Focus
ESCLUSIVO, Bollettieri: Djokovic è una macchina da tennis perfetta

TENNIS FOCUS – In esclusiva per Ubitennis, Nick Bollettieri spiega perché, tra tutti i giocatori che ha avuto il privilegio di guardare, il gioco di Novak Djokovic sia nel complesso quello che più si avvicina alla perfezione, facendo di lui un candidato credibile quale miglior giocatore della storia del tennis. Nick Bollettieri, traduzione Ruggero Canevazzi
Quando giro il mondo per rappresentare l’IMG Academy Bollettieri Tennis Program, mi viene spesso chiesto chi, secondo me, sia il miglior giocatore della storia del tennis. In questo articolo non risponderò alla domanda ma entrerò nel merito per indicare chi credo sia la più perfetta macchina da tennis, un po’ come se volessi indicare in ambito militare il jet di guerra della Marina F-18.
Partiamo dal presupposto che non c’è mai nulla di assolutamente perfetto. Detto questo, andando indietro nel tempo (60 anni) pensando a tutti i giocatori che ho avuto il privilegio di guardare, ritengo che il gioco complessivo di Novak Djokovic, compresi gli aspetti fisico e mentale, possa essere perfetto per come l’ho visto. Ora spiegherò perché.
Dritto
La sua impugnatura è una perfetta semi-western, non una western estrema, che lo mette nelle condizioni di eseguire:
- Dritto piatto
- Topspin (dritto arrotato)
- Angoli
- Schiaffi al volo
Il suo modo di colpire la palla e il suo schema di apertura sono molto compatti, con un ottimo equilibrio lungo l’intero movimento prima e dopo l’impatto, ad esempio caricando il peso sulla gamba dietro per poi spostarlo in avanti. Impiega la mano sinistra per bilanciare il corpo e anche per puntare alla zona del campo verso cui vuole indirizzare la palla.
Rovescio
La sua impugnatura è composta da una marcata eastern per la mano alta (quella più vicina al piatto corde, è la mano che dà la direzione al rovescio, ossia la sinistra per i destri – come Nole – e la destra per i mancini, ndr) e da una eastern debole (qualcuno direbbe continental) per la mano bassa (l’altra mano, quella che imprime la forza al colpo, ndr). La sua mano bassa (la destra) fissa la racchetta per consentire alla mano più alta (la sinistra) di eseguire tutto il lavoro necessario per i seguenti colpi:
- Rovescio dal fondo
- Incrociati e lungo linea con profondità e rotazione
- Fantastici lob mascherati
- Colpi angolati molto arrotati
- Buoni slice (colpi tagliati, ndr) ingannevoli per l’avversario
Tocco
Novak gioca ottime palle corte e tocchi di fino sia dal lato del dritto sia da quello del rovescio. È anche in grado di colpire in slice sempre da entrambi i lati.
Servizio
Il servizio di Djokovic è molto efficace. Unisce a una buona potenza la capacità di giocare tutte le varianti della battuta. È in grado di giocare servizi slice ben piazzati sia verso destra che verso sinistra, così come ampi kick, offrendo sempre prime palle molto aggressive. Il suo movimento in battuta ha un ottimo timing ed un buon equilibrio, unitamente a un uso corretto delle gambe. Tutto questo gli permette di accelerare la testa della racchetta sfruttando al massimo la velocità del braccio che serve.
Smash
Novak gioca al meglio lo smash, il suo equilibrio e la sua figura sono ottime così come il suo movimento per cercare il corretto impatto con la palla.
Schiaffo al volo
Lo schiaffo al volo di Nole è giocato come meglio non potrebbe sia dal lato del dritto che da quello del rovescio.
Volèe
Molte persone non se ne rendono conto ma Novak è un ottimo giocatore di volo. È molto a suo agio a rete e può giocare tutti i tipi di volèe. Il suo lavoro di piedi e il suo equilibrio sono perfetti, gira velocemente le spalle con un movimento di apertura molto ridotto e indirizza la palla sfruttando la potenza del colpo dell’avversario.
