Mikhail Kukushkin: "L'Italia è più forte di noi"

Interviste

Mikhail Kukushkin: “L’Italia è più forte di noi”

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Abbiamo intervistato Mikhail Kukushkin dopo la sua vittoria contro Juan Martín del Potro nei quarti di Sydney. Gli abbiamo chiesto della prossima sfida con l’Italia (6-8 marzo) e delle condizioni di gioco che troveranno gli azzurri ad Astana

Mikhail Kukushkin ha raggiunto oggi la prima semifinale dell’anno, a Sydney, battendo in un match piuttosto tirato il rientrante Juan Martín del Potro, 7-6 7-6. Alla fine della conferenza stampa siamo riusciti ad intervistarlo per chiedergli qualcosa sulla prossima sfida di Coppa Davis tra il Kazakistan, la nazione che lo ha adottato, e l’Italia.

 

 

Congratulazioni per la tua bella vittoria ma hai spaventato noi italiani per via della Coppa Davis. Vogliamo sapere qualcosa di te. So che sei russo ma hai deciso di giocare per il Kazakistan, puoi dirci qualcosa su questo?

Sì, sono nato in Russia ma nel 2008 mi sono trasferito in Kazakistan. Sono già sette anni che mi sono trasferito e penso sia stata un’ottima scelta perché ho migliorato il mio ranking e il mio gioco. La federazione kazaka mi ha aiutato molto.

Una volta hai detto che Golubev è uno dei tuoi migliori amici nel tour. È positivo avere un amico nella tua squadra?

Conosco Andrej da quando ho sette anni, è nato a pochi chilometri da me per cui abbiamo giocato tanti tornei insieme da junior. Penso che formiamo un buon team.

L’anno scorso avete affrontato in Coppa Davis i futuri campioni. Hai qualche ricordo di quella sfida con la Svizzera?

Beh, non è un buon ricordo perché abbiamo perso 3-2 e io ho perso i miei due singolari. Eravamo 2-1 dopo il doppio, ma è piuttosto difficile giocare contro il numero 3 e 4 del mondo, specie se si chiamano Federer e Wawrinka.

Ma hai conservato un buon ricordo?

Sì, abbiamo giocato fuori casa, c’era tanta gente e una bella atmosfera. Lo ricorderò per tanti anni ma quando perdi giocando per il tuo paese è molto dura da digerire.

Giocherete ad Astana, puoi parlarci delle condizioni di gioco?

Non credo sarà molto caldo, credo, di solito nevica in questo periodo. Il complesso è molto buono, i campi sono tenuti bene e la città è molto bella e moderna. Penso vi divertirete là, l’atmosfera è speciale e la gente è accogliente. È molto bello.

Come sono i tuoi rapporti con i giocatori italiani?

Beh, ho giocato molti tornei in Italia quando ero giovane, ho avuto un coach italiano sette, otto anni fa, Stefano Orso. Mi ha aiutato molto in quei due mesi in Italia, a Vicenza. Conosco gli italiani, Fognini, Bolelli, Seppi, sono dei bravi ragazzi e naturalmente sono un team molto forte, più forte di noi.

Sei allenato da tua moglie, ma non ci sono molti giocatori allenati da donne. Cosa ne pensi?

Credo sia strano per tutti, specialmente se ti allena tua moglie, ma per me è un’ottima relazione che dura da molti anni. Mia moglie mi aiuta molto, ho avuto delle ottime stagioni e sto giocando molto bene. Sono molto fiducioso.

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