Boris Becker: "Sampras batterebbe Djokovic sicuramente sull'erba. Molti dubitavano della nostra collaborazione"

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Boris Becker: “Sampras batterebbe Djokovic sicuramente sull’erba. Molti dubitavano della nostra collaborazione”

Boris Becker concede un’intervista a Rolling Stones e tocca diversi argomenti: la rivalità tra Djokovic e Federer, passando a un paragone tra il suo assistito e Pete Sampras e infine sullo scetticismo di molti addetti ai lavori all’inizio della sua collaborazione con il dieci volte campione Slam

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Ormai lo si conosce: quando Boris Becker apre bocca fa sempre discutere. Stavolta il più giovane vincitore di Wimbledon concede un’intervista a Rolling Stone dove senza peli sulla lingua disquisisce di diversi temi. Inizialmente l’intervista verte sull’inizio della collaborazione tra i due: “La gente era sorpresa, tutti dubitavano sul fatto che io conoscessi il tennis odierno tanto da dare a un campione come Novak i consigli esatti. Ovviamente per abituarci l’uno all’altro ci sono dovuti diversi tornei e in quel periodo mi sono operato all’anca, quindi non sono stato sempre con lui. Ma penso che dal Roland Garros 2014, dove abbiamo disputato un ottimo torneo nonostante la sconfitta in finale contro Nadal, siamo definitivamente entrati in sintonia, sorprendendo i cosi chiamati esperti perché io ho sempre pensato che avevamo tanto potenziale. Avendo giocato diverse finali Slam, sono tornato ai giorni in cui le giocavo e Novak ha senz’altro beneficiato dei miei consigli. Ora Novak gioca più aggressivo, vince più velocemente i punti e i match e si accorciano in modo da poter arrivare freschi alla fase finale del torneo. Quando commentavo per la BBC gli vedevo perdere set senza alcuna ragione mentre ora è completamente cambiato, ha un piano di gioco e sa metterlo in atto. e Tutti hanno realizzato che il binomio Djokovic – Becker funziona davvero e ora penso di ricevere il rispetto che merito. Io con Novak, Moya con Raonic e fino all’anno scorso Edberg con Federer è la dimostrazione che i campioni di una volta possano migliorare i tennisti odierni”.

Il discorso vira verso un off-season rilassante per l’attuale n. 1 del ranking ATP e il paragone tra la stagione 2006 di Federer e quella appena trascorsa di Djokovic: “Se facciamo una percentuale tra le due stagioni c’è da ammettere come Federer abbia più vittorie di Novak. Ho scritto un tweet qualche settimana addietro dove riportavo questa statistica perché io voglio essere neutrale. Nel suo miglior anno Roger è stato unico e ha vinto tanto quanto Novak, ma da un punto di vista statistico, ha vinto di più e perso di meno. Durante la pausa invernale Novak si è allenato solo un paio di settimane e non ci siamo concentrati particolarmente su nulla, ce la siamo solo goduta perché non puoi disputare costantemente stagioni dove vinci tre Slam e quindi finali”.

Infine al campione Slam teutonico viene chiesto di fare un paragone tra il suo allievo e Pete Sampras, facendogli notare come nel suo libro aveva scritto che il miglior Sampras avrebbe battuto Federer: “E’ difficile da dire perché molto dipende dalla superficie. Ovviamente Novak avrebbe trionfato sulla terra rossa. Sul cemento Sampras probabilmente avrebbe vinto, ma era sull’erba dove l’americano si trasformava, era capace di non perdere la battuta per settimane, batterlo su quella superficie sarebbe stato quasi impossibile”.

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