Sara Errani afferma in un’intervista rilasciata al Tempo “Le Olimpiadi a Rio? Peccato che non si giochi sulla terra battuta, che giocando in Brasile credevo fosse quasi scontata come superficie. Ma ormai purtroppo i campi in «rosso» si stanno estinguendo”

Un infortunio alle costole che l’ha costretta ad una quasi totale assenza di preparazione atletica, poi la vittoria a Rio.
Con la conquista dell’ottavo titolo WTA Sara Errani ha preso una gran dose di fiducia e ce lo racconta in un’intervista pubblicata ieri sul quotidiano “Il Tempo” «Mi sento bene. Sono sempre stata dell’idea che nel tennis un giorno puoi sentirti in grande forma e quello successivo avere pessime sensazioni. Personalmente cerco di essere preparata mentalmente a ogni tipo di evenienza. La cosa importante è allenarsi bene evitando qualsiasi tipo di infortunio. Ho iniziato il 2015 consapevole di non aver potuto svolgere la preparazione nella maniera opportuna. I primi tornei dell’anno li ho utilizzati per allenarmi e migliorare la condizione fisica deficitaria. Finalmente inizio a sentirmi in forma. A Rio ho sofferto tanto e sono orgogliosa di essere riuscita a vincere un torneo in una settimana così. Trionfare in un evento Wta è sempre pazzesco e speciale».
E il Brasile sarà proprio il paese che ospiterà le prossime Olimpiadi del 2016 «È un bellissimo sogno, ma in effetti è un po’ presto per parlarne e ci sono ancora tanti mesi di tennis da qui a Rio 2016. Peccato che non si giochi sulla terra battuta, che giocando in Brasile credevo fosse quasi scontata come superficie. Ma ormai purtroppo i campi in «rosso» si stanno estinguendo…»
Doveroso è anche parlare del clamoroso flop dell’Italia in Fed Cup, Italia che ora dovrà giocare i play-off per restare nella Serie A della coppa. «La Francia ha meritato la vittoria: Mladenovic e Garcia hanno giocato singolari e doppio in maniera fantastica, per cui la sconfitta può starci”.
Ci racconta anche un po’ più di lei, una ragazza che non ama troppo la luce dei riflettori e l’essere al centro dell’attenzione, che ascolta tanta musica e che quando è in giro per i tornei si lancia nello shopping.
Il 2015? «Non mi piace pormi obiettivi di ranking. L’importante è cercare di allenarmi bene e fare del mio meglio. A fine anno tireremo le somme”.