Ferrer: "Ora Djokovic è imbattibile. Giocare contro di lui, Federer e Nadal mi ha fatto superare i miei limiti”

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Ferrer: “Ora Djokovic è imbattibile. Giocare contro di lui, Federer e Nadal mi ha fatto superare i miei limiti”

Al n. 6 del mondo David Ferrer, che si sta avvicinando alle 1000 partite ATP in carriera, è stato chiesto cosa ne pensasse dell’attuale dominio di Djokovic. Allo spagnolo è stato anche chiesto cosa lo spinge a continuare a quasi 34 anni: “Ora mi diverto molto di più nel mio lavoro”

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David Ferrer, n.6 del mondo e 26 titoli ATP vinti in carriera, sta per raggiungere le 1000 partite nel circuito maggiore (dai dati del sito ATP, dopo il torneo di Buenos Aires è arrivato a quota 979). La prima la giocò nell’aprile del 2002 in Portogallo, ad Estoril, dove perse al primo turno contro Marat Safin in tre set. Era già un primo segnale che il giovane David non era uno qualunque, dato che riuscì a vincere il primo set contro il n. 7 del ranking, lui che in quel momento si trovava oltre la duecentesima posizione in classifica. Ma fu al suo secondo torneo ATP ad Umago, tre mesi dopo, che il ventenne spagnolo si fece veramente notare. Sulla terra rossa croata arrivò infatti sino in finale, dove fu sconfitto dal connazionale Moya, ed entrò così per la prima volta tra i primi 100 giocatori al mondo. Dove è rimasto ininterrottamente sino ad oggi.

Ad un giocatore della sua esperienza, con quasi 14 anni trascorsi nel circuito maggiore, è stato chiesto un parere sull’attuale dominio di Novak Djokovic. In questo momento è imbattibile, si è staccato dagli altri, è il n. 1 al mondo e vince praticamente tutti i tornei ai quali partecipa. Però la stagione è lunga, speriamo di mantenere un alto livello di gioco e che lui scenda un po’”, ha risposto sorridendo Ferrer, al quale è stato poi chiesto se è possibile paragonare Djokovic agli altri due grandi campioni che hanno caratterizzato il tennis mondiale negli ultimi anni, Roger Federer e Rafa Nadal, “Se lo possiamo paragonare a Federer o Nadal? Difficile fare questo paragone, tutti e tre hanno avuto dei periodi fantastici, ma Novak senza dubbio sta facendo la storia del tennis ha aggiunto il tennista residente a Valencia, che è stato anche n. 3 del mondo nel 2013.

Ferrer compirà 34 anni ad aprile (è nato a Javea, vicino al Alicante, il 2 aprile 1982). Gli è stato perciò chiesto come riesce, dopo tanti anni passati nel circuito, a trovare ancora la motivazione per scendere in campo. Devi sempre trovare qualcosa in cui puoi migliorare. Sono il n. 6 del mondo, gioco sui campi più belli e più grandi del mondo, il pubblico ha piacere nel vedermi giocare e ora mi diverto molto di più nel fare il mio lavoro. E ho ancora la forza e la voglia di alzarmi ogni mattina per cercare di rimanere tra i migliori. Non penso al ritiro, penso a cosa farò nei prossimi giorni. Ho avuto la fortuna di giocare nella stessa epoca di Federer, Nadal e Djokovic. Grazie a loro ho provato a superare i miei limiti e ci sono riuscito. Non ho alcun tipo di pressione e mi diverto” ha risposto “Ferru”, impegnato questa settimana nell’ATP 500 di Rio de Janeiro, torneo di cui è il campione in carica (lo scorso anno battè in finale Fabio Fognini).

L’ultima domanda al giocatore spagnolo, che ha come miglior risultato negli Slam la finale al Roland Garros del 2013 dove fu sconfitto da Nadal, ha riguardato il suo recente cambio di racchetta (dopo tanti anni con la Prince è passato alla Babolat). Volevo che i miei colpi fossero più potenti, ho provato diverse racchette e alla fine ho deciso di cambiare produttore” ha spiegato in conclusione Ferrer.

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