Wimbledon
Wimbledon, italiani: Fognini vince l’antipasto di Davis. Bene Vinci, fuori gli altri
Fabio Fognini avanza al secondo turno di Wimbledon superando Federico Delbonis. 6-3 al quinto rimontando uno svantaggio di 2 set a 1. Niente da fare invece per Francesca Schiavone che si arrende a Simona Halep per 6-1 6-1. Sara Errani crolla nella battaglia di nervi contro Alize Cornet, con cui aveva già avuto un alterco in passato, mentre Andreas Seppi cede con onore a Raonic

[6] R. Vinci b. [LL] Y.Y. Duan 6-3 7-5 (da Londra, Roberto Salerno)
Rimane in corsa Roberta Vinci grazie ad un’ottima partita giocata contro una cinese alta quasi due metri che ha mostrato dei colpi piatti che a volte erano di straordinaria efficacia. A volte però. La maggior parte dei casi infatti Ying-Ying Duan faceva una fatica enorme per controllare il colpo e a dirla tutta non ci riusciva proprio. Così a Roberta è bastata fare una partita accorta e attendere il momento giusto per assestare il colpo definitivo.
Nello stesso campo in cui tra ieri e oggi Fognini aveva regolato Delbonis, e infastidita da alcune folate di vento, magari non fortissimo ma poco piacevole, Roberta Vinci era la prima a perdere il servizio nel quarto game del primo set. Qui però cominciava un’altra partita con la cinese che cedeva immediatamente il vantaggio e perdeva completamente la misura del servizio. Roberta vinceva sei game di fila, quando la partita si riequilibrava quasi improvvisamente, grazie ad una ritrovata efficacia della prima di Ying-Ying. Anzi, la cinese teneva i propri servizi con discreta tranquillità ed era l’italiana a cominciare a soffrire. Al settimo game la Duan ha probabilmente gettato al vento l’ultima occasione. Sotto gli occhi di un tranquillo Cinà, che continuava a dire a Roberta di coprire il rovescio, la cinese si procurava una palla break, logica conseguenza di un gioco che si era fatto più regolare e al quale Roberta faceva fatica a trovare le contromisure. Ma, di nuovo, la conduzione della gara della cinese diventava scriteriata. Sulla palla break affondava un dritto in rete e nei due punti successivi sparacchiava un po’ a casaccio, tradendo forse anche qualche problema di mobilità, considerato il ritardo con cui arrivava sulla palla. Roberta riprendeva fiducia anche se pure il nono game andava ai vantaggi riusciva a chiuderlo con un ace. Nel game successivo Ying-Ying sentiva anche un po’ di tensione e mandava Roberta a match point, bravissima ad annullarlo con un dritto negli ultimi centimetri di campo. Ma nel dodicesimo game i mp che Roberta riusciva a procurarsi erano due, buono il secondo grazie ad un altro errore della cinese.
Non sembri tutto demerito della Duan, perché tatticamente Roberta è stata impeccabile e per lunghi tratti la sua avversaria non è riuscita a raccapezzarsi. Adesso per la Vinci ci sarà una tra Timea Babos e Coco Vandeweghe. Sull’erba poteva capitarle di meglio, ma pazienza.
[6] M. Raonic b. A. Seppi 7-6(5) 6-4 6-2 (da Londra, Roberto Salerno)
In buona sostanza la partita Raonic-Seppi è durata 3 minuti, quelli del primo game. Seppi si procurato una prima palla break grazie ad uno splendido lungolinea di rovescio, annullata da Raonic con una buona volée di dritto. E poi una seconda con una splendida risposta di rovescio. Qui Raonic ha messo tre prime e due ace e la partita è praticamente finita. Seppi non è mai più riuscito ad arrivare a 40 e Raonic ha tenuto8 dei suoi 14 servizi successivi a zero, inducendo il povero Seppi a trascinarsi nella frustrazione. Forse (forse) un’altra piccola occasione Andreas l’ha persa nel tiebreak, quando ha recuperato il minibreak ed è andato a servire sul 4 a 5. Purtroppo nel punto successivo Seppi ha perso campo e non è riuscito a tirare dall’altra parte un velenoso slice del canadese.
Il terzo set in particolare è sembrato proprio un urlo di ribellione di Andreas, che non è più riuscito a far un punto che uno sul servizio di Milos e che, ormai del tutto imbufalito, seppure con la buona educazione che gli è solita, ha sparacchiato una seconda senza senso sulla palla break del 5 a 2.
