Si è completato il primo turno ai BMW Malaysian Open, WTA International su hard court, dotato di un montepremi di 250.000 $: riflettori tutti puntati su Roberta Vinci, l’italiana, numero 1 del seeding, all’esordio trova la 25enne di Taipei Kai-Chen Chang, numero 153 del ranking WTA.

Sotto un cielo che non promette affatto bene, all’interno di un centrale quasi deserto, l’asiatica, segnalata da numerose agenzie di scommesse a sei in caso di vittoria, riesce addirittura a strappare la battuta all’azzurra nel terzo game. Nonostante la doccia fredda rimediata da Roberta (e le quote rimaste sorprendentemente invariate) la tennista di Taiwan si fa riacciuffare la battuta nel game successivo. Fin dai primi momenti, all’ennesima dimostrazione della popolarità acquisita negli ultimi mesi dalla brindisina e dal timore che il suo gioco incute alle avversarie, si può osservare quanto le giocatrici che affronti, ormai, con lei, giochino solo “alla morte”. Lo dimostra la loro concentrazione, lo si denota dal tenore del match, al quale Roberta tocca adattarsi balzando da una parte all’altra del campo a difendere gli attacchi da fondo di una ben più fresca e riposata Chang. Nonostante questo, e nonostante il caldo tropicale, con la classe dei suoi colpi e sudando sette camicie, la Vinci porta a casa l’agognato parziale per 7-5. Complici, direbbe Rino Tommasi, san servizio e santo back, santo subito poichè permette a Roberta qualche tregua da fondo, raccimolando i punti più pesanti dell’incontro senza per forza mettersi, ogni volta, a fare da tergi-cristallo come vorrebbe invece la giovane avversaria.

Nel secondo set Roberta è ancora più stanca, lo si vede bene, fatica anche nel chiudere semplici volèe e nell’affrontare scambi prolungati, non può fare altro che lasciare il secondo parziale alla Chang con il punteggio di 6-2. Si apre il terzo e decisivo set, ovvero ultima occasione per la rimonta dell’italiana, sfiancata però immediatamente dall’aggressività della giocatrice di Taipei che le ruba, poco dopo, l’ennesimo game di servizio. Dopo tutta questa serie di circostanze a sfavore, Roberta Vinci non può fare altro che arrendersi facendo scappare la Chang sul 4-1 e infine, lasciare che trionfi ottenendo il terzo e decisivo set per 6-1, in un match complessivamente di un’ora e mezza di gioco.
Delusione per la Vinci, forse troppo affaticata per affrontare l’ennesimo torneo consecutivo, in una stagione iniziata in maniera decisamente positiva, con la conquista per altro del WTA Premier di San Pietroburgo.

Per quanto riguarda gli altri match in programma, cade, nel derby cinese , la t.d.s numero 8 Saisai Zheng che, dopo più di due ore di gioco, viene sorpesa al terzo set da Zhaoxuan Yang, più indietro di lei di più di 100 posizioni nella classifica WTA. Sconfitta abbastanza netta anche per un’altra testa di serie, l’alemanna Annika Beck, che viene sconfitta in due lottati set dalla kazaka Zarina Diyas. Vince in appena tre quarti d’ora la seconda t.d.s. , l’ucraina Elina Svitolina, lasciando appena due games alla nuova leva giapponese Miyu Kato.

Risultati:
K.Chang b. [1] R.Vinci 5-7 6-2 6-1
Z.Yang b. [8] S.Zheng 4-6 6-3 6-2
N.Broady b. K.Koukalova 6-3 3-6 6-3
L.Zhu b. A.Panova 6-4 6-4
Z.Diyas b. [4] A.Beck 7-5 6-3
R.Ozaki b. E.Kulichkova 6-0 6-2
[2] E.Svitolina b. M.Kato 6-1 6-1
C. Buyukakcay b. L.Siegemund 7-5 6-1