WTA: parata di stelle a Sydney con Halep, Kvitova e Radwanska; ad Hobart esordisce Camila Giorgi

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WTA: parata di stelle a Sydney con Halep, Kvitova e Radwanska; ad Hobart esordisce Camila Giorgi

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La stagione è appena iniziata e gli Australian Open sono alle porte ma i circuiti ATP e WTA propongono come antipasto alcuni storici appuntamenti, tutti in terra di Oceania. A Sydney va in scena il secondo combined consecutivo (dopo quello di Brisbane), torneo le cui radici risalgono addirittura al 1885. Le donne si esibiranno anche in Tasmania, ad Hobart.

WTA

Sydney – La città della celebre baia ospita il secondo Premier stagionale, dopo quello di Brisbane. Un torneo, quello di Sydney, dalla storia centenaria e che vanta un albo d’oro di assoluto valore. Nell’Era Open il titolo è sempre andato a una delle prime otto teste di serie eccezion fatta per due occasioni: nel 1990 vinse Natasha Zvereva, che era la n°11 del seeding, mentre dodici mesi orsono il trofeo lo alzò la bulgara Tsvetana Pironkova, proveniente addirittura dalle qualificazioni.
Sette volte, dal 1968 in poi, la testa di serie numero 1 è stata eliminata al debutto (sempre al secondo turno, in quanto beneficiaria di un bye) e in due occasioni si trattava anche della defending-champion: Martina Hingis nel 1998, quando venne battuta da Venus Williams, e Agnieszka Radwanska nel 2014, sconfitta da Bethanie Mattek-Sands. A Jennifer Capriati il triste primato di essere stata battuta al primo match in ben due occasioni consecutive (2002/03).
Sempre nell’Era Open, Evonne Goolagong e Martina Navratilova detengono il record di trofei conquistati (4) ma l’australiana ha giocato più finali di tutte (7, una in più di Lindsay Davenport che ne ha perse ben 5).

Così l’anno scorso – Non vinceva un match in un tabellone principale da sei mesi (Wimbledon 2013, dove aveva raggiunto gli ottavi), non aveva mai conquistato un titolo WTA e la settimana precedente era stata eliminata al secondo turno delle qualificazioni di Shenzhen dalla svizzera Golubic (n°196 del mondo): Tsvetana Pironkova era arrivata a Sydney un anno fa da n°107 del ranking e quindi costretta a giocare le qualificazioni. Difficile ipotizzare per lei un ruolo da protagonista in un torneo che annoverava ben sei top-ten.
Invece la bulgara ha azzeccato la settimana della vita e infilato otto successi consecutivi cedendo appena un set.
Nel main-draw, due favorite subito fuori (Jankovic e Halep, battute rispettivamente da Makarova e Keys, poi spintasi fino alle semifinali) e altre due al secondo turno (Radwanska, campionessa in carica, e Wozniacki). Sloane Stephens, testa di serie numero 8, dava forfait e favoriva l’ingresso in tabellone della lucky-looser Lepchenko che ne approfittava per eliminare Sveta Kuznetsova prima di essere battuta dalla futura vincitrice Pironkova.
Nei quarti la bulgara si imbatteva in Sara Errani, la prima delle tre Top-10 che la separavano dal titolo, e la batteva 76 63. Toccava poi alle mancine Kvitova e Kerber subire la verve di Tsvetana, che iniziava così un 2014 che l’avrebbe portata a scalare quasi 70 posizioni in classifica.

Così quest’anno – Simona Halep sembra essere ripartita da dove l’avevamo lasciata a fine stagione: pienamente padrona della terza posizione del ranking mondiale, nonostante alcuni cambiamenti nel suo angolo che pare non la influenzino minimamente.
Come altre giocatrici, la rumena ha deciso di disputare un secondo torneo in preparazione agli Australian Open (oltre a Shenzhen) dove si presenta come prima testa di serie.
La sua parte di tabellone non è particolarmente insidiosa, poiché potrebbe affrontare buone giocatrici un gradino al di sotto del suo talento: Suarez Navarro, Svitolina o Makarova, oppure tramortite da un’incostanza congenita come quella di cui è affetta la Lisicki.
La seconda testa di serie va invece a Petra Kvitova, la quale ha molto da dimostrare dopo la disfatta a Shenzhen per mano della Bacinzsky, numero 47 del mondo. La ceca ha dichiarato di voler raggiungere la prima posizione del ranking. Il suo tabellone è piuttosto agevole e le prime preoccupazioni dovrebbero arrivare in fase di quarti di finale quando potrebbe affrontare la settima testa di serie Dominika Cibulkova, la quale è in svantaggio di 2 a 4 negli scontri diretti contro la ceca.
Nella parte centrale del tabellone si fanno notare Agnieszka Radwanska, che da quest’anno si affida alle mani esperte di Martina Navratilova per dare definitivamente una svolta ad una carriera che fatica a consolidarsi dopo un 2014 deludente. Al primo turno affronterà Alizé Cornet, protagonista l’anno scorso di una buona stagione ma il cui gioco è due categorie inferiore a quello della polacca, per poi imbattersi in Muguruza o Errani. L’italiana è stata obbligata a rallentare la preparazione alla nuova stagione a causa di alcune microfratture alle costole, aspetto che si è notato in singolare ad Auckland, dove è uscita al primo turno contro Hantuchova. Al contempo però un’iniezione di fiducia le è arrivata dal titolo di doppio vinto insieme a Roberta Vinci. Anche Flavia Pennetta sarà presente a Sydney e sulla sua strada ci sono Madison Keys, al cui angolo troveremo da quest’anno Lindsay Davenport, e l’ex numero 2 del mondo Svetlana Kuznetsova, prima di incappare probabilmente in Wozniacki in quarti di finale.