A. Cornet b.[20] S. Errani 7-6(4) 7-5 (da Londra, Laura Guidobaldi)
Niente da fare, Sara Errani e Alizé non andranno mai d’accordo. La francese ha vinto continuando però a stuzzicare Sara incitandosi con i “Vamos” e alimentando implicitamente la polemica del 2013, quando a Toronto si era esaltata proprio con un “Vamos”, provocando l’azzurra che, vivendo in Spagna, si incoraggia spesso in spagnolo e che poi le aveva risposto polemicamente “Why you say vamos!“. Ieri la transalpina ha reiterato nuovamente la provocazione pubblicando su Instagram un post con l’hastag #whyyousayvamos. Insomma, Alizé Cornet non solo interrompe la striscia negativa delle ultime quattro sconfitte consecutive contro Sara Errani su cinque scontri diretti – prevalendo sulla romagnola per 7-6 7-5 – ma, con la sua vittoria, manda fuori giri l’italiana che, all’uscita dal campo, si lamenta anche con la tifoseria francese.
Un primo set combattuto e una buona rimonta per Sara Errani poiché, dopo essere stata in svantaggio 1-4, raggiunge l’avversaria e annulla un set point sul 4-5. Passa poi in vantaggio 6-5. Tuttavia, alla fine non riesce a concludere e cede per 4 punti a 7 al tie-break. Ostica e coriacea la transalpina che sfodera in campo soluzioni profonde e angolate, cercando sempre i punti estremi del campo.
Nel secondo parziale, la francese ha ancora il vento in poppa, nonostante il vantaggio sul 2-0 da parte della romagnola. Sara infatti si fa rimontare da Alizé che poi allunga nuovamente il passo sul 4-3 e 5-3. Troppi gli errori della Errani che, però, resta attaccata all’avversaria e pareggia i conti sul 5-5. La Cornet non cessa di martellare da fondo l’avversaria, facendola spostare da una parte all’altra del campo e affondando i colpi appena possibile. Centrata, tonica e millimetrica, il match alla fine va alla nizzarda con lo score di 7-6 7-5.
“Mi brucia davvero tanto la sconfitta oggi perché non giocavo così bene da tanto tempo. Ho lottato su tutti i punti, sono molto contenta della mia prestazione. Poi purtroppo la partita è girata male per me. Ma oggi la mia avversaria ha giocato in modo davvero fantastico. Brava lei.“. E sulla partecipazione in doppio all’Olimpiade di nuovo insieme alla Vinci ammette che “è sempre stato un grande sogno. Ne abbiamo parlato, sapevamo che ci tenevamo tanto entrambe, quindi abbiamo deciso di provarci“.
[5] S. Halep b. F. Schiavone 6-1, 6-1 (da Londra, AGF)
Malgrado giochino da parecchi anni nel circuito, tra Simona Halep e Francesca Schiavone c’era un solo precedente, datato 2013, sulla terra di Marrakesh; una partita disputata subito prima del cambio di marcia di Halep che l’avrebbe portata ai vertici della classifica mondiale; allora Schiavone era avanti nel ranking (numero 48 contro 58) e aveva vinto 6-3, 6-2. Ma tre anni dopo le gerarchie sono completamente differenti.
Halep vince il sorteggio e decide di rispondere. Già nel primo game si ha la sensazione di come potrebbe andare il match: quando lo scambio si svolge in modo lineare prevale Simona; quando Francesca riesce a inventare qualcosa, mischiando le carte (discese a rete, palle corte, variazioni di spin) ha più possibilità di avere la meglio. Ma la solidità complessiva di Halep è tale da consentirle di ottenere subito il break. La situazione si ripete nel secondo turno di servizio di Francesca, e così Halep sale 3-0 con due break di vantaggio. Ma uno lo cede subito dopo, quando infila tre gratuiti, ai quali si aggiunge una millimetrica palla corta di Schiavone: 3-1.
Simona però si riprende subito dopo il doppio margine di sicurezza, che consolida sul 5-1 al termine di un game da venti punti, in cui salva 3 palle break: è il momento più intenso del set, e sullo slancio del game vinto si aggiudica anche quello successivo per chiudere 6-1 in 33 minuti.
Tra un set e l’altro Schiavone prova a resettare la situazione chiedendo un toilet break, ma non riesce a invertire l’andamento del punteggio; sullo 0-1 cede ai vantaggi il servizio, consolidato da Simona: 3-0. Nel quarto game Schiavone reagisce, rifiuta di perdere nuovamente un game lottato (dopo un vincente lungolinea di dritto grida: ”Almeno un punto!”) e grazie anche a un serve&volley riuscito porta a casa il game: 3-1.
