Australian Open interviste, Radwanska: “Con Martina parliamo di tante cose, anche fuori dal campo”

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Australian Open interviste, Radwanska: “Con Martina parliamo di tante cose, anche fuori dal campo”

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Australian Open: A. Radwanska b. K.Nara 6-3, 6-0. L’intervista del dopo partita

 

Deve essere un buon risultato per te perché lei è nella top 40. Vincere in un’ora deve essere molto piacevole.

Sì, naturalmente. Penso che io abbia giocato veramente bene, oggi. Forse una partenza un po’ lenta ma, a parte ciò, tutto il resto è andato bene oggi. Sono molto contenta del mio gioco.

A cosa pensi sia dovuta la tua partenza lenta?

Non so. Penso ad un paio di cose. Campo differente, primo match. Ho bisogno, penso, di qualche game per giocare veramente il mio gioco.

Man mano che il match proseguiva, cosa è cambiato?

Bene, abbiamo giocato una volta a Cincinnati, tanto tempo fa. Sapevo cosa aspettarmi. Sapevo che lei è il tipo di giocatrice con la quale devi essere aggressiva per vincere i punti. Ho cercato di giocare aggressiva. Penso anche di aver servito bene. Penso che la chiave dell’incontro sia stato l’inizio del secondo set, i primi games tirati e poi sono riuscita a brekkarla due volte. Ho preso fiducia sempre di più, mi sentivo molto meglio, giocavo molto meglio ed ho finito l’incontro.

Quanta attenzione hai prestato ai risultati di ieri, con tutte quelle teste di serie eliminate?

Ho guardato tutti i match. Mi piace seguirli, controllare i punteggi. Penso che ogni Slam abbia  delle sorprese, anche il primo giorno. Naturalmente è sempre una sorpresa. Ma d’altro canto questo è il tennis, può succedere di tutto, anche alle teste di serie.

Wozniacki prima parlava di profondità e forza e che  nel tennis femminile di oggi non si vinca facilmente

Esattamente. Penso che il tennis sia veramente il gioco in cui non importa contro chi giochi il primo turno, devi giocare al 100% per vincere la partita. Non ci sono più partite facili. Penso che tante giovani ragazze stiano crescendo e devi stare attenta. Ricordo quando ho iniziato a giocare nel tour, quando i primi due turni erano facili. Ora non è più così. Ognuna gioca ad alti livelli. Ecco perché penso che il tennis femminile sia cambiato così tanto. Lo possiamo notare dai risultati di ogni altro torneo. Giocatrici differenti vincono altri tornei, anche gli Slam.

Inserendo Martina  nel tuo coaching team quest’anno, uno dei tuoi scopi è quello di vincere uno Slam. Quanto ti aiuta ascoltare la sua esperienza?

Martina ha vinto così tanti tornei, così tanti  Slam. Penso che con la sua esperienza mi possa aiutare a vincere uno Slam. Ci sono andata vicino un paio di volte. Ma non ho mai vinto sette partite di fila. Naturalmente, è l’obiettivo di tutti. Anche per me. Questo è il motivo per cui ho cercato il suo aiuto. Abbiamo lavorato per un paio di settimane. Finora sta andando abbastanza bene.

È più emozionante giocare uno Slam,  avendo modificato la tua squadra per la prima volta?

Penso di sì , soprattutto perchè ho davvero grande squadra. Sono davvero contenta di tutti
i ragazzi e pure di  Martina. Così, naturalmente, ogni partita è emozionante. Non vedo l’ora.

Traduzione di Marco Zara

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