Errani k.o. in Cina ma resta in corsa (Cocchi). Pennetta, saluti e baci per tutti (Viggiani)

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Errani k.o. in Cina ma resta in corsa (Cocchi). Pennetta, saluti e baci per tutti (Viggiani)

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Errani k.o. in Cina ma resta in corsa (Federica Cocchi, Gazzetta dello Sport)

Parte ad handicap Sara Errani a Zhuhai (Cina, 2,5 milioni di dollari, veloce indoor) dove fino a domenica si gioca il Masters B, riservato alle giocatrici tra il numero 9 e il 20 del ranking oltre a una wild card. La Errani, che tuttavia non ha compromesso ancora il torneo, ha ceduto in due set alla serba Jelena Jankovic nel primo match del girone C. L’eventuale approdo della Errani in semifinale dipende dal match di oggi tra la serba e la terza del gruppo C, la ceca Karolina Pliskova: se Jankovic vince è qualificata in virtù della formula che promuove solo la prima del girone. Oggi (alle 8 diretta Supertennis), nel gruppo D tocca invece alla numero 15 al mondo, la nostra Roberta Vinci che affronta Svetlana Kutzentsova reduce dal successo al torneo di Mosca. Terza giocatrice del girone è la danese Caroline Wozniacki, numero 17. Nel girone A, passa Venus Williams contro la connazionale Madison Keys, mentre nel B successo della Svitolina su Andrea Petkovic.

Al grido di «chi ben comincia…» il numero 1 al mondo Nole Djokovic approda al terzo turno dell’ultimo Masters 1000 della stagione a Parigi Bercy battendo in due set il brasiliano Bellucci. La straordinaria stagione del serbo, che ha festeggiato le 171 settimane in vetta al ranking superando così John McEnroe nella speciale classifica, mira a conquistare il terzo titolo consecutivo dopo Pechino e Shanghai, e anche la tripla corona parigina. Il serbo, che prima di volare a Parigi si è rigenerato con un weekend romantico a Venezia insieme alla sua amata Jelena, ha centrato la vittoria numero 11 sul veloce indoor di Bercy dove non perde dal 2012 (…)

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Pennetta, saluti e baci per tutti (Mario Viggiani, Corriere dello Sport)

«Finalmente a casa! Vi mando un bacino e vi auguro un buon inizio di settimana», diceva il suo tweet di lunedì scorso, mentre faceva colazione con latte e cereali. «Che un nuovo percorso abbia inizio!», l’altro messaggio twittato invece ieri, accompagnato da una foto decisamente più emblematica: lei a casa, che brinda a se stessa levando in alto un calice di rosso (Negramaro? altro vino?). Rientrata da Singapore, Flavia Pennetta ha ufficialmente iniziato la vita da ex tennista, anche se lei ha sempre tenuto a ribadire che «tennista è per sempre». E il tweet di ieri nascondeva, o comunque rimandava a quanto magari era atteso soprattutto dai suoi tanti fan: il saluto e i ringraziamenti ufficiali a tutte le persone che l’hanno accompagnata in quindici annidi carriera, pubblicati sulla homepage del suo sito ufficiale. Eccone un estratto, che parte dall’attuale Flavia-pensiero.

«Mi ci sono voluti una paio di giorni per cercare di definire come mi sento. In verità ho sempre pensato che il giorno della mia ultima partita mi sarei sentita triste e malinconica, invece come spesso succede quando idealizzi qualcosa mi sbagliavo. Mi sbagliavo perché mi sento bene, serena, come dico spesso io “mi sento normale” e penso di aver capito il perché: volete saperlo? Perché per me questo non è un addio: il tennis è stato il mio primo grande amore e anche se non sarò più in campo a lottare per una partita o per un risultato non cambia il fatto che non ci lasceremo mai… Una mia cara amica mi ha mandato un sms ieri che credo sia la descrizione perfetta di quello che ero e quello che oggi, a 33 anni, sono diventata: “Tu sei stata la ragazzina sfrontata e coraggiosa al limite dell’incoscienza che ho conosciuto più di 15 anni fa. E ora una donna. Forte. Intensa. E sempre coraggiosa Continua a fate sogni meravigliosi E realizzali tutti…”».

E qui sono iniziate le dediche. Allo storico ex coach Gabi Urpi e al fresco ex Salvador Navarro, al “fisio” Max Tosello e agli altri componenti del suo staff. A Dulko, Schiavone, Errani, Vinci e Camerin «prima avversarie e poi colleghe per poi diventare amiche… la mia famiglia lontano dalla mia famiglia e per questo non vi ringrazierò mai abbastanza». A Fognini: «Grazie per essere al mio fianco, per farmi sentire annata ogni giorno (…)

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