punto di partenza che mi mancava totalmente oggi. Semplicemente non c’èra. Ho colpito innumerevoli stecche. È la cosa su cui confrontarmi con il mio team per capire e trovare le giuste contromisure per i prossimi giorni. Ma, si, come ho detto oggi non ha funzionato nulla per me e questo è il risultato.

Ti sembrava di colpire bene la palla durante gli allenamenti di questa settimana operfino durante il riscaldamento prima del match di oggi? Quando sei entrato in campo semplicemente tutto ciò era scomparso?

Beh, voglio dire, ci sono posti dove arrivi e puoi colpire la palla praticamente ad occhi chiusi e tutto è perfetto e funziona. Ma per me, credo che qua sia un un po’ diverso. Sai, per me è sempre una grossa sfida trovare il giusto ritmo per il mio gioco. A volte ci riesco. A volte invece no. Oggi effettivamente è andata nel modo peggiore. Ma come mi chiedevi, no, non ci sono stati grossi problemi o differenze con gli allenamenti. Mi sentivo bene. Il mio corpo risponde bene. Questo è quanto.

Non hai mai vinto il primo match qua, ma poi hai sempre vinto il seguente. È una cosa che ha a che fare con il format e con il fatto di incrociare subito i migliori giocatori?
Si, questo potrebbe anche essere una delle ragioni. Questo è un torneo veramente unico. Arrivi, cominciando a giocare dei match di girone e con i migliori giocatori del mondo. Non hai tempo di carburare o di giocare i primi turni con qualcuno un po’ più in basso nella classifica, per trovare un po’ di ritmo e la strada giusta. Quindi, questo è un po’ differente. Ma per lo meno gli scorsi anno l’avvio è stato migliore di oggi. Vedremo. Speriamo in giorni migliori. Come minimo dovrò continuare a lottare, cercando di giocare un buon tennis.

Tu e Ivan Lendl siete gli unici due Cechi ad aver giocato le Finals cinque volte. Mi chiedevo se lo ammiravi quando eri un bambino. Era uno dei tuoi idoli? Continui a pensare che potresti lavorare con lui in futuro?
Beh, non ho mai avuto un nome che ho visto come un idolo, o un giocatore a cui avrei voluto assomigliare o imitare. Intendo, mi piace il tennis in generale. Sì, il fatto di aver partecipato entrambi cinque volte è un elemento di maggior somiglianza rispetto ad altre piccole cose, ma probabilmente lui ha vinto cinque volte, quindi è una storia differente. Poi la gente comincia ad accostare sempre più i nostri nomi. Ma no, io credo che lavorare con lui non sia un’opzione al momento. Quello che voglio dire, è che non so cosa dovrebbe essere diverso perché lui possa cambiare idea. Ma questa è quanto. Rispetto le sue decisioni. Non c’è motivo per guardare indietro, bisogna sempre guardare avanti e mantenersi in moto.

Una buona vittoria per Roger Federer ieri. Sembra che sia stato un po’ un anno di resurrezione per lui. Quale pensa sia stata la sua chiave per tornare recentemente in forma?
Beh, voglio dire, stiamo parlando del più grande giocatore di tutti i tempi del nostro sport. Se qualcuno non vince 80 match in una stagione allora non è più in cima e non sta più giocando al meglio. È una cosa che proprio non capisco. Io credo che stia semplicemente mostrando dei miglioramenti, quanto grande sia davvero, quanto bene possa giocare e che è in grado di tirarlo fuori. Voglio dire, le probabilità sono molto poche, ma la possibilità di arrivare al n.1 è veramente un’immagine incredibile del suo gioco.

Passiamo per un attimo alla Coppa Davis. Sei stato un giocatore che vi ha partecipato. Pensi che sia giusto che i giocatori siano criticati quando non vestono i colori del loro paese in Coppa Davis?
Beh, Io penso che dipenda sempre da chi critica e quale sia la ragione per farlo. Voglio dire, se è solo è solo la pure e semplice ragione di non andare e di non prendere parte alla contesa… Quello che intendo è che è il tennis è uno sport così complesso, la stagione è così lunga. La nostra stagione non è basata sui match di Davis. Non è nemmeno un evento come i campionati del mondo in atletica o qualcosa del genere, che capita ogni quattro anni. È una cosa molto specifica. Credo che tutti i giocatori meritino rispetto per le loro decisioni. Se un giocatore non vuole prendere parte probabilmente avrà le sue ragioni per questo. E quindi, probabilmente ci sono persone che hanno le loro opinioni e anche se non ci piacciono dobbiamo rispettarle. Credo che nel tennis sia lo stesso.

Se Federer non dovesse riuscire a vincere la Davis guarderesti la sua carriera sotto una luce diversa?
Beh, probabilmente è più una domanda da rivolgere a lui, se la vedrebbe come una grossa occasione mancata, una grande sconfitta o qualcosa del genere. Davvero, ognuno la vede in modo differente e ognuno reagisce in modo differente. Io credo che quest’anno sia andato per lui come meglio non si poteva e si trova nelle condizioni per farcela.

Puoi dirci qualcosa sul gioco di Marin Cilic quest’anno e come ti stai preparando per giocare contro di lui? Devi vincere quel match per aver un possibilità di farcela.

Si esattamente, Voglio dire, non faccio affidamento per nulla sul risultato di oggi, sicuramente no. Intendo, sono nella peggiore situazione possibile. Dovrò incontrare Marin e Novak, alla fine giocare contro entrambi e la sola chance di qualificarmi sarà batterli entrambi, è quasi una missione impossibile. Ma non so, proviamoci. Prepariamoci per il prossimo giorno. Portiamo avanti il lavoro e la preparazione. Chiunque sia la prossima volta, Marin o Novak non importa, l’importante è che sia pronto; ho bisogno di prepararmi e di cercare di giocare meglio.

Sei sorpreso con il suo livello di gioco quest’anno?
No, non sono per niente sorpreso. Voglio dire, quando un giocatore migliora così tanto durante la stagione non può essere una sorpresa. È un ragazzo che ha avuto una grande stagione. Ha vinto uno slam, percorrendo una strada tutta in salita. È stata per lui una grande stagione. È veramente un giocatore pericoloso.

Come hai trovato la superfice oggi? E comparandolo con gli ultimi quattro anni in cui ti sei qualificato?
Beh, onestamente non so se sono con lo spirito giusto, e con le giuste sensazioni per giudicare il campo. Perché oggi non sentivo niente andare per il verso giusto. Ma non credo che ci siano delle differenze. I campi sono molti simili ogni anno. Se ci sono delle differenze, sono veramente piccole. È veramente difficile giudicare. Non so cosa è stato detto o quali sono le opinioni degli altri giocatori. Ma io ho trovato la superfice assolutamente sfidante. Quando colpisci la palla molto piatta rimane piatta. E anche quando imprimi molto effetto o un po’ di effetto, la palla lo prendo parecchio. Si, è diverso da altri campi, non so, rispetto a Parigi o a quelli delle scorse settimane. Ma sai, succede sempre quando si costruisce un campo temporaneo, è quasi impossibile renderlo esattamente uguale tutte le volte. Ma comunque, alla fine il campo in sé è bene preparato.

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