Sul 4-1 la partita si anima improvvisamente; non per quanto accade in campo, ma perché inizia a piovere: l’arbitro Kader Nouni lascia giocare, ed è la stessa Halep a risolvere la situazione vincendo 8 punti su 9 e chiudendo rapidamente la partita (66 minuti totali). Sul match point si concede anche di terminare con un passante no-look eseguito dopo uno scambio mosso da lei stessa sulla verticale grazie a una palla corta.
A Schiavone è mancata la solidità complessiva dei giorni migliori e ha sofferto anche di una certa lentezza negli spostamenti laterali durante le fasi contenimento. Ma si sa che Halep è maestra di geometrie ed è davvero dura quando costruisce lo scambio facendo muovere a destra e sinistra l’avversaria. Francesca ha comunque offerto la possibilità di vedere qualche soluzione del tennis da erba di altri tempi come gli attacchi in slice, il serve& volley e perfino un chip&charge con attacco in back di dritto.
Al prossimo turno Simona Halep troverà la semifinalista dell’ultimo Roland Garros Kiki Bertens.
In conferenza stampa Francesca Schiavone ha detto: “Oggi non ero certo in giornata come nel primo turno contro Sevastova. Da questo Wimbledon voglio ricordare soprattutto la mia prestazione in quel match”.
“Secondo me Halep può giocare meglio di quanto ha fatto oggi: direi che si è limitata a fare quanto necessario per battermi, ed è stata molto concreta a raccogliere i miei tanti regali.
Credo che il rovescio di Simona sia uno dei migliori rovesci del circuito in assoluto. E quando deve replicare alle traiettorie sfuggenti dei back avversari le riesce sempre senza problemi. E’ un colpo solidissimo.”
Infine sul valore dello Olimpiadi: “Non chiedetemi se sia meglio vincere il torneo Olimpico o uno Slam, ma di sicuro chi non capisce quanto significhi prendere parte ai Giochi rappresentando il proprio Paese non capisce l’essenza stessa dello sport”.
Questo il parere di Simona Halep: “Sono contenta per la partita di oggi. Schiavone mischiava le situazioni, a volte giocava soft, a volte spingeva. Ma io ero preparata per un match del genere e sapevo come avrei dovuto giocare”.
“Spero di poter disputare il match contro Bertens domani, ma vedremo come definranno il programma gli organizzatori”.
F. Fognini b. F. Delbonis 6-4 1-6 6-7(3) 6-2 6-3 (da Londra, Laura Guidobaldi)
Prestazione di carattere di Fabio Fognini che, in un match dall’andamento altalenante e dopo aver subito alcuni cali nel corso del match, nonché il gioco spesso ordinato dell’avversario, alla fine prevale su Federico Delbonis con lo score di 6-4 1-6 6-7(3) 6-2 6-3 in quella che è stata un’anteprima di Coppa Davis tra Italia e Argentina. Il nostro Fabio Fognini e Federico Delbonis, insieme ai loro compagni di squadra infatti si sfideranno dal 15 al 17 luglio a Pesaro nel tie valido per i quarti della celebre competizione a squadre.
Un efficiente Fognini si impone 6-4 nel primo set, precedentemente interrotto per pioggia sull’1-1. Tonico e centrato, il ligure non ha difficoltà a sfoderare i suoi colpi migliori. Tuttavia, alla ripresa, nel secondo parziale il match assume un andamento diametralmente opposto, con Delbonis che sale in cattedra e sorprende un Fognini troppo distratto e falloso, chiudendo il set per 6-1.
L’incontro cambia nuovamente direzione all’inizio della terza frazione, poiché ora è ancora Fabio a condurre le danze, ritrovando le giuste misure e imponendo all’argentino il proprio tennis. Si ritrova così in testa 4-1. Ma ecco che piove di nuovo e il match viene definitivamente sospeso. Si riparte giovedì mattina. Ma il ritmo e la precisione di Fabio non sono più quelli del giorno prima. In una bella mattinata londinese, fresca ma pur sempre riscaldata dal sole che si fa largo tra le nubi, Delbonis pressa l’avversario, piazzando i propri colpi in modo ordinato ed efficace; in vantaggio 4-1, Fabio si fa raggiungere sul 4-4, avendo mancato la palla per il 5-2.
Nonostante il movimento del servizio a “singhiozzo”, Delbonis serve in modo profondo ed incisivo, per aprirsi poi il campo e prendere la rete. Fendenti puliti e millimetrici si alternano a smorzate e volé piazzate, un campionario che scardina il gioco del ligure che comincia a dare segnali di insofferenza. I numerosi tifosi italiani giunti ad acclamarlo non tardano a farsi sentire esortandolo con un “Calma calma Fabio!”.
Si va al tie-break, dominato dall’argentino per 7 punti a 3, affrontando la fase decisiva del set con il solito ordine e self control. Ma ecco che la partita cambia ancora direzione e, questa volta, è Federico a subire un calo e il gioco pressante dell’azzurro, che intasca rapidamente il quarto set per 6-2.
