Borna Coric, maturità e talento al servizio della vittoria

Rubriche

Borna Coric, maturità e talento al servizio della vittoria

A Parigi accede al terzo turno e, comunque vada contro Jack Sock, Borna Coric, a soli 18 anni, avanza a grandi passi verso l’eccellenza del tennis

Pubblicato

il

 

DA PARIGI – Chi l’avrebbe mai immaginato che, l’altra sera, quando, con un gruppo di colleghi, abbiamo deciso di andare a cena in una brasserie di Parigi, avremmo avuto l’onore di cenare accanto a… Borna Coric. Certo, può capitare di incontrare i giocatori nei locali parigini durante il torneo. Ma trovarselo al tavolo accanto quando avevo appena deciso di scrivere un articolo su di lui è stata per lo meno una coincidenza carina. Comunque… è arrivato al ristorante tra le 22.30 e le 23 e non sorprende… perché il croato ha terminato molto tardi il match maratona vinto contro Tommy Robredo. L’impresa è estremamente rivelante non solo perché il ragazzo approda al terzo turno dello slam parigino a soli 18 anni ma, soprattutto, perché è riuscito a superare al 5° set un maratoneta e un asso della vittoria alla distanza come Robredo, lui che, nel 2013, proprio qui al Roland Garros, stabilisce il record di essere l’unico tennista nell’era Open ad aver vinto 3 match di fila in uno slam dopo essere stato in svantaggio di 2 set a 0.

Ma il ragazzo di Zagabria, classe 1996 e attuale n. 46 del mondo, ha dimostrato più volte di possedere la tempra del vero “gladiatore”, con una grinta, forza e combattività fuori dal comune per un ragazzo così giovane ma, comunque, già estremamente consapevole di come gestire un incontro e la vita di atlet.a Ricordo che, la scorsa estate, quando, per la prima volta, lo vidi giocare a Umago, rimasi impressionata dalla potenza, la concentrazione e il coraggio espressi in campo, così come dalla sicurezza di sé e la maturità dimostrate nelle sue risposte in conferenza stampa. Avevo l’impressione di ascoltare un trentenne piuttosto che un diciassettenne!

È trascorso quasi un anno e di strada Borna ne ha fatta davvero tanta. Prima di mettersi in luce nel 2014, il ragazzino di Zagabria ha vinto lo US Open junior a soli 16 anni battendo in finale l’australiano Thanasi Kokkinakis. L’anno seguente vince il suo primo match Atp sconfiggendo Edouard Roger-Vasselin all’Open di Umag per poi approdare fino ai quarti in cui cade per mano di Fabio Fognini in un match lottato fino all’ultimo respiro conclusosi 5-7 7-6 6-3 con Coric che lotta disperatamente contro i crampi. Insomma, stava per nascere una nuova stellina nel firmamento del tennis. Il 2014 continua all’insegna del progresso per Coric poiché, nel torneo di Basilea, non solo sconfigge Ernests Gulbis ma si concede nei quarti – udite udite – lo scalpo di un certo… Rafa Nadal con lo score di 6-2 7-6. Perde poi da David Goffin ma lo splendido exploit al torneo svizzero gli permette di entrare nei primi 100 giocatori del mondo (n. 93). E non è un fuoco di paglia. Borna non si accontenta e, all’inizio del 2015, fa ancora parlare di sé grazie ad un altro scalpo illustre. A Dubai, infatti, sorprende lo scozzese Andy Murray, regalandosi il secondo top 5 nell’arco di pochi mesi a soli 18 anni. Viene poi fermato in semifinale da Roger Federer. A Indian Wells e Miami entra nel main draw. Al Roland Garros arriva davvero preparato, superando al primo turno Sam Querrey in 4 set e Tommy Robredo con lo score di 7-5 3-6 6-2 4-6 6-4. Poi, se dovesse vincere contro Jack “calzino”Sock, affronterebbe Rafa Nadal. Certo, l’impresa è ardua, non solo perché Borna deve fare i conti oggi con un giocatore in continua ascesa come Sock ma perché superare Rafa al Roland Garros e sullo Chatrier costituirebbe quasi una mission impossible.

Ma, lo sappiamo, nel tennis mai dire mai. In ogni caso, comunque vadano le cose, il croato ha suscitato l’ammirazione del n. 1 del mondo Novak Djokovic che, dopo aver battuto Gilles Muller,  commentando in conferenza stampa le nuove promesse del circuito, spende parole di grande elogio nei confronti del tennista croato: “Mi piace Coric e il suo modo di affrontare i match.  Possiede una mentalità già molto matura per avere solo 18 anni, mi sono allenato con lui spesso negli ultimi mesi e mi ricorda un po’ me quando avevo la sua età. È un grande combattente, molto solido da fondocampo, in entrambi i lati; sta migliorando il servizio e ora sta lavorando con Thomas Johansson, vincitore slam che, ovviamente, lo può aiutare con la sua esperienza. Insieme abbiamo parlato molto e, come ho detto, possiede una grande professionalità e maturità non solo nell’affrontare le partite ma la vita dell’atleta in generale, cosa notevole e non comune per essere così giovane. Gli auguro tutto il meglio e sono certo che migliorerà ancora fino a diventare un ottimo giocatore“. Borna ovviamente si è dichiarato onorato dalle parole del campione serbo e ha confermato qunato sia importante per lui raggiungere l’eccellenza, anche a costo di grandi sacrifici: “Se voglio diventare n. 1 so che devo fare grandi sacrifici. Per esempio, ora vorrei mangiare un tiramisù, ma non posso; oppure vorrei uscire con gli amici, ma non posso. Ma è normale, ci sono abituato, il 90% della mia vita finora è stata così“. Giovanissimo ma con le idee chiare Borna Coric. Chapeau.

Continua a leggere
Commenti
Advertisement

⚠️ Warning, la newsletter di Ubitennis

Iscriviti a WARNING ⚠️

La nostra newsletter, divertente, arriva ogni venerdì ed è scritta con tanta competenza ed ironia. Privacy Policy.

 

Advertisement
Advertisement
Advertisement