Dopo Novak Djokovic, il quarto di finale di Coppa Davis che vedrà opposte Serbia e Gran Bretagna perde anche l’altro Fab Four. Durante il celebre party di chiusura di Wimbledon, il vincitore Andy Murray ha infatti annunciato al capitano del team britannico Leon Smith che non scenderà in campo per la sfida sulla terra di Belgrado. La difesa dell’oro olimpico è un obiettivo primario nella sua stagione: lo scozzese ha perciò deciso di concentrarsi sulla preparazione su cemento, superficie sulla quale quest’anno ha per sua stessa ammissione reso poco (due eliminazioni al terzo turno a Indian Wells, contro Federico Delbonis e Grigor Dimitrov).

Ma Murray non mancherà di offrire il proprio sostegno ai compagni, anzi volerà al loro seguito e li inciterà dalla panchina. Perché oltre a Wimbledon e alle Olimpiadi, Andy è detentore anche della “insalatiera” intitolata a Dwight Davis, che nel 1899 ideò la competizione che la metteva in palio e addirittura spese di tasca propria per acquistarla. Saranno dunque gli altri tre convocati (Kyle Edmund, Daniel Evans e il fratello Jamie) a provare a sostituirlo venerdì, sabato e domenica al Tasmajdan Stadium.

Murray si è sottratto anche ad un altro piccolo dovere – sarebbe meglio dire una tradizione, ma per i britannici la differenza spesso è sottile – nel corso della festa che conclude il più antico degli Slam. Consuetudine vuole che il vincitore del singolare maschile e la vincitrice del singolare femminile ballino assieme. Peccato che Andy si sia dimostrato simpaticamente contrario. “A meno che non beva qualche bottiglia di champagne” ha detto, “e allora sarà possibile”. Che le bollicine possano essere la chiave anche per convincerlo a giocare in Davis, se le cose dovessero mettersi male?