Si va al quinto.
E, come negli altri parziali, il filo conduttore assume connotati opposti ai precedenti. Delbonis allunga subito le distanze sul 3-0, cosa che lascia poco contento Fabio, che si lancia in un inelegante commento sulla sorella dell’avversario. Comunque, la situazione cambia ancora! Fabio non è ancora domo e, non solo lo raggiunge sul 3-3 ma gli strappa la battuta per salire 4-3 e servizio. Comunque, poi Fognini è bravissimo a far muovere Federico, trovando gli angoli giusti e prendendo il largo sul 5-3. La prestazione dell’azzurro si conclude 6-4 1-6 6-7(3) 6-2 6-3. Ora per lui ci sarà l’ “erbivoro” doc Feliciano Lopez.
“Positivo aver vinto questo match” dice Fabio nelle dichiarazioni post match “sapevo che nel quinto set poteva accadere qualsiasi cosa e sono andato a prendermi i punti, cosa che lui ha fatto meno. È stato un periodo molto difficile per me dal punto di vista del tennis e del fisico, ma ora mi sto allenando bene, con molta voglia. Nella seconda metà della stagione sarà un periodo intenso e le Olimpiadi prenderanno molta energia. Poi dovrò prendere delle decisioni riguardo al calendario; dovrò giocare molto dopo essere stato assente a causa degli infortuni. Paura di Zika a Rio? Che devo fare, passerò in farmacia per gli antizanzare prima di andarci (ride)”.
Risultati:
F. Fognini b. F. Delbonis 6-4 1-6 6-7(3) 6-2 6-3
[6] R. Vinci b. [LL] Y.Y. Duan 6-3 7-5
[5] S. Halep b. F. Schiavone 6-1 6-1
A. Cornet b.[20] S. Errani 7-6(4) 7-5
[6] M. Raonic b. A. Seppi 7-6(5) 6-4 6-2
Flash
Wimbledon, entry list: con Berrettini sono cinque gli azzurri, sei le italiane. Presenti anche Raonic e Monfils
Riammessi russi e bielorussi. Presenti tutti i principali favoriti, da Alcaraz a Swiatek, con Djokovic e Rybakina. Si parte il 3 luglio

Gli organizzatori del torneo di Wimbledon hanno rilasciato le entry list, le liste dei partecipanti, all’edizione 2023 del torneo che inizierà lunedì 3 luglio. Ricordiamo che quest’anno sono riammessi i tennisti russi e bielorussi. Tra gli uomini è presente anche il finalista del 2021 Matteo Berrettini, che dunque porta a cinque il numero di azzurri presenti, assieme a Sinner, Musetti, Sonego e Fognini. A sfruttare il ranking protetto sono Raonic, Monfils, Harris, Dellien, Pella, Chardy e Vesely. Nella lista degli esclusi, al sesto posto, troviamo Matteo Arnaldi, attuale numero 105 del mondo, mentre un po’ più in basso, 14°, c’è David Goffin.
Di seguito l’intero elenco maschile, con a destra la classifica del tennista.
1 ALCARAZ, Carlos (ESP) 1
2 MEDVEDEV, Daniil 2
3 DJOKOVIC, Novak (SRB) 3
4 RUUD, Casper (NOR) 4
5 TSITSIPAS, Stefanos (GRE) 5
6 RUNE, Holger (DEN) 6
7 RUBLEV, Andrey 7
8 SINNER, Jannik (ITA) 8
9 FRITZ, Taylor (USA) 9
10 AUGER-ALIASSIME, Felix (CAN) 10
11 KHACHANOV, Karen 11
12 TIAFOE, Frances (USA) 12
13 HURKACZ, Hubert (POL) 13
14 NORRIE, Cameron (GBR) 14
15 CORIC, Borna (CRO) 16