Movimento
Certo, Nole è molto veloce e si muove bene in ogni direzione, ma ciò che lo rende eccezionale è l’equilibrio e l’elasticità che trova da tutte le posizioni del campo, anche da quelle incredibilmente scomode e complicate.
Postura del corpo
Djokovic è in grado di colpire efficacemente la palla indipendentemente dalle postura del corpo in cui si ritrova, sia essa aperta, normale o anche chiusa, rannicchiata. Non conta come si ritrova al momento dell’impatto, in quanto è esattamente nel momento in cui colpisce la palla che comincia il suo movimento di recupero della corretta posizione. In questo modo, ha la capacità di raggiungere la prossima palla una frazione di secondo prima e la maggior parte delle volte questo gli consente di prendere il controllo del gioco, passando da una fase difensiva a una di attacco.
Risposta al servizio
Il serbo può rispondere da ogni posizione ma preferisce quasi sempre sistemarsi molto vicino alla linea di fondo e giocare la risposta sfruttando la velocità del servizio. Da questa posizione ottiene un vantaggio molto importante: chi serve si ritrova la palla di nuovo dalla sua parte in un attimo ed è costretto a giocare sulla difensiva. Di fatto Novak sposta così l’inerzia dello scambio dalla sua parte, pur non essendo lui a servire. Inoltre, a volte cambia la propria posizione in attesa di rispondere, portando l’avversario a cambiare all’ultimo il tipo di servizio, inducendolo talvolta in questo modo a commettere un errore.
Sesto senso
L’anticipo del n.1 del mondo è così valido da farti sospettare che sia in possesso di un sesto senso che gli suggerisce il punto del campo verso cui l’avversario sta tirando. Ha soprattutto una visione di palla straordinaria: i suoi occhi catturano la palla, intuendo dove arriverà, la frazione di secondo dopo che si è staccata dalla racchetta dell’avversario, come faceva Agassi. Pochissimi atleti in generale, non solo nel tennis, hanno una simile capacità di reazione e anticipo. Intuire dove arriverà la palla e reagire così velocemente è un dono del Padre Eterno. Chiaro, so perfettamente che i maestri insegnano ai loro allievi che se colpisci la palla qui allora ti aspetti che il tuo avversario te la restituisca là, ma campioni come Novak, Nadal e Federer sembrano avere la capacità che un coach non può trasmettere, se notiamo il loro anticipo e la loro reazione una frazione di secondo dopo.
Aspetto fisico e alimentazione
Per diversi anni giocatori, allenatori e tifosi pensavano che Nole non si allenasse abbastanza, dato che si stancava molto velocemente e ricorreva a rallentare il gioco oppure a forzare i colpi per terminare gli scambi in fretta. Non so come sia successo, ma dopo analisi di medici specialistici, Djokovic scoprì di avere una forma di allergia al glutine che lo penalizzava durante match molto dispendiosi sul piano fisico. Il conseguente cambio di regime alimentare ha portato a notevoli miglioramenti in termini di forza e resistenza, tali da permettergli di competere per molte ore ad altissimo livello, come dimostrano le vittorie in alcune delle più lunghe ed estenuanti sfide giocate negli ultimi anni (su tutte la maratona di sei ore all’Australian Open 2012 vinta con Nadal, ndr).
Personalità
Novak ha una personalità leale, coinvolgente e scherzosa, tale da risultare attraente per lo spettatore. È in grado di divertire (io amo in particolare le sue movenze danzerine e le imitazioni degli altri giocatori) ed emozionare il pubblico. I tifosi sanno che assistono a uno show ogni volta che Nole sta per entrare in campo. Inoltre, la sua famiglia ha fatto molto per il tennis in Serbia. Ho avuto la fortuna di essere loro ospite durante il torneo ATP di Belgrado ed è stato un piacere per me stare assieme a loro. Ho anche avuto l’occasione di lavorare col suo fratello più giovane, Djordje, diverse volte alla mia Academy.
