ATP Shanghai: la Repubblica Popolare di Djokovic, spazzato via anche Tsonga

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ATP Shanghai: la Repubblica Popolare di Djokovic, spazzato via anche Tsonga

Anche la finale del Masters 1000 di Shanghai è senza storia: Novak Djokovic chiude 2 settimane in Cina senza perdere un set, conquistando il quinto Masters 1000 del 2015, il 25° della carriera. Tsonga riesce a lottare solo nel secondo set ma subisce il break decisivo nel nono gioco

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[1] N. Djokovic b [16] J.W. Tsonga 6-2 6-4

Stat Djokovic-Tsonga

Nonostante l’eroica performance di ieri contro Nadal, oggi, in finale nel penultimo Masters 1000 dell’anno, non c’è niente da fare per Jo-Wilfried Tsonga. Il francese viene travolto 6-2 6-4 da un Novak Djokovic sempre più inarrestabile e invincibile. Non c’è che dire, la Cina continua a sorridere al n. 1 del mondo.

Comincia subito in affanno la finale di Shanghai per Jo-Wilfried Tsonga. Il n. 16 del mondo – che da lunedì sarà n. 9 nella race per Londra – paga alcuni errori maldestri e scelte avventate subendo il break in apertura e trovandosi in pochi minuti in svantaggio 0-3. Perfetto invece Novak Djokovic che continua imperterrito a produrre in campo il suo tennis da rullo compressore, quasi mai falloso, precisissimo e glaciale nell’incamerare i punti.

Il francese non ci sta a subire e, grazie a un momento di distrazione dell’avversario, strappa il servizio al serbo che concede il 4° break in tutto il torneo. Ma, come sempre accade contro RoboNole in questa stagione, l’avversario, nonostante un break “miracoloso”, concede a sua volta immediatamente il controbreak a zero, triturato dagli scambi forsennati imposti da Novak. Questi continua la sua corsa salendo 5-1. Il set sembra ormai del tutto compromesso per Tsonga che, nonostante riesca a fare un passo in avanti sul 2-5, cede per 6-2 in 30 minuti.

Il tennista di Le Mans tenta di rimanere a galla ma, soprattutto, di trovare il bandolo della matassa per resistere al tennis vorticoso e “crudele” dell’avversario. Si salva dal break nel terzo gioco del secondo parziale riuscendo a portarsi 2-1; poi si salva ancora, portandosi avanti 3-2 e 4-3. Non c’è che dire, l’incontro è sempre all’ultimo respiro per Tsonga che concede un’altra palla break sul 4-4. Il serbo manca un passante in corsa ma si procura nuovamente un’altra possibilità per andare a servire per il match. Bella reazione del transalpino che continua a resistere grazie ad una stopvolley messa ad hoc. Ma ecco che con un malaugurato doppio fallo sull’ennesima palla break, consegna il 5-4 all’avversario, permettendogli di portarsi ad un soffio dal 5° Masters 1000 stagionale.

E infatti Nole non fallisce. Nonostante alcuni errori, resta impeccabile, solidissimo, mobile più che mai, capace di coprire il campo come solo lui sa fare, disarmante e inflessibile. Insomma, con tre matchpoint a disposizione, il n. 1 del mondo neutralizza Jo-Wilfried Tsonga in 1 ora e 18 minuti con lo score di 6-2 6-4, aggiungendo al suo formidabile palmares il 25° Masters 1000 in carriera (il quinto dell’anno), nonché 9° titolo del 2015 e terza doppietta cinese Pechino-Shanghai. Chi potrà mai essere in grado di fermarlo in  questo finale di stagione?

 

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