ALBO D’ORO (Era Open)

1969 Margaret Court-Rosie Casals 61 62
1970 Billie-Jean King-Margaret Court 62 46 63
1971 Margaret Court-Olga Morozova 62 62
1972 Evonne Goolagong-Virginia Wade 61 76
1973 Karen Krantzcke-Evonne Goolagong 46 63 108
1974(jan) Karen Krantzcke-Evonne Goolagong 62 63
1974(dec) Evonne Goolagong-Margaret Court 63 75
1975 Evonne Goolagong-Sue Barker 62 64
1976 Kerry Reid-Dianne Fromholtz 36 63 62
1977 Evonne Goolagong-Sue Barker 62 63
1978 Dianne Fromholtz-Wendy Turnbull 62 75
1979 Hana Mandlikova-Bettina Bunge 63 36 63
1980 Wendy Turnbull-Pam Shriver 36 64 76
1981 Chris Evert-Martina Navratilova 64 26 61
1982 Martina Navratilova-Evonne Goolagong 60 36 61
1983 Jo Durie-Kathy Jordan 63 75
1984 Martina Navratilova-Ann Henricksson 61 61
1985 Martina Navratilova-Hana Mandlikova 36 61 62
1987 Zina Garrison-Pam Shriver 62 64
1988 Pam Shriver-Helena Sukova 62 63
1989 Martina Navratilova-Catarina Lindquist 62 64
1990 Natasha Zvereva-Barbara Paulus 46 61 63
1991 Jana Novotna-Arantxa Sanchez 64 62
1992 Gabriela Sabatini-Arantxa Sanchez 61 61
1993 Jennifer Capriati-Anke Huber 64 61
1994 Kimiko Date-Mary Joe Fernandez 64 62
1995 Gabriela Sabatini-Lindsay Davenport 63 64
1996 Monica Seles-Lindsay Davenport 46 76 63
1997 Martina Hingis-Jennifer Capriati 61 57 61
1998 Arantxa Sanchez-Venus Williams 61 63
1999 Lindsay Davenport-Martina Hingis 64 63
2000 Amelie Mauresmo-Lindsay Davenport 76 64
2001 Martina Hingis-Lindsay Davenport 63 46 75
2002 Martina Hingis-Megan Shaughnessy 62 63
2003 Kim Clijsters-Lindsay Davenport 64 63
2004 Justine Henin-Amelie Mauresmo 64 64
2005 Alicia Molik-Samantha Stosur 67 64 75
2006 Justine Henin-Francesca Schiavone 46 75 75
2007 Kim Clijsters-Jelena Jankovic 46 76 64
2008 Justine Henin-Svetlana Kuznetsova 46 62 64
2009 Elena Dementieva-Dinara Safina 63 26 61
2010 Elena Dementieva-Serena Williams 63 62
2011 Na Li-Kim Clijsters 76 63
2012 Victoria Azarenka-Na Li 62 16 63
2013 Agnieszka Radwanska-Dominika Cibulkova 60 60
2014 Tsvetana Pironkova-Angelique Kerber 64 64

Hobart – Ristrutturato tra il 2009 e il 2011, il Domain Tennis Centre si appresta ad ospitare la 22esima edizione del Moorilla Hobart International, ovvero il più importante evento tennistico dell’isola-stato che si trova nel sud dell’Australia.
Nei suoi 21 anni di storia, il torneo ha avuto altrettante vincitrici. Nessuna, infatti, è riuscita ad alzare il trofeo più di una volta. Numerose le giocatrici che hanno disputato due finali, una solo delle quali (Iveta Benesova) le ha perse entrambe.
Due le tenniste che hanno vinto qui e poi si sono aggiudicate anche uno o più slam: Kim Clijsters nel 2000 e Petra Kvitova nel 2009
Nel 2007, quando vinse la greca Daniilidou, delle nove teste di serie designate solo tre conclusero il torneo giocando. Ci furono subito i forfait di Kirilenko (3) e Vakulenko (7), rimpiazzate dalle lucky-loosers Shvedova e Kudryavtseva, mentre furono costrette al ritiro Zvonareva (2, in finale), Azarenka (5), Medina Garrigues (8) e Dulko (9) al primo turno.
Complessivamente, solo una volta sono andate in finale le prime due del seeding; accadde nel 1998 quando Patty Schnyder (2) sconfisse Dominique Van Roost (1). Per la testa di serie n°1 un solo titolo (se lo aggiudicò la Chakvetadze nel 2007) e tre eliminazioni al primo turno (Daniilidou nel 2004, Frazier l’anno successivo e Hsieh nel 2013).
In quattordici occasioni ha vinto il torneo una giocatrice non compresa tra le teste di serie, due delle quali provenivano dalle qualificazioni: la tedesca Mona Barthel nel 2012 e la spagnola Garbine Muguruza l’anno scorso.