16 PAUL, Tommy (USA) 17
17 MUSETTI, Lorenzo (ITA) 18
18 DE MINAUR, Alex (AUS) 19
19 BERRETTINI, Matteo (ITA) 20
20 CARRENO BUSTA, Pablo (ESP) 21
21 CILIC, Marin (CRO) 22
22 BAUTISTA AGUT, Roberto (ESP) 23
23 EVANS, Daniel (GBR) 24
24 KYRGIOS, Nick (AUS) 25
25 STRUFF, Jan-Lennard (GER) 26
26 ZVEREV, Alexander (GER) 27
27 CERUNDOLO, Francisco (ARG) 28
28 KORDA, Sebastian (USA) 29
29 VAN DE ZANDSCHULP, Botic (NED) 30
30 SHAPOVALOV, Denis (CAN) 31
31 NISHIOKA, Yoshihito (JPN) 32
32 DIMITROV, Grigor (BUL) 33
33 RAONIC, Milos (CAN) PR 33
34 DAVIDOVICH FOKINA, Alejandro (ESP) 34
35 SHELTON, Ben (USA) 35
36 MONFILS, Gael (FRA) PR 35
37 KECMANOVIC, Miomir (SRB) 36
38 ZAPATA MIRALLES, Bernabe (ESP) 37
39 HUMBERT, Ugo (FRA) 38
40 GRIEKSPOOR, Tallon (NED) 39
41 LEHECKA, Jiri (CZE) 40
42 MURRAY, Andy (GBR) 41
43 CRESSY, Maxime (USA) 42
44 RUUSUVUORI, Emil (FIN) 43
45 BAEZ, Sebastian (ARG) 44
46 SONEGO, Lorenzo (ITA) 45
47 ETCHEVERRY, Tomas Martin (ARG) 46
48 MANNARINO, Adrian (FRA) 47
49 HARRIS, Lloyd (RSA) PR 47
50 BUBLIK, Alexander (KAZ) 48
51 WOLF, J.J. (USA) 49
52 GASQUET, Richard (FRA) 50
53 LAJOVIC, Dusan (SRB) 51
54 NAKASHIMA, Brandon (USA) 52
55 YMER, Mikael (SWE) 53
56 JARRY, Nicolas (CHI) 54
57 BARRERE, Gregoire (FRA) 55
58 MCDONALD, Mackenzie (USA) 56
59 DJERE, Laslo (SRB) 57
60 CARBALLES BAENA, Roberto (ESP) 58
61 WU, Yibing (CHN) 59
62 DRAPER, Jack (GBR) 60
63 MOUTET, Corentin (FRA) 61
64 KARATSEV, Aslan 62
65 CACHIN, Pedro (ARG) 63
66 HANFMANN, Yannick (GER) 64
67 BONZI, Benjamin (FRA) 65
68 RAMOS-VINOLAS, Albert (ESP) 66
69 PURCELL, Max (AUS) 67
70 KUBLER, Jason (AUS) 68
71 LESTIENNE, Constant (FRA) 69
72 ZHANG, Zhizhen (CHN) 70
73 THOMPSON, Jordan (AUS) 71
74 ALTMAIER, Daniel (GER) 72
75 CECCHINATO, Marco (ITA) 73
76 DELLIEN, Hugo (BOL) PR 73
77 GIRON, Marcos (USA) 74
78 EUBANKS, Christopher (USA) 75
79 PELLA, Guido (ARG) PR 75
80 BORGES, Nuno (POR) 76
81 MUNAR, Jaume (ESP) 77
82 RINDERKNECH, Arthur (FRA) 78
83 VAN ASSCHE, Luca (FRA) 79
84 FUCSOVICS, Marton (HUN) 80
85 HUESLER, Marc-Andrea (SUI) 81
86 POPYRIN, Alexei (AUS) 82
87 MOLCAN, Alex (SVK) 83
88 SHEVCHENKO, Alexander 84
89 O’CONNELL, Christopher (AUS) 85
90 IVASHKA, Ilya 86
91 HALYS, Quentin (FRA) 87
92 WAWRINKA, Stan (SUI) 88
93 CHARDY, Jeremy (FRA) PR 88
94 ISNER, John (USA) 89
95 GALAN, Daniel Elahi (COL) 90
96 THIEM, Dominic (AUT) 91
97 KRAJINOVIC, Filip (SRB) 92
98 SCHWARTZMAN, Diego (ARG) 93
99 CORIA, Federico (ARG) 94
100 VESELY, Jiri (CZE) PR 94
101 VUKIC, Aleksandar (AUS) 95
102 MONTEIRO, Thiago (BRA) 96
103 VARILLAS, Juan Pablo (PER) 97
104 SAFIULLIN, Roman 98
Spostandoci alle donne, anche qui ovviamente sono presenti tutte le principali favorite, e le italiane sono sei. La prima azzurra delle escluse è Lucrezia Stefanini, numero 105 del mondo, che entrerà nel tabellone principale se nelle prossime settimane arriveranno almeno quattro forfait.
