Australian Open italiani: Schiavone ancora eliminata, Lorenzi supera Dolgopolov

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Australian Open italiani: Schiavone ancora eliminata, Lorenzi supera Dolgopolov

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Fabio Fognini esce di scena al primo turno agli Australian Open, battuto 4-6 6-2 6-3 6-4 da Alejandro Gonzalez, colombiano numero 107 del mondo alla sua terza vittoria in uno Slam.  Impresa di Lorenzi che batte Dolgopolov. Schiavone ko con la Vandeweghe, la Giorgi fa suo il match con la Pennetta

 

P. Lorenzi b. [21] A. Dolgopolov 6-4 6-3 6-2 (Da Melbourne, Angelo Lo Conte

Seconda vittoria in un torneo dello Slam per Paolo Lorenzi che dopo aver rotto il digiuno agli US Open 2014 contro il giapponse Nishioka batte in tre set Alexander Dolgopolov, numero ventitre del mondo, capace qui in Australia di spingersi fino ai quarti di finale quando, nell’edizione del 2011, perse in quattro da Andy Murray. Paolo ha giocato un match solido e costante non cencendo nenchè l’ombra di una palla break per tutto il corso del match. Dolgopolov d’altra parte è partito male e ha finito peggio, commettendo una infinità di gratuiti (40 in tutto) alcuni dei quali davvero imperdonabili.

Nel primo set si capisce subito che per Dolgo non è una grande giornata, l’ucraino si muove male e ha seri problemi con il dritto. Paolo non sfrutta una palla break nel secondo gioco, poi resta attaccato al fino al 5-4 quando trova lo spunto per portarsi 0-40 e chiudere al secondo tentativo. Ad inizio secondo set Paolo continua a giocare bene, spingendo con il dritto e tentando anche qualche sortita a rete. Dall’altra parte, Dolgo non smette di litigare con il dritto in una escalation di errori che raggiunge il suo apice nell’ottavo gioco del secondo set quando manda in rete due smash consecutivi prima di subire una chiamata dubbia che gli fa perdere il servizio mandandolo su tutte le furie. L’ucraino si appoggia alla rete chiedendo all’arbitro se sia uno scherzo. Paolo, nel frattempo, non si scompone; va al servizio e chiude con due aces consegutivi. Due set a zero. All’inizio del terzo Dolgo è molto spazientito, non controlla la riposta e consente punti facili al nostro Lorenzi che continua a non sbagliare nulla. Nel quinto gioco Dolgo giudica male un passante che pizzica la riga: palla break. Trasformata grazie ad un errore di dritto dell’ucraino. Paolo tiene e nel settimo gioco si procura altre tre palle break che profumano di match point. La terza è quella giusta e sul 5-2 è tutto finito. Lorenzi approda al secondo turno dove troverà il vincente tra Querrey e Pospisil. Nella conferenza stampa post partita Dolgopolov ha confermato le impressioni riguardo alle precarie condizioni fisiche del suo ginocchio ma facendo comunque i complimenti a Lorenzi per l’ottima vittoria. Paolo, d’altra parte, si è detto felicissimo e pronto ad affrontare ad armi pari il suo prossimo avversario. Dopo quanto visto oggi, il terzo turno non è utopia.

 

 

Lorenzi: “Non so se ho più chance io di arrivare al terzo turno o la Fiorentina di chiudere terza in campionato”

 

 

 

C.Vandeweghe b. F. Schiavone 6-2 6-2 (Da Melbourne, Giulio Gasparin)

Non c’è stato nulla da fare per la campionessa del Roland Garros 2010, che ha subito il gioco potente dell’americana Coco Vandeweghe, numero 37 delle classifiche mondiali, senza trovare modo di constrastarlo.

Nonostante l’unico precedente sul veloce indoor fosse andato a favore dell’azzurra, a distanza di 5 anni da quella vittoria in Fed Cup, Francesca Schiavone ha subito una sonora sconfitta in appena poco più di un’ora. Il match si è deciso al termine dei primi quattro giochi, gli unici ad esser stati combattuti, ma che non hanno visto nessun break.

Sul 3-2 a favore dell’americana, la Schiavone ha commesso un brutto errore con il rovescio che ha sancito il primo break dell’incontro, a cui sono poi seguiti 8 punti consecutivi da parte della Vandeweghe per chiudere il set. In maniera emblematica, l’ultimo punto è stato un doppio fallo dell’azzurra.