Così l’anno scorso – La ventenne Garbine Muguruza arriva a Hobart da n°63 del mondo. Ha appena perso nei quarti ad Auckland da Venus Williams ed è costretta a giocare le qualificazioni, sia pur da prima favorita. L’iberica tiene fede al suo ruolo e lascia in tutto sette giochi alle tre avversarie affrontate. Il debutto nel tabellone principale è dolce; anziché Flavia Pennetta, costretta al forfait, trova infatti la giovane lucky-looser belga Mestach, che raccoglie appena due game. Il turno successivo è ancora più agevole per “Garbi”: appena cinque giochi (4-1) e un’altra belga, la Wickmayer, si ritira. Dai quarti in poi però alla spagnola non fanno più sconti e lei dimostra di meritare in pieno il primo (e finora unico) titolo in carriera lasciando sette giochi alla Flipkens (terza belga consecutiva), uno alla connazionale Cabeza Candela e quattro a Klara Zakopalova in finale. Un trionfo.
Per il resto il torneo fa registrare luci e ombre delle australiane: la sconfitta nei quarti di Sam Stosur (1) e la prima vittoria in un main-draw WTA per la 19enne Storm Sanders (doppio 62 alla Peng), poi battuta di un soffio dalla Flipkens.

Così quest’anno – La presenza italiana si fa maggiormente notare all’ Hobart International dove individuiamo Karin Knapp, la quale non dovrebbe avere grossi problemi nell’affrontare Ajla Tomljanovic, numero 63 del ranking, ma che dovrà combattere se vorrà avere la meglio al secondo turno su Casey Dellacqua, prima testa di serie e beniamina di casa, o su Lauren Davis, sempre pericolosa sul cemento. Sempre nella parte alta del tabellone individuiamo Camila Giorgi, terza testa di serie, che al primo turno si trova di fronte Storm Sanders, wild card australiana, per poi eventualmente imbattersi in Kaia Kanepi e Klara Koukalova in occasione dei quarti di finale. Nella parte bassa del tabellone c’è Roberta Vinci che si dovrà difendere dall’attacco di Cepelova, Heather Watson e Sloane Stephens, in una parte del draw dove la seconda testa di serie è andata alla kazaka Zarina Diyas, numero 32 del seeding, la quale avrà i suoi problemi contro Hantuchova, Lucic-Baroni ed Alison Riske.

ALBO D’ORO
1994 Mana Endo-Rachel McQuillan 61 67 64
1995 Leila Meshki-Fang Li 62 63
1996 Julie Halard-Mana Endo 61 62
1997 Dominique Van Roost-Marianne Werdel 63 63
1998 Patty Schnyder-Dominique Van Roost 63 62
1999 Chanda Rubin-Rita Grande 62 63
2000 Kim Clijsters-Chanda Rubin 26 62 62
2001 Rita Grande-Jennifer Hopkins 06 63 63
2002 Martina Sucha-Anabel Medina Garrigues 76 61
2003 Alicia Molik-Amy Frazier 62 46 64
2004 Amy Frazier-Shinobu Asagoe 63 63
2005 Jie Zheng-Gisela Dulko 62 60
2006 Michaella Krajicek-Iveta Benesova 62 61
2007 Anna Chakvetadze-Vasilisa Bardina 63 76
2008 Eleni Daniilidou-Vera Zvonareva wo
2009 Petra Kvitova-Iveta Benesova 75 61
2010 Alona Bondarenko-Shahar Peer 62 64
2011 Jarmila Groth-Bethanie Mattek-Sands 64 63
2012 Mona Barthel-Yanina Wickmayer 61 62
2013 Elena Vesnina-Mona Barthel 63 64
2014 Garbine Muguruza-Klara Zakopalova 64 60

L’ANGOLO DEL QUIZ

1) A Sydney, nella finale del 2013, Agnieszka Radwanska ha battuto Dominika Cibulkova con un doppio 60. Sapreste dire quante altre finali nella storia del circuito femminile sono terminate con lo stesso punteggio?
2) Arantxa Sanchez è stata la prima di sette giocatrici capaci di battere nello stesso torneo le sorelle Williams. È accaduto a Sydney nel 1998. Chi sono le altre?
Remo Borgatti e Sara Niccolini

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