1 SWIATEK, Iga (POL) 1
2 SABALENKA, Aryna 2
3 PEGULA, Jessica (USA) 3
4 RYBAKINA, Elena (KAZ) 4
5 GARCIA, Caroline (FRA) 5
6 GAUFF, Coco (USA) 6
7 JABEUR, Ons (TUN) 7
8 SAKKARI, Maria (GRE) 8
9 KASATKINA, Daria 9
10 KVITOVA, Petra (CZE) 10
11 KUDERMETOVA, Veronika 11
12 BENCIC, Belinda (SUI) 12
13 KREJCIKOVA, Barbora (CZE) 13
14 HADDAD MAIA, Beatriz (BRA) 14
15 SAMSONOVA, Liudmila 15
16 PLISKOVA, Karolina (CZE) 16
17 OSTAPENKO, Jelena (LAT) 17
18 AZARENKA, Victoria 18
19 ZHENG, Qinwen (CHN) 19
20 KEYS, Madison (USA) 20
21 LINETTE, Magda (POL) 21
22 VEKIC, Donna (CRO) 22
23 ALEXANDROVA, Ekaterina 23
24 POTAPOVA, Anastasia 24
25 KALININA, Anhelina (UKR) 25
26 TREVISAN, Martina (ITA) 26
27 BEGU, Irina-Camelia (ROU) 27
28 MERTENS, Elise (BEL) 28
29 BADOSA, Paula (ESP) 29
30 ZHANG, Shuai (CHN) 30
31 CIRSTEA, Sorana (ROU) 31
32 BOUZKOVA, Marie (CZE) 32
33 ROGERS, Shelby (USA) 33
34 STEPHENS, Sloane (USA) 35
35 GIORGI, Camila (ITA) 36
36 MARTIC, Petra (CRO) 37
37 PERA, Bernarda (USA) 38
38 KOSTYUK, Marta (UKR) 39
39 STRYCOVA, Barbora (CZE) SR 39
40 ZHU, Lin (CHN) 40
41 ANDREESCU, Bianca (CAN) 41
42 MUCHOVA, Karolina (CZE) 42
43 COCCIARETTO, Elisabetta (ITA) 43
44 GRACHEVA, Varvara 44
45 COLLINS, Danielle (USA) 45
46 TOMLJANOVIC, Ajla (AUS) 46
47 SINIAKOVA, Katerina (CZE) 47
48 NOSKOVA, Linda (CZE) 48
49 PARKS, Alycia (USA) 49
50 SASNOVICH, Aliaksandra 50
51 FERNANDEZ, Leylah (CAN) 51
52 PAOLINI, Jasmine (ITA) 52
53 KALINSKAYA, Anna 53
54 MCNALLY, Caty (USA) 54
55 SAVILLE, Daria (AUS) SR 54
56 SHERIF, Mayar (EGY) 55
57 FRUHVIRTOVA, Linda (CZE) 56
58 VONDROUSOVA, Marketa (CZE) 57
59 DAVIS, Lauren (USA) 58
60 CORNET, Alize (FRA) 59
61 BOGDAN, Ana (ROU) 60
62 PUTINTSEVA, Yulia (KAZ) 61
63 WANG, Xiyu (CHN) 62
64 TSURENKO, Lesia (UKR) 63
65 MARIA, Tatjana (GER) 64
66 KOVINIC, Danka (MNE) 65
67 CRISTIAN, Jaqueline (ROU) SR 65
68 BLINKOVA, Anna 66
69 BUCSA, Cristina (ESP) 67
70 MASAROVA, Rebeka (ESP) 68
71 SORRIBES TORMO, Sara (ESP) SR 68
72 STEARNS, Peyton (USA) 69
73 ERRANI, Sara (ITA) 70
74 TOMOVA, Viktoriya (BUL) 71
75 NIEMEIER, Jule (GER) 72
76 KONTAVEIT, Anett (EST) 73
77 GRABHER, Julia (AUT) 74
78 TEICHMANN, Jil (SUI) 75
79 KANEPI, Kaia (EST) 76
80 PARRY, Diane (FRA) 77
81 WANG, Xinyu (CHN) 78
82 MARINO, Rebecca (CAN) 79
83 BAINDL, Kateryna (UKR) 80
84 BONAVENTURE, Ysaline (BEL) 81
85 NAVARRO, Emma (USA) 82
86 RISKE-AMRITRAJ, Alison (USA) 83
87 OSORIO, Camila (COL) 84
88 RAKHIMOVA, Kamilla 85
89 PETERSON, Rebecca (SWE) 86
90 FRECH, Magdalena (POL) 87
91 ZANEVSKA, Maryna (BEL) 88
92 VOLYNETS, Katie (USA) 90
93 MARTINCOVA, Tereza (CZE) 91
94 FRIEDSAM, Anna-Lena (GER) 92
95 PARRIZAS DIAZ, Nuria (ESP) 93
96 BRENGLE, Madison (USA) 94
97 UDVARDY, Panna (HUN) 95
98 GALFI, Dalma (HUN) 96
99 SCHMIEDLOVA, Anna Karolina (SVK) 98
100 DOLEHIDE, Caroline (USA) 99
101 LIU, Claire (USA) 100
102 BETOVA, Margarita SR 100
103 PODOROSKA, Nadia (ARG) 101
104 BRONZETTI, Lucia (ITA) 102
evidenza
Wimbledon: tutte le novità dell’edizione 2023
La 136esima edizione di Wimbledon andrà in scena dal 3 al 16 luglio 2023. Dalla tematica ambientale all’anniversario per la nascita della WTA, ecco tutte le novità

«Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi» sono le parole che Giuseppe Tomasi di Lampedusa faceva pronunciare al nipote del principe di Salina, Tancredi, nel suo romanzo più famoso Il Gattopardo. E forse qualcosa di lontanamente in comune ce l’hanno l’aristocratica famiglia siciliana in declino che tenta di adattarsi alla modernità per sopravvivere e il torneo più prestigioso del mondo che trattiene nel tennis la sua anima più élitaria ma che non può esimersi da un’apertura al cambiamento per non invecchiare.
