La Federation Cup, la sorella brutta della Coppa Davis

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La Federation Cup, la sorella brutta della Coppa Davis

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Con l’assenza di Venus Williams le possibilità di una vittoria italiana a Brindisi aumentano

C’è da chiedersi fino a quando la Federazione Internazionale del tennis consentirà alla Federazione Usa di giocare con la Federation Cup che nel 1963 era stata inventata dagli americani per dare una sorella alla vecchia Coppa Davis.

Purtroppo la nuova competizione non ha avuto lo stesso successo della “primogenita”, ed è un po’ quello che accadeva nelle famiglie del secolo scorso in perenne attesa del figlio maschio.

È inutile che io faccia la storia di una gara che non ha mai raggiunto la popolarità della Davis. Mi rendo conto che un discorso del genere non dovrebbe essere fatto da chi ha tratto i maggiori vantaggi da una duplicazione della quale nessuno sentiva la necessità.

Gli americani hanno cercato di nasconderla e non ha mai avuto una sede importante. Quello che avrei scommesso una settimana fa, e cioè che le sorelle Willams, che due anni fa erano venute a Milano per giocare una esibizione, questa volta sarebbero rimaste a casa, si è avverato a metà poiché alla fine Venus ha confermato che non ci sarà a Brindisi.

Venus, infortunata, ha confermato che non ci sarà ed è stata sostituita da Lauren Davis, n. 57 del mondo. Invece Serena ci sarà. Certo, con entrambe le sorelle Williams il tie per le italiane sarebbe stato forse quasi una mission impossible ma ora le possibilità di una vittoria italiana aumentano.

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