ATP Indian Wells interviste, Nadal: “Non capisco perché continuino a produrre delle palline pessime”

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ATP Indian Wells interviste, Nadal: “Non capisco perché continuino a produrre delle palline pessime”

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ATP Indian Wells: Nadal b. Young 6-4 6-2. L’intervista del dopo partita a Rafael Nadal

Hai parlato delle condizioni di gioco. Cosa ti ha influenzato sul campo?

Le condizioni cambiano molto durante il giorno, e soprattutto di notte c’è molta differenza. È stato il mio primo match diurno e le palle erano molto più deboli. Con queste palle le condizioni cambiano tantissimo dal giorno alla notte. Non hai feeling, di giorno sembra di colpire una pietra. Ho visto molti giocatori sbagliare di uno, due metri, non è buono per il nostro sport.  Ma questo è quello che abbiamo oggi, queste palline. Credo che l’ATP e i fans meritino palle migliori per uno spettacolo migliore. Ma sto giocando bene, mi alleno molto bene ogni giorno. Ho giocato un buon match l’altra sera, oggi ho sbagliato di più ma ho avuto un buon feeling sul mio gioco. Sono fiducioso di giocare molto meglio rispetto a un mese e mezzo fa. Mi sento più vicino a come voglio essere ed è una bella vittoria per me, un’altra bella vittoria. Ho vinto sei match consecutivi, un buon numero. Sono in fiducia e spero di giocare un buon match domani.

Considerando che l’anno scorso hai perso al terzo turno, ti solleva il fatto di essere andato oltre quest’anno?

Non possiamo pensare a cos’è successo l’anno scorso in ogni round e in ogni torneo. Ogni anno è diverso. Questo è un torneo che in passato è stato molto positivo per me. Ho giocato buoni tornei qui, con ottimi risultati, spesso sono andato avanti. Mi piace giocare qui. Mi piacciono i giocatori, l’organizzazione, i fans, mi sento a mio agio. Sono felice di essere al quarto turno. Domani ho un match duro contro Simon, è un giocatore difficile, ha iniziato bene la stagione. Ti dà più ritmo di Young. Donald Young è stato molto aggressivo oggi con strani errori, tanti vincenti, non è stato facile gestire il match. Ho trovato le soluzioni giuste, anche se ho sbagliato un po’ troppo sul mio servizio. Ma con un’attitudine positiva nei game seguenti ho fatto anch’io dei break.

Preferisci le condizioni più secche che ci sono qui? Puoi fare un confronto con Melbourne in termini di fatica, crampi?

Ovviamente il clima secco anche se caldo è migliore per i giocatori. Le condizioni estreme non sono ideali per fare sport professionale. A Rio è stata molto dura quest’anno. L’anno scorso andò meglio, difficile ma non così difficile come quest’anno, così umido. Qua fa un po’ più caldo degli altri anni ma di notte è più freddo e credo sia difficile trovare condizioni migliori di queste.

Gilles non batte uno tra te, Djokovic o Federer dal 2008. Pensi sia più pericoloso di cinque o sei anni fa?

Ha battuto Murray, no? Ha avuto un buon inizio di stagione, con buoni risultati indoor. A Marsiglia ha vinto in finale contro Monfils. Sta giocando bene, ha avuto qualche infortunio un paio di stagioni fa, al collo, e giocare così è dura ma ora sta bene ed è un giocatore pericoloso.

Il problema delle palline non è nuovo. C’è qualcosa che i giocatori possono fare o devono solo accettarlo e continuare?

Pensi che i giocatori abbiano detto quello che dovevano dire. Non capisco, perché la marca che fornisce le palline ha detto che sono nuove ma sono ancora pessime e non capisco perché. Perché se è una nuova marca che fa le palle puoi capire se non sono buone, ma qui la stessa fabbrica cinque anni fa aveva delle ottime palline. È difficile capire perché oggi non riescano a farle così.

Alcune sere fa sei uscito dal campo di allenamento e c’erano centinaia di persone ad aspettarti. Mi chiedo, quando hai capito che per te questa è la normalità? E ancora, quando firmi autografi è difficile decidere quando smettere, perché sai che per quanto tempo ci dedicherai ci sarà sempre gente che rimarrà senza la tua firma. Parlami di questo.

Quando posso cerco sempre di firmarne più che posso. Ricordo il giorno prima di iniziare il torneo, mi sono allenato dalle 6:00 alle 8:15 e poi sono rimasto 20 minuti a firmare autografi. So che è impossibile soddisfare tutti ma cerco di fare del mio meglio, specialmente per i bambini, perché per loro una foto o un autografo sono molto più importanti. Per me non sarà mai normale sentire la gente che grida il mio nome. Ma devo solo accettarlo e cercare di godermelo più che posso, ringraziando tutti per l’amore e il supporto che mi danno. È una cosa speciale, non tutti possono vivere una situazione così, apprezzo sempre molto il supporto e l’energia positiva che mi dà la gente. Mi aiuta molto nei momenti difficili. Io cerco di rimanere normale, sapendo che tra qualche anno cambierà e dovrò cercare di essere il più normale possibile per il resto della mia vita.

Sei un fan del Real Madrid, fra quattro giorni c’è El Clasico fra Real e Barcellona, cosa ti aspetti dalla partita?

È sempre un match importante, specialmente ora che c’è un solo punto di differenza. È vero che il Barcellona sta vivendo un bel momento ma il Real Madrid è una grande squadra. Penso che arriveranno alla partita con un po’ meno pressione, perché gli ultimi risultati non sono stati fantastici. Ma vediamo. Il Barcellona è favorito, ha grandi giocatori, gioca in casa. Ma come tifoso del Real sono fiducioso che la mia squadra giocherà un gran match e avrà la possibilità di vincere e tornare in testa alla classifica.

Com’è stato giocare oggi, un mancino contro un altro mancino?

È un po’ strano, perchè non ci sono mai punti uguali. Un punto sbagliava e un altro faceva un gran vincente. Poi ha fatto serve and volley e poi giocava più lento, non era un match molto logico. Ma ho fatto quel che dovevo per vincere. Sono felice di aver vinto in due set. Devo servire meglio domani, come ho fatto il primo giorno. Vediamo.

 

Traduzione di Paolo Valente

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