E così, l’All England Law Tennis Club ha dovuto accettare “quello che fanno tutti” e fare dietro-front sulla decisione di escludere i tennisti russi e bielorussi dalla competizione come invece hanno fatto lo scorso anno; i tennisti parteciperanno come atleti neutrali. Le parole del presidente Ian Hewitt (al suo ultimo Wimbledon come presidente, al suo posto ci sarà Deborah Jevans) nascondono una certa delusione per una politica evidentemente sbagliata. Ma ammettere di aver sbagliato è forse la cosa più difficile per l’essere umano.
“Il nostro annuncio è stato fatto il mese scorso dopo un’attenta e profonda considerazione. All’epoca, abbiamo esposto le motivazioni che hanno ispirato la nostra decisione e perché. Tenendo conto di tutte le circostanze, riteniamo che questa sia la decisione migliore per Wimbledon quest’anno. È stata una decisione difficile e impegnativa, che è stata presa con il pieno sostegno del nostro governo britannico e degli organismi internazionali interessati al tennis, ma non diminuisce in alcun modo la nostra totale condanna dell’invasione illegale dell’Ucraina da parte della Russia“.
In ogni caso, il supporto alla causa ucraina da parte della Wimbledon Foudation – l’organizzazione benefica collegata al torneo che quest’anno festeggia dieci anni di attività, sono tangibili.
“Siamo lieti di condividere che, in collaborazione con la LTA (la Federazione del tennis britannico), doneremo ai soccorsi ucraini una sterlina per ogni titolare di biglietto ai Campionati di quest’anno, il che si tradurrà in un contributo di oltre mezzo milione di sterline. Lavoreremo ancora una volta con i Consigli di Merton e Wandsworth e con la Croce Rossa britannica per invitare 1.000 rifugiati ucraini a unirsi a noi per un giorno a Wimbledon, inclusi biglietti, cibo e bevande e trasporti.”
E soprattutto, concreto sarà l’aiuto economico ai tennisti ucraini, già invocato da diverse tenniste come Elina Svitolina, Lesia Tsurenko, Marta Kostyuk e la numero uno Iga Swiatek. “Per i giocatori ucraini, l’All England Club e la LTA finanzieranno le spese di alloggio di due stanze per tutti i giocatori del tabellone principale e delle qualificazioni per l’intera stagione sull’erba. A quei giocatori verrà anche offerta l’opportunità di allenarsi sui campi dell’All England Club o tramite l’LTA sui campi di Surbiton tra la loro ultima partita al Roland-Garros e il sabato prima della settimana di qualificazione a Wimbledon”.
Alcune novità sono state introdotte anche per quanto riguarda il tennis giocato. Alla fine dello scorso anno era stata annunciata una modifica alla ferrea regola dell’abbigliamento bianco, con la possibilità per le tenniste di indossare pantaloncini di colore medio/scuro. La proposta avanzata dalla WTA è stata dunque confermata; restano ferme le regole già in vigore per l’utilizzo di altri indumenti e accessori.
Lo Slam sull’erba si adegua anche per quanto riguarda il formato del doppio maschile: come gli altri tornei Slam, si giocherà al meglio dei tre set invece del classico al meglio dei cinque. Anche il coaching fuori dal campo, adottato in tutto il circuito per un anno “di prova”, sarà concesso sui sacri prati di Church Road.
Il colosso bancario Barclays entra come sponsor ufficiale quest’anno con una generosa offerta (la più grande di sempre ma di cui non è stato reso noto l’importo) a favore della Wimbledon Foundation per diffondere la cultura sportiva come veicolo per migliorare positivamente la vita della persone.