Il futuro
Oggi Novak ha nuove responsabilità come marito e come padre. Sarà molto interessante vedere come riuscirà a conciliare le pressioni sul campo, cui è abituato, con queste nuove necessità. Io penso che sarà un padre favoloso e al contempo resterà sempre ai vertici del tennis per il resto della sua carriera.
Oh certo, il nuovo arrivato nel suo team, un mio ex-allievo, Boris Becker, può dargli suggerimenti significativi ma non deve parlare troppo. Tu, come coach, non vuoi cambiare un campione, tu cerchi d’individuare le piccole cose che possono aiutarlo e i coach sanno come fare.
Novak, l’ATP e gli appassionati di tennis di tutto il mondo si augurano che tu continui a giocare per molti anni a venire.
Nick Bollettieri, traduzione di Ruggero Canevazzi
ATP
ATP Astana, il tabellone: Grieskpoor e Baez primi favoriti
Nessun azzurro nel main draw kazako. Da tenere d’occhio Tallon, prossimo avversario in Davis. Presenti anche Wawrinka e Thiem

L’Astana Open torna nella categoria ATP 250 dopo la promozione a 500 dello scorso anno, edizione impreziosita dalla finale tra Novak Djokovic e Stefanos Tsitsipas, oltre che dalla presenza del numero 1 Alcaraz e di Medvedev. A prescindere dalla categoria, dopo l’introduzione nel 2020 per far fronte alla perdita dei tornei cinesi, l’evento è diventato una presenza fissa nel calendario del Tour. Quest’anno si terrà dal 27 settembre al 3 ottobre, in anticipo di un giorno rispetto all’ATP di Pechino, e il campo di partecipazione è inevitabilmente meno nobile rispetto a dodici mesi fa.
Primo favorito sul duro indoor kazako a succedere nell’albo d’oro a Djokovic è n. 24 del ranking Tallon Griekspoor, uno degli avversari degli azzurri nei quarti di Coppa Davis tra un paio di mesi. L’olandese tenterà di mettere in bacheca il suo terzo titolo del circuito maggiore, a far compagnia ai due vinti proprio quest’anno a Pune e ‘s-Hertogenbosch. Il numero 2 del seeding è Sebastian Baez, che in questa stagione sul duro ha vinto più incontri che in tutti gli anni precedenti nel Tour – otto, cinque dei quali gli sono valsi il titolo a Winston-Salem.
Le altre due tds esentate dal primo turno sono l’uomo di casa Alexander Bublik, sorteggiato nella parte bassa, e il n. 4 Jiri Lehecka. Da segnalare anche la presenza di Sebastian Korda, Stan Wawrinka e Dominic Thiem. Wild card a Kukushkin, Shevchenko e Medjedovic. Nessun italiano in tabellone, mentre nelle qualificazioni c’è Stefano Napolitano, opposto al quarto del seeding cadetto Taro Daniel.

Flash
WTA Ningbo: avanza al secondo turno Kvitova. Sorpresa Zvonareva
La ceca supera Friedsam e troverà al secondo turno Putintseva. Zvoraneva elimina la tds n.7 Boulter. Baindl sarà l’avversaria al secondo turno di Bronzetti

Poche sorprese nella prima giornata del Ningbo Open, torneo WTA 250 che ha preso il via nella giornata di lunedì nella città della provincia dello Zhejiang. Prima edizione del torneo cinese che vede come prima favorita la tunisina Ons Jabeur, in gara grazie ad una wild card, e per i colori italiani vede in campo Lucia Bronzetti, che all’esordio ha regolato la svizzera Teichmann.
