ATP Montecarlo interviste, Nadal: "È come partire da zero, per arrivare a cento manca tanto"

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ATP Montecarlo interviste, Nadal: “È come partire da zero, per arrivare a cento manca tanto”

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ATP Montecarlo, terzo turno: R. Nadal b. J. Isner 7-6(6) 4-6 6-3. L’intervista del dopo partita a Rafael Nadal

Ieri avevi detto che era stata la vittoria migliore dell’anno. Questa è migliore?
No, non è migliore. È una vittoria importante per me. A Rio avevo perso in tre set. Avevo perso in tre set a Indian Wells e ho perso in tre set anche a Miami. Quindi è stato importante interrompere questa striscia di tre sconfitte consecutive al terzo set. Dopo aver giocato nel modo in cui ho fatto, ho perso il secondo set dopo essere stato avanti 0-40 per andare sul 5-3, poi ho perso per 6-4 ed è stato un po’ doloroso. Ma è stato molto importante il modo in cui ho giocato nel terzo set. La mia mentalità è stata molto positiva. Il gioco, il livello del tennis, era un po’ migliorato nel terzo set rispetto ai primi due. Questo è molto importante. Sono molto felice di essere ai quarti di finale. È un risultato molto importante per  me.

Sei soddisfatto di qualcosa in particolare del tuo gioco dopo questo match?
È molto difficile giocare contro John. Giochi tutto il tempo sotto pressione. È difficile analizzare tutte le cose. In generale all’inizio avevo giocato un po’ troppo dietro la linea di fondo campo. Lui aveva avuto l’opportunità di cercare i vincenti troppe volte e questo non è accaduto nel terzo set. Nel terzo set stavo un po’ più vicino alla linea di fondo campo, avevo più controllo del punto con il diritto. Questo è il fattore più importante per il mio gioco su qualsiasi superficie, soprattutto qui sulla terra. Ho avuto un miglioramento durante il match e questo è positivo. Ma in generale, come ho detto prima, sono molto soddisfatto della reazione nel terzo set in cui ho giocato al livello giusto.

Giocare sulla riga di fondo campo ti resta difficile perché preferisci stare più dietro o dipende dal livello di fiducia?
No. Preferisco stare dentro al campo. Preferisco stare più vicino alla linea di fondo campo. Alcune volte quando non hai quella fiducia o quando non te la senti è più difficile. In fin dei conti è un problema di sensazioni, un problema di fiducia. Quando sono in grado di farlo è perché sto facendo le cose giuste. Nel terzo set, come ho detto, ho giocato nella giusta posizione. Ho avuto più opportunità di attaccare con il diritto lungo linea o di cambiare la direzione con il diritto. All’inizio sentivo di stare troppe volte in una posizione difensiva. Era difficile cambiare la palla giusta contro il suo diritto. So che è molto importante quando affronto John, so che se colpisce con il diritto dalla parte del rovescio è quasi inarrestabile. Tira troppo forte. Se riesco ad aprirmi il campo da quella parte, il punto è un po’ più neutralizzato. È il modo giusto di affrontare John quando stai giocando il punto. Sono riuscito a farlo nel terzo set, perché stavo più vicino alla riga di fondo campo.

Il miglioramento nei punti chiave c’è stato perché prima forse pensavi troppo e ora invece giochi soltanto?
È un qualcosa che non è ancora corretto al 100%. Hai bisogno di tempo, hai bisogno di match. Devi confermarlo tutte le volte. È vero che negli ultimi due match sono riuscito a farlo meglio rispetto ai match precedenti, ai tornei precedenti. È una cosa importante per me. Come ho detto prima, quando sono arrivato qui, non sono il favorito per nulla. Non sto iniziando da zero, ma è un po’ come se stessi iniziando da zero. Ogni momento è importante per me. Parlando della mentalità, la cosa importante è avere la sensazione di stare migliorando. Ogni volta mi sento un po’ più forte. Non andrà da 0 a 100, ma passo dopo passo. Questo è ciò che sto cercando di fare, essere positivo, provare a guardare il bicchiere mezzo pieno. Come ho detto prima, ogni match è importante per me, è importante per la mia fiducia. Oggi il fatto importante è che ho giocato il set decisivo con la giusta determinazione, al livello giusto. È un buon miglioramento per me.

Hai appena detto di essere soddisfatto. Se ti chiedessi di darti un voto oggi da 1 a 10, che cosa sceglieresti?
Non risponderò mai a questo genere di domande perché non so la risposta. Da 1 a 10, non lo so. Se lo confrontiamo con cosa? Per dire da 1 a 10 dobbiamo confrontarlo con un altro anno, dobbiamo confrontarlo con un altro momento della mia carriera. Non voglio fare paragoni con altri momenti della mia carriera. È una sfida per me trovare di nuovo le sensazioni positive, la fiducia, la sensazione di sentirmi di nuovo forte. I match come quello di oggi, come il terzo set di oggi, aiutano a migliorare, aiutano ad arrivare dove voglio essere. Non ci sono numeri. C’è un giorno alla volta. Ci sono sensazioni. Nel terzo set c’era una buona sensazione. Proviamo a giocare un altro incontro competitivo domani contro un avversario molto tosto. Forse sarà David, visto che sta vincendo. Giocare contro David è sempre una grande sfida. È difficile da affrontare anche quando giochi il tuo miglior tennis. Domani non sarà un’eccezione. Per come mi sono sentito oggi, penso che sarà un test molto buono. È uno dei giocatori che ha vinto più match quest’anno, quindi è in fiducia. Sta giocando bene. È uno dei migliori giocatori del mondo. È una bella sfida per me. Sono entusiasta di giocare quel match domani.

Traduzione a cura di Chiara Nardi

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