Il tema ambientale è probabilmente il più caldo del momento e anche ai Championship viene recepita la necessità di ridurre in maniera significativa gli sprechi. Da quest’anno, insieme ad Evian – sponsor dell’evento da tre lustri, verranno fornite ai giocatori delle borracce e in campo verranno installati dei distributori di acqua per riempirle. L’obiettivo è diventare Environment Positive entro il 2030 anche grazie alla graduale sostituzione dei generatori utilizzati durante il torneo a favore di strumenti che utilizzano energie rinnovabili.
Come l’anno scorso, il Wimbledon Lawn Tennis Museum sarà aperto gratuitamente ai possessori di biglietti del torneo. La mostra speciale di quest’anno è intitolata “Michael Cole: Capturing the Moment”. Cole ha frequentato Wimbledon come fotografo per più di 40 anni, scattando quasi mezzo milione di fotografie durante quel periodo e saranno visibili nella mostra le sue più iconiche immagini dal 1969 al 1984.
Alla vigilia di Wimbledon sarà anche il 50° anniversario della fondazione della Women’s Tennis Association. Billie Jean King e altri membri delle Original 9 saranno ospiti speciali durante il torneo e a loro verrà riconosciuto il contributo fondamentale che hanno svolto nello sviluppo del nostro sport.
Questo sarà anche il 50esimo e ultimo anno di Gerry Armstrong come Arbitro ufficiale di Wimbledon. Durante la sua carriera di, Armstrong ha arbitrato 13 finali di campionati a Wimbledon, tra cui quattro finali di singolo maschile e tre finali di singolo femminile. Prenderà il suo posto una donna, Denise Parnell. Ex giocatrice professionista e arbitro internazionale, Denise ha ricoperto il ruolo di Assistente Arbitro a Wimbledon dal 2006 e assumerà il ruolo di Arbitro dal 2024. L’edizione 2024 avrà così due nuovi volti, entrambi femminili, a guidare la complessa macchina organizzativa del torneo di tennis più iconico del mondo.
Flash
Wimbledon cambia idea: russi e bielorussi potranno giocare come atleti neutrali. In campo Medvedev, Sabalenka e Rublev
Resta il divieto per i giocatori che sostengano l’invasione dell’Ucraina anche a livello di finanziamenti ricevuti. Soddisfazione per la decisione da ATP e WTA

Il torneo di Wimbledon con il sostegno del Governo britannico e della LTA, ha rovesciato la decisione che nel 2022 aveva impedito agli atleti russi e bielorussi di partecipare ai Championships (e a tutti gli altri tornei giocati nel Regno Unito) in seguito all’inizio della guerra tra Russia e Ucraina.
Lo ha comunicato il comitato organizzatore questa mattina:
“La nostra attuale intenzione è di accettare le iscrizioni di giocatori russi e bielorussi al prossimo torneo di Wimbledon a condizione che gareggino come atleti ‘neutrali’ e rispettino determinate condizioni. Saranno proibite manifestazioni di sostegno all’invasione dell’Ucraina da parte della Russia e sarà vietato l’ingresso di giocatori che ricevono finanziamenti dallo stato russo e/o bielorusso (inclusa la sponsorizzazione da società gestite o controllate dagli stati).
“Le condizioni sono state attentamente sviluppate attraverso un dialogo costruttivo con il governo del Regno Unito, l’LTA e gli organismi internazionali delle parti interessate nel tennis e sono in linea con le linee guida pubblicate dal governo per gli organismi sportivi nel Regno Unito”.
Ian Hewitt, presidente dell’All England Club, ha commentato: “Continuiamo a condannare totalmente l’invasione illegale della Russia, oltre a continuare a sostenere il popolo ucraino. Questa è stata una decisione incredibilmente difficile, non presa alla leggera. Considerando tutti gli elementi a nostra disposizione, crediamo che questa sia la decisione più appropriata per l’edizione 2023. Se le circostanze dovessero cambiare in maniera netta da qui all’inizio del torneo, analizzeremo la situazione e prenderemo decisioni di conseguenza“.
ATP e WTA hanno risposto con soddisfazione attraverso un comunicato congiunto:
“Siamo felici per il fatto che i giocatori russi e bielorussi potranno giocare Wimbledon e gli altri tornei LTA quest’estate. Ha richiesto un grande sforzo di collaborazione tra le parti arrivare a una soluzione adeguata che protegga la correttezza del gioco. Questa rimane una situazione estremamente difficile e vogliamo ringraziare Wimbledon e la LTA per i loro sforzi volti a raggiungere questo risultato, pur ribadendo la nostra ferma condanna della guerra della Russia nei confronti dell’Ucraina