ATP Roma interviste, Djokovic: “Nishikori avrebbe meritato di vincere”

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ATP Roma interviste, Djokovic: “Nishikori avrebbe meritato di vincere”

ATP Roma interviste, semifinali: N. Djokovic b. K.Nishikori 2-6 6-4 7-6(5). L’intervista del dopo partita a Novak Djokovic

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È stato un match pazzesco, puoi parlarci dell’infortunio al piede e di come poi la situazione sia cambiata?
Beh, si è stata una situazione imbarazzante, nel primo game anziché pulirmi le scarpe mi sono colpito piuttosto duramente la caviglia e in effetti sono ancora un po’ arrossato lì e mi ha fatto male per un po’. Poi il dolore è passato ma è tornato verso la fine del match, spero che per domani starò bene. Un messaggio per tutti i bambini là fuori: state attenti quando vi pulite le scarpe (sorride), assicuratevi che la racchetta colpisca la scarpa. È stato molto imbarazzante, non credo sia mai successo in questa maniera.
La qualità del match credo sia stata fenomenale. Persino meglio del mio match contro Rafa, lui mi ha reso difficile fare qualsiasi cosa, restava sul fondo difendendosi e aspettando la sua opportunità. Forse in alcuni game le sue palle durante gli scambi hanno iniziato ad essere un po’ corte all’inizio del secondo set, ma nel primo è stato perfetto. Io non potevo fare molto. Nel terzo sul 4-1 ho avuto un paio di palle per andare sul 5-1 e forse avrei potuto fare meglio, ma bisogna rendere onore a Kei di aver lottato e aver giocato dei punti come un top player, con coraggio e aggressività. Ho visto le statistiche, ho un punto più di Kei e penso che dica molto di come sia andato il match. Se avesse vinto l’incontro non sarebbe stato immeritato.

Tu vieni da tre match molto duri e Murray se l’è cavata in meno di un’ora. Quanto sarà un vantaggio questo per lui?
Beh, è stato un torneo piuttosto diverso da una parte del tabellone rispetto all’altra. Ma comunque non si può dire nulla sulle vittorie di Andy e sulla via che lo ha condotto alla finale, forse non ha avuto dei top player, ma Goffin e questi ragazzi stanno giocando bene. Lui è stato in grado di vincere in due set contro di loro, è in ottima forma. Sono eccitato di uscire e combattere, non avrò molto tempo per recuperare ma ho vissuto queste situazioni alcune volte nella mia carriera e cercherò di tirarne fuori il meglio.

È stato un match molto lottato. Alla fine cosa credi divida lo sconfitto dal vincente?
Beh, un punto. Oggi è stato 112 a 111, quindi si tratta di un punto. A questi livelli, questo match è un esempio di come gli incontri possano essere decisi in davvero pochi colpi. Alcune volte la fortuna è dalla tua parte, altre no. L’unica cosa che puoi fare è fare leva sulle tue capacità sul campo e concentrarti sulle cose che sai fare meglio; quello che accadrà poi è nelle mani di Dio. Questa è la maniera in qui affronto la cosa. Sono grato e fortunato di vincere molti match del genere questo ha anche a che fare con l’esperienza, ma in generale bisogna solo essere nel momento presente. Non è un cliché, è davvero così. Per essere in quello stato devi lavorare molto.

Qual è la differenza più grande tra il Nishikori di oggi e quello di Madrid?
Un paio di cose erano diverse. Prima di tutto le condizioni erano diverse, oggi ha piovuto tutto il giorno e i campi erano non al meglio. Erano pesanti e la palla non rimbalzava molto, credo che a lui sia piaciuto perché la palla non rimbalzava sopra la sua spalla. Ha potuto girarsi ed essere aggressivo. Sin dall’inizio ha mostrato il suo piano di gioco ed è sceso in campo con un intento: colpire la palla lungo le linee, da entrambi i lati, essere aggressivo sulla risposta.

 

 

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