Gli Australian Open del prossimo gennaio rappresenteranno l’ultima fatica di Hewitt. Ma “Rusty” ha ancora soddisfazioni da togliersi

L’edizione 2016 degli Australian Open vivrà l’emozione dell’abbandono di uno dei 7 vincitori di slam che girano per il circuito. Hewitt ha infatti comunicato di voler appendere la racchetta al chiodo soltanto dopo aver raggiunto la ventesima partecipazione consecutiva a Melbourne. Ma non è l’ultimo obiettivo del vincitore di Wimbledon 2002. A 34 anni il guerriero di Adelaide insegueun prestigioso record della carriera.

Hewitt si trova fermo, infatti, a 98 vittorie sulla terra rossa, raccolte nel corso di questi anni.
Vincendo altre due partite su questa superficie raggiungerebbe uno speciale traguardo: diventare il settimo
giocatore di sempre, nell’ era open, ad aver conquistato almeno 100 vittorie su tutte e tre le principali superfici del circuito (terra rossa, erba e cemento).

Purtroppo la sconfitta rimediata al primo turno del torneo di Houston, sulla terra americana, dopo una maratona di 2 ore e 35 minuti contro il giapponese Go Soeda (4-6 7-6 6-3), costringerà presumibilmente Rusty a rivedere la propria programmazione, che in origine prevedeva di saltare i tornei europei sul rosso per preparare in anticipo la stagione sull’erba.

Troppo importante centrare questo record che lo vedrebbe affiancare campioni del calibro di Boris Becker, John McEnroe, Jimmy Connors, Stan Smith, John Alexander e Roger Federer. Tutti a tifare Rusty allora, per quello che potrebbe rappresentare l’ultimo, immenso regalo a tutti gli appassionati di tennis, da parte di un campione vero.

Francesco Foschini