La finale maschile di Wimbledon: quando i numeri fanno la Storia del tennis

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La finale maschile di Wimbledon: quando i numeri fanno la Storia del tennis

La finale maschile di Wimbledon tra Djokovic e Federer dell’edizione 2015 scriverà un’altra pagina della Storia del torneo più prestigioso del mondo e di conseguenza del nostro stesso sport. Andiamo a rivedere i numeri e le statistiche dei più grandi campioni sui prati londinese

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Analisi men's

Dal 1968, primo anno dell’era Open, nel torneo di Wimbledon sono state disputate 47 finali. Come in ogni torneo dello Slam, si svolge al meglio dei 5 sets: in 20 casi, colui che ha alzato il trofeo non ha concesso parziali al proprio avversario (42,55% del totale), in 12 occasioni ha perso un set (25,53%) e in 15 casi si è dovuti ricorrere al set decisivo (31,92%).

Nelle 12 finali decise al quarto, per 6 volte il giocatore sconfitto ha vinto il primo parziale (50%), in due occasioni il secondo (16,67%) e in quattro casi il terzo (33,33%).

L’atto finale più lungo disputato, in termini di giochi, risulta essere quella del 2009, che ha visto il sesto trionfo di Roger Federer sui sacri prati, contro Andy Roddick (5-7 7-6 7-6 6-3 16-14), con 75 games. Quella più breve nel 1984, con John McEnroe, nella sua annata migliore di sempre, abile a lasciare solo quattro giochi a Jimmy Connors (6-1 6-1 6-2).

Correlazione Slam M

I vari vincitori del torneo di Wimbledon hanno poi portato a casa, nella stessa stagione, almeno uno dei restanti tre Slam e/o il Master/ATP Finals in 26 casi su 47 (55,32%). I tennisti che hanno sommato per più anni almeno uno di questi tornei a Wimbledon nel medesimo anno sono Roger Federer, con 6 (dal 2003 al 2007 e ’09) e Pete Sampras con 5 (dal 1993 al ’95, ’97 e ’99).

L’evento che presenta maggiore correlazione con il più famoso e prestigioso torneo del mondo è lo US Open, con 16 doppiette realizzate (34,04%): colui che ne ha realizzate di più è sempre Roger Federer, con 4 (dal 2004 al 2007).

Quello che ne presenta di meno è il Roland Garros, con solo 7 bis con Wimbledon: Bjorn Borg è il giocatore che ha realizzato più volte questa doppietta, tre volte (dal ’78 all’80).

Sono stati realizzati finora 14 “doubles” (W più almeno uno Slam e/o Master/Finals), 8 “triple”, e 4 “poker”: di questi ultimi, colui che ne ha compiuti il maggior numero è Roger Federer, 3 volte (AO+W+USO+Master nel 2004, 2006 e 2007) e l’unico altro a realizzarlo è stato Rod Laver, con il Grand Slam del 1969.

W-L W

Jimmy Connors è al momento colui che ha ottenuto il maggior numero di match vinti a Wimbledon: 84.

Roger Federer è a quota 73. Becker a 71.

In termini invece di percentuale vittorie spiccano Bjorn Borg (92.7%) e Sampras (90.0%).

Vicinissimo a quota 90 anche Federer (89.0%).

Inferiori ma sempre eccellenti i valori registrati dagli altri “grandi”: Djokovic (84.9%), Nadal (83.0%) e Murray (83.7%).

Ranking M

Nella tabella seguente sono riportati il numero delle edizioni giocate a Londra ed i piazzamenti conseguiti da ciascun giocatore nelle varie edizioni del torneo. Abbiamo stabilito di assegnare ad ogni tennista 8 punti per ogni torneo conquistato, 4 punti per ciascuna finale perduta, 2 punti per ogni semifinale raggiunta ed un punto per ciascun quarto di finale giocato. Per le eliminazioni subite nei turni che precedono i quarti di finali abbiamo assegnato un punteggio pari a zero.

In termini assoluti (valori riportati nella seconda colonna a partire da destra) e cioè sommando semplicemente i punteggi assegnati come sopra, vediamo primeggiare Federer, che totalizza 67 punti, forte delle 7 finali vinte. Dopo di lui, troviamo Sampras a quota 59 ed a seguire Borg e Becker a 46 e Connors a 45. Non compaiono italiani in classifica.

I dati più significativi però si evincono dalla media punti (vedere prima colonna a partire da destra), ottenuta in questo modo : per ogni giocatore si divide il numero punti conquistati per il numero di edizioni disputate, ottenendo una cifra che è tanto più elevata quante più volte il soggetto ha raggiunto le fasi finali del torneo.

Borg, con 5 trionfi su 9 edizioni disputate, ha una media pari a 5,11. Seguono Sampras, con 4,21 (7 trofei in 14 edizioni) e Federer con 4,18. Più distanziati, troviamo Nadal a 2,8, Djokovic a 2,7 e Murray a 2,22

Sets&Games M

Bjorn Borg è l’unico tennista a non avere perso neppure un set in tutto il torneo! Riuscì nell’impresa all’età di vent’anni, nel 1976, quando vinse 133 games sui 203 disputati. Altri 5 giocatori hanno perso un solo set. Tra loro, in quanto a percentuale di games vinti, si posiziona al primo posto McEnroe, con il 68% ottenuto nell’edizione del 1984; troviamo poi Federer, con il 66,3% (anno 2006)

Becker, nel 1985, vinse il suo primo Wimbledon pur perdendo 8 dei 29 set giocati e aggiudicandosi 166 games su 292.

Young and Older M

Il tedesco Boris Becker è il più giovane vincitore di Wimbledon.

Nel 1985 ha sollevato il trofeo più ambito senza aver compiuto i 18 anni; si è poi ripetuto l’anno successivo rimanendo così l’unico giocatore a vincere da teen-ager.

Precoci anche le affermazioni di Bjorn Borg mentre il primo sigillo per Sampras e Federer è avvenuto poco prima dei 22 anni.

All’opposto si registrano solo tre affermazioni over 30 (6.38%).

Sono quelle di Laver nell’anno del Grand Slam 1969, di Ashe – vincitore a sorpresa nel 75 su Connors – e di Federer nel 2012.

Dovesse Roger imporsi quest’anno si tratterebbe del vincitore più anziano a quasi 34 anni.


Michele Gasperini, Marco Zara , Guido Tirone

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