Spuntano nuovi clamorosi dettagli sullo scandalo legato al traffico di biglietti del Roland Garros che sta investendo l Federazione Francese di Tennis (FFT). Secondo il settimanale satirico francese “Le Canard Enchainé”, oltre al presidente Jean Gachassin, nell’inchiesta sarebbero coinvolti anche Bernard Giudicelli e Jean Dartevelle, entrambi candidati alla successione dello stesso Gachassin.
Stando ai documenti degli investigatori, Giudicelli, segretario della FFT e presidente del comitato della Corsica, avrebbe approfittato di quest’ultima posizione negli anni novanta per “rivendere una parte dei biglietti per il Roland Garros che ogni anni la FFT distribuiva ai vari comitati”. Si tratta di oltre 300 tagliandi che il comitato corso avrebbe ceduto a prezzi molto elevati all’agenzia Massenet, specializzata in pacchetti VIP. Giudicelli si è difeso affermando che lui non ne ha mai tratto arricchimento personale e i soldi ricavati hanno permesso “di finanziare attività nei circoli dell’isola”. Paradossale che proprio l’attuale segretario della FFT si sia scagliato con Gachassin al momento delle prime rivelazioni. Della serie “chi è senza peccato scagli la prima pietra”.
Ma Giudicelli non è l’unico candidato alla presidenza che utilizzava tale pratica. Infatti, secondo la Procura della Repubblica transalpina, Infatti anche Jean-Pierre Dartevelle, ex presidente del comitato della Franca Contea, nella regione della Borgogna, ha rivenduto alla stessa società Massenet circa 150 biglietti l’anno. Le Canard Enchainé inoltre precisa che per mascherare le operazioni illecite Dartevelle truccava le fatture. Per ovviare al problema qualche tempo fa la federazione ha nominato alcune agenzie convenzionate e punito quelle che partecipavano al traffico di biglietti ma ha sempre tutelato i fornitori dei biglietti, ovvero i presidenti dei comitati.