Approda al secondo turno la testa di serie numero 2 Petra Kvitova. La ceca, numero 14 WTA, fatica nel primo set ma poi regola con facilità la tedesca Anna-Lena Friedsam, proveniente dalle qualificazioni. Primo set che inizia con una pioggia di break, ben quattro nei primi 5 game. Kvitova si trova per ben due volte a servire per il set, ma in entrambi i casi viene breakkata dalla sua avversaria. Il tie-break però si rivela a senso unico con la ceca che chiude facilmente 7-2. Nel secondo set Friedsam non riesce a tenere neanche una volta il suo servizio. L’unico game conquistato dalla tedesca arriva strappando il servizio a Kvitova.
Al secondo turno la ceca affronterà la ceca Putintseva. Per la ventisettenne kazaka, numero 73 al mondo, successo in due set sull’australiana Daria Saville 6-4 6-1 in un’ora e venti minuti. Saville paga le scarse percentuali al servizio 58% di punti vinti con la prima e il 22% sulla seconda, con ben 7 doppi falli. Putintseva, al contrario, si difende bene con la prima conquistando il 79% di punti ed è brava nell’annullare ben 4 palle break delle sei concesse.
La sorpresa di giornata la mette a segno la russa Vera Zvoraneva. Spicca, infatti, la vittoria della russa (39 anni, numero 526 del mondo in singolare) ai danni della britannica, testa di serie numero 7, Boulter (12 anni più giovane, numero 54) dopo una lotta di 3 ore e 12 minuti.
La ex finalista di Wimbledon e Us Open (2010) si è imposta col punteggio di 6-4 4-6 7-6 (3) e va ricordato che non vinceva un match a livello di tabellone principale WTA dal torneo di Miami del 2022.
Al secondo turno la russa affronterà la danese Tauson, in una vera e propria sfida tra generazioni. La giovane danese (20 anni, numero 76 WTA) ha avuto la meglio col punteggio di 6-4 6-1 sulla russa Avanesyan. Successo che vendica la sconfitta patita dalla danese al secondo turno del Roland Garros.
Nota anche l’avversaria di Lucia Bronzetti. Sarà l’ucraina Kateryna Baindl (Kozlova con il cognome da nubile). La numero 88 WTA ha avuto la meglio in rimonta sulla tennista di casa Yuan Yue (3-6 6-4 6-3).
Successo in due set anche per la testa di serie numero 4 Anna Blinkova. La russa (numero 40 WTA) regola per 6-3 7-5 la slovacca Viktoria Hruncakova (nota ai più con il cognome da nubile Kuzmova). Al secondo turno troverà la giovane ceca Linda Fruhvirtova, che finalmente interrompe la striscia di sconfitte consecutive. Erano ben nove le sconfitte consecutive della diciottenne ceca prima del match di Ningbo. Successo che è arrivato per ritiro della spagnola Masarrova ad inizio del terzo set sul punteggio di 1-6 6-2 1-0.
(Ha collaborato Jacopo Gadarco)
ATP
ATP Chengdu: Zverev ha la meglio su Dimitrov. In finale la sfida con Safiullin
Seconda finale stagionale per il tedesco che andrà a caccia del titolo numero 21 della sua carriera

[1]A. Zverev b. [3] G. Dimitrov 6-3 7-6(2)
Sarà Alexander Zverev l’avversario di Roman Safiullin nella finale del Chengdu Open, torneo ATP 250 in corso di svolgimento nel capoluogo del provincia del Sichuan. Per Zverev si tratterà della finale numero 32 a livello ATP che permetterà al tedesco di puntare al titolo numero 21 in carriera. Si tratterà della ventunesima finale su hardcourt per l’attuale numero 10 ATP, la prima da Montpellier 2022. Zverev disputerà, inoltre, la seconda finale in stagione dopo il titolo conquistato ad Amburgo lo scorso luglio.
