Continua il caldissimo momento di Guillermo Garcia-Lopez, che cavalca il trionfo sul rosso di Bucharest e si issa nei quarti di finale in Portogallo: l’iberico super in tre set Kevin Anderson, fresco di semifinale a Houston a inizio mese. Garcia-Lopez nel primo set è devastante con il dritto, che utilizza per creare ampie geometrie e muovere Anderson in ogni direzione: a questo aggiunge il solito rovescio più che dignitoso, e nel quinto gioco rimonta da 40-15 sul servizio dell’avversario, prima di premere da fondo e costringerlo all’errore, ottenendo il break decisivo ai fini del 6-4 d’avvio. Evidente la superiorità da fondo dello spagnolo, che però a metà del secondo set si incarta, mentre Anderson finalmente rispolvera un prodigioso rovescio diagonale con cui morde già in risposta e allunga sul 4-1. Il sudafricano è inquieto, riesce a chiudere il parziale ma non senza patemi: quattro le palle break cancellate, tutte con azioni d’attacco (splendida la volèe di rovescio con cui annulla la prima, che va a marchiare gli ultimi centimetri di campo), e ben cinque doppi falli a complicarsi la vita: il dramma si consumerà nel set finale, dove Anderson spreca una chance di prendere le distanze, impattando malissimo una risposta di dritto che va larga di metri, prima di abbandonare la contesa e cedere quattro giochi consecutivi. Ad attendere Garcia-Lopez c’è Borna Coric, che ha vinto un incontro dall’andamento simile contro la sorprendente wildcard locale Rui Machado, assentandosi nel finale di secondo set per poi imporsi con veemenza nel terzo.

Termina con il brivido la rincorsa al terzo titolo all’Estoril per Albert Montanes: lo spagnolo si imbatte in un Gilles Muller non ispiratissimo ma senz’altro più concreto di lui, che ribalta una situazione apparentemente compromessa e passa ai quarti di finale. Montanes resta a pedalare da fondo per la maggior parte dell’incontro, approfittando dell’unica sbavatura di Muller nel primo set per ottenere il break e siglare il vantaggio momentaneo. Muller gioca benissimo a rete, seguendo le poderose prime e spesso anche le seconde, che preferisce giocare quasi sempre esterne, limitando al massimo gli scambi lunghi nei quali è in difficoltà: Montanes non punge, e cede il servizio con due orrendi gratuiti di dritto, costringendosi a ricorrere al terzo set, dove le emozioni si sprecano. Muller scappa fino a servire per il match, dove soffre di braccino acuto per permettere all’avversario di aggrapparsi al tiebreak: qui però è Montanes a sfiorare il traguardo, quando con un violento passante di rovescio trova lo spiraglio per ottenere due matchpoint consecutivi. Muller è bravissimo ad annullare il primo con una volèe felina, poi il dramma iberico, con Montanes che firma il quinto doppio fallo del match per cambiare campo sul 6-6: un terzo matchpoint viene annullato nuovamente da un’azione a rete del lussemburghese, che poi prima spara due formidabili dritti a uscire per il vantaggio, poi regge la battaglia di bordate da fondo e costringe Montanes a fiondare lungo un dritto in equilibrio, guadagnandosi con merito il passaggio del turno. Ai quarti se la vedrà con Pablo Carreno-Busta, che ha agevolmente superato in due set il lucky loser Vega Hernandez, subentrato a Tommy Robredo che aveva dato forfait.