Hai avuto un infortunio recentemente. E’ tutto a posto adesso?
Ora mi sento bene. Ho avuto un problema in Cina, il mio tendine d’Achille. L’ho curato e mi sono riposata prima di venire qui e ho giocato un po’ senza sentire dolore, quindi è tutto ok. Ma spero soprattutto che vada bene durante le partite perché è un po’ che non gioco un match ufficiale quindi spero sia tutto ok ma io devo essere pronta.

Cosa ne pensi del tuo girone, il Gruppo Rosso? Quindi Maria, Aga e Flavia…
Beh è un girone difficile, giocherò contro la Sharapova che non ho mai battuto magari qui ne avrò l’occasione. Voglio giocare partita per partita, tutte si impegneranno duramente qui. Siamo le prime 8 del mondo quindi ogni match sarà come una finale. Non ho niente da perdere, non ho aspettative. Voglio solo essere felice, giocare il mio miglior tennis cercando di vincere le partite e lottare perché è l’unica cosa che conta in quest’ultimo torneo dell’anno.

Simona, lo scorso anno per te è stata la prima volta alle Finals, ora ci ritorni come prima testa di serie, come ti sembra tornare qui questa volta rispetto a un anno fa?
Sì è diverso tornare quest’anno perché è la seconda volta quindi ho un po’ di esperienza. L’anno scorso ero molto emozionata per essere arrivata alle WTA Finals. Ho dato il massimo in ogni match è ho cercato soltanto di godermi il torneo e avere fiducia in me stessa. Ho dei bellissimi ricordi dell’anno scorso quindi torno qui felice. Ci torno avendo fiducia di poter ottenere dei buoni risultati ma so che sarà difficile quindi voglio solo godermi il torneo come l’anno scorso cercando di dare il massimo.

Simona, con Serena fuori dal torneo quest’anno, ti consideri la favorita per vincere?
Senza Serena il torneo è più aperto adesso, tutte abbiamo la possibilità di vincere il titolo. Pensi che il livello tra di noi sia molto simile: Muguruza sta giocando bene, ha vinto a Pechino, molte giocatrici arrivano qui con grandi risultati, io ho giocato bene negli Stati Uniti quindi penso che avrò la mia chance. Comunque vedremo, sarà difficile perché ogni match sarà combattuto, penso.

Simona, sei soddisfatta del tuo anno o lo consideri altalenante?
Posso dire di aver avuto parecchi alti e bassi. Ma ho iniziato l’anno molto bene a Indian Wells, Dubai, è stato davvero un ottimo inizio. Sulla terra non ho giocato al meglio, non ho trovato ritmo, non sentivo il gioco. Ho sentito poi anche la pressione di dover difendere alcuni risultati, non è andata bene ma ora so come gestirla. Anche a Wimbledon non ho giocato al meglio, ho perso quel match perché non sono riuscita a stare concentrata in tutti i momenti importanti. Dopo Wimbledon mi sono presa un mese di pausa e mi sono imposta di non avere più aspettative per quest’anno. Ho fatto quello che ho potuto, ho fatto bene e adesso sono più fiduciosa di prima.

Qual è l’aspetto su cui Darren Cahill ha avuto il maggior impatto sul tuo gioco quest’anno? E come proseguirà il vostro rapporto nel 2016?
Penso di essere più forte di dritto. Ci lavoro molto. Lavoro anche sul servizio ma non è ancora al 100% come vorrei che fosse. Ma mi sento meglio, corro meglio sul campo, cerco di essere più aggressiva com’ero quando ho vinto alcuni titoli in passato. Penso di dover migliorare molte altre cose: andare a rete un po’ di più, lo slice di rovescio. Quindi ho molte cose da imparare ma sono contenta del mio gioco ora e ho fiducia in esso. Penso che sia un tennis parecchio solido.
Non so ancora come proseguirà il rapporto tra me e Darren dopo questo torneo, vi faremo sapere, ancora non lo sappiamo.