Supportata da un folto numero di italiani a bordo campo e diversi simpatizzanti locali, la numero 6 d’Italia ha provato a cambiare strategia nel secondo set, dopo aver perso nel braccio di ferro da fondo campo nel primo set. Ha tentato quindi di aumentare il numero di palle tagliate, ma ormai la nipote di miss America 1952 aveva preso le misure e ha continuato a imprimere il suo altissimo ritmo sia di dritto che di rovescio.

Il primo gioco è stato l’unico in cui la Schiavone è arrivata ad avere una palla break nel secondo set, ma la Vandeweghe l’ha annullata con l’ennesimo ace. Da lì in avanti è stato tutto facile per l’americana, che continuando a costringere l’azzurra un metro e mezzo fuori dal campo, ha avuto vita facile a chiudere gli scambi ed infine a trovare l’ennesimo break per chiudere il match con un doppio 6-2.

Al prossimo turno l’americana darà vita ad una sfida tra grandi servitrici con Sam Stosur. Per la Schiavone è la nona uscita di scena al primo turno negli ultimi 10 slam.

A.Gonzalez b. [16] F.Fognini 4-6 6-2 6-3 6-4  (da Melbourne, Luca Baldissera)

Sembrava davvero che stesse andando tutto bene per la testa di serie n°16 Fabio Fognini, opposto al colombiano numero 107 ATP Alejandro Gonzalez. In una seconda giornata di Australian Open caratterizzata da cielo velato, temperatura non troppo elevata, e un venticello gradevole per gli spettatori (ma fastidioso per i giocatori), il numero uno italiano ha incamerato senza problemi il primo set per 6-4, con un break. Gonzalez giocava regolare ma poco incisivo, Fognini era ben centrato e tranquillo, eppure, praticamente dal nulla, complice forse l’intensificarsi del vento, Fabio ha cominciato a perdere riferimenti e ritmo, ha inanellato errori a ripetizione, e si è fatto strappare per 3 volte il servizio (6 doppi falli solo nel secondo parziale). Il colombiano, senza aver fatto niente per meritarselo, ha così pareggiato il conto dei set chiudendo il secondo per 6-2. Nel terzo, fin da subito, Fognini è partito steccando un paio di palle facili, ha continuato ad alternare vincenti ed errori, ha subito il break sul 2 a 1, e senza opporre particolare resistenza ha ceduto anche il terzo set per 6-3.
A questo punto, sotto due set a uno contro un avversario che certamente sbagliava pochissimo, ma si limitava al palleggio di contenimento e regolarità, ci si sarebbe aspettata una reazione decisa da parte di Fabio, magari anche un momento di sfogo nervoso, ma l’italiano si è limitato a lasciar cadere più che lanciare la racchetta un paio di volte, parlottando tra sè e sè. Invece, nel catino di uno show court 2 sempre più pieno di spettatori, che dopo aver sostenuto equamente i giocatori hanno decisamente cominciato a sostenere Fognini a suon di “C’mon Fabio!”, l’azzurro ha continuato a giocare in modo spezzettato, e con due errori gratuiti consecutivi sul 2 pari ha subito il quinto break della partita, che si è poi rivelato decisivo. Gonzalez ha continuato con il suo tennis lineare e percentuale, Fabio ha messo a segno qualche bel vincente ma tantissimi errori, alcuni dei quali tanto assurdi da sembrare commessi apposta o per svogliatezza (doppi falli, palle fuori di metri), ha annullato un primo match point sul 3 a 5, ma ne ha fronteggiati altri due nel game successivo, sotto 4-5 e servizio, il secondo dei quali è stato fatale. Una statistica sarà sufficiente per spiegare il tracollo di Fognini dopo il buon primo parziale: per lui, 41 vincenti – normale in quattro set – e 77 gratuiti – un’enormità. E un gran peccato.

stats fognini gonzalez

In aggiornamento

Risultati:

A.Gonzalez b. [16] F.Fognini 4-6 6-2 6-3 6-4

C. Giorgi b. [12] F. Pennetta 4-6 6-2 6-3

C. Vandeweghe b. F. Schiavone 6-2 6-2

P. Lorenzi b. [21] A. Dolgopolov 6-4 6-3 6-2

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