Continua la serie di sconfitte per Dimitrov contro il tedesco. Sono, infatti, con quella di Chengdu ben 7 le sconfitte consecutive dell’attuale numero 20 al mondo. L’unica vittoria di Dimitrov risale al lontano 2014 con il bulgaro che si aggiudicò in tre set la sfida in quel di Basilea. C’è un solo precedente tra il tedesco e Safiullin. La sfida risale al Roland Garros 2021, con Zverev che si aggiudicò la sfida in tre set.
Primo set: break in apertura spiana la strada a Zverev
Il match inizia in maniera complicata per Dimitrov che cerca di rallentare i ritmi, puntando più sulla profondità che sulla potenza. Gli errori del bulgaro, tuttavia, lo portano subito a fronteggiare palle break. I due sin dall’inizio si sfidano dando vita a scambi lunghi e combattuti, soprattutto sulla diagonale di rovescio. Alla terza occasione Zverev riesce a trovare il break che spezza l’equilibrio già nel game di apertura. Il tedesco può contare su un’arma che il suo servizio. Velocità e direzione che non danno il tempo a Dimitrov di orchestrare una degna controffensiva in risposta. Zverev gioca principalmente di potenza, sebbene il dritto a volte sia un po’ impreciso, Dimitrov prova maggiormente a manovrare e non lesina qualche discesa a rete per mettere pressione al tedesco. I due continuano a lottare anche se cresce il numero degli errori. Una palla corta larga al termine di un altro scambio maratona permette a Dimitrov di trovarsi con due opportunità per il controbreak. La prima viene annullata da un recupero vincente di Zverev su una palla corta ben giocata da Dimitrov, la seconda con una gran prima. Due punti consecutivi permettono al tedesco di uscire indenne dal sesto gioco. Dimitrov fa e disfa con colpi vincenti, alternati a gratuiti, soprattutto con il dritto, che prende il ruolo del protagonista ma in negativo. Tra mille difficoltà e con la complicità del tedesco, poco cinico, Dimitrov riesce ad annullare due palle del “doppio break” a Zverev. Chiamato a servire per rimanere nel set il bulgaro va nuovamente in difficoltà. Sulla palla break una risposta angolata di rovescio di Zverev porta Dimitrov ad affondare a rete il rovescio per il 6-3 che sancisce la fine del primo set.
Secondo set: regna l’equilibrio. Zverev domina il tie-break
Anche in apertura di secondo set il dritto continua ad essere più croce che delizia nel gioco del tennista bulgaro. Colpi profondi che strappano applausi, si alternano a dritti lunghi che si traducono in palla break Zverev. A togliere le castagne dal fuoco al tennista bulgaro ci pensa il servizio. Nel gioco successivo è Dimitrov ad arrivare per ben tre volte ad un punto dal break ma anche in questo caso Zverev chiede aiuto al servizio per uscirne indenne (due prime vincenti e un ace). Rispetto al primo set, Dimitrov trova maggior supporto dal servizio che gli permette di ottenere punti senza sforzo. Zverev continua a servire prime oltre i 220 km/h, Dimitrov gestisce bene anche i momenti di maggior pressione. Combinazione di fattori che porta entrambi ad arrivare sul 5-5 senza difficoltà alcuna. Il braccio di Dimitrov chiamato per rimanere nel match, al contrario di quanto accaduto nel primo set, non trema neanche per un momento. Inevitabile quindi l’approdo al tie-break al termine di un set nel quale si è fatto leggermente preferire il bulgaro, salito di livello con il passare del tempo, rispetto al tedesco. Sui turni di servizio di Zverev gli scambi sono brevi, Dimitrov deve remare maggiormente. Al termine dell’ennesimo scambio combattuto Dimitrov sbaglia di dritto per il primo mini-break a favore di Zverev. L’inerzia del tie-break è a favore del tedesco che ottiene un secondo mini-break attaccando sul rovescio il bulgaro. Il passante di rovescio di Dimitrov non riesce ad essere incisivo e Zverev capitalizza la situazione al massimo. Al primo match point sbaglia ancora Dimitrov e chiude dopo un’ora e cinquanta minuti di gioco.