Promuovere un libro, di questi tempi, è cosa difficile. Se poi è sul tennis, con l’audience che inevitabilmente si restringe anche se ti chiami Boris Becker, è ancora più difficile. Ecco perché uno dei due allenatori di Novak Djokovic, Boris Becker per l’appunto, da qualche settimana a questa parte non trova di meglio da fare che cercare i titoli dei giornali specialistici nella speranza che, fra le righe di qualche sua dichiarazione strampalata o tuttalpiù già sentita, qualcuno comprenda che c’è un libro del campione tedesco in uscita.
“Penso che il tennis sia in ottimo stato, con la popolarità in crescita da almeno dieci anni. Ma la domanda non va elusa: cosa succederà a questo sport quando Roger Federer deciderà di ritirarsi o se Nadal non tornerà in forma come prima? Il tennis non può essere retto solo da Djokovic e Murray. Ci sono un gruppo di australiani, Nick Kyrgios e Thanasi Kokkinakis, che hanno personalità e si lasciano guardare con interesse, ma c’è un gap molto grande fra questi e i campioni“.
Così parlo l’ex campione di Wimbledon.