dal nostro inviato a Recanati
Lucone Vanni è in ripresa: dopo un periodo negativo durato lunghi mesi, finalmente il 31enne toscano inanella una serie di buoni risultati confortati da prestazioni all’altezza. Nel Challenger di Recanati, dotato di montepremi da 42.500 euro + ospitalità, in svolgimento al TC Guzzini, l’azzurro, precipitato la numero 179 della classifica mondiale dopo aver toccato i top 100, ha battuto lottando il bielorusso Zhyrmont, in tabellone come lucky loser. Zhyrmont è un giocatore pericoloso, perché alterna prestazioni scadenti a partite di grande spessore, dotato di un buon servizio e accelerazioni improvvise soprattutto di diritto. E infatti dopo aver vinto nettamente il primo set e avanti 4-2 nel secondo Vanni doveva subire il prepotente ritorno del bielorusso, attualmente 336 delle classifiche ATP senza tornei all’attivo quest’anno, che recuperava e trascinava al tie break il toscano allenato da Fabio Gorietti: qui Vanni giocava sotto il suo livello, con errori gratuiti che hanno determinato l’arrivo al terzo set. Ovviamente il body language dei due protagonisti non faceva immaginare niente di buono, Lucone sembrava stanco e poco incline alla lotta, con il bielorusso che si portava avanti 2-0 nel terzo set: qui Vanni risorgeva, giocando più sui nervi che un tennis ordinato, e Zhyrmont dimostrava il perché non è mai entrato nel top200, pur avendo 27 anni e un buon talento. Man mano nel corso del match il bielorusso si spegneva e Vanni portava a casa una vittoria molto importante per classifica e morale, approdando nei quarti di finale dove affronterà il russo Donskoy, testa di serie numero 1 del tabellone, che ha sconfitto 7-6 al terzo il francese Olivetti, in un match durato 2 ore e mezza senza break: del resto strappare la battuta al francese Olivetti è impresa ardua, visto il servizio bomba di cui è dotato.
Continuano i segnali confortanti di crescita per Edoardo Eremin che ha perso con due tie break dallo spagnolo Menendez Maceiras, 30 anni, una lunga vita nei Challenger con qualche puntata nei tornei maggiori, e che veleggia da 10 anni intorno alla posizione 200 della classifica ATP, con un best ranking di 111 solo un anno fa. Con queste premesse è facile giungere alla conclusione che ormai il livello del ragazzo di Cassine, in provincia di Alessandria, sia decisamente più alto di quello indicato dalla sua classifica che lo vede ancora ancorato intorno alla 300esima posizione. Anche oggi prestazione davvero buona, e alla fine il ragazzo era piuttosto dispiaciuto di non aver portato a casa la vittoria nonostante la prestazione positiva, in cui non ha subito nemmeno un break. Ma la crescita di un professionista passa anche queste sconfitte in cui la performance buona ma non vincente in termini di risultati continua a fornire quelle consapevolezze interiori così importanti per un atleta. Il match è stato dominato dai servizi, nemmeno un break dicevamo, con entrambi i set terminati al tiebreak, ma moltissimi sono stati gli scambi davvero di livello ATP. Si gioca sul cemento outdoor, ma i campi c’è da dire sono piuttosto lenti pur essendo una superficie hard, e questo ha ovviamente favorito lo spagnolo, che tra l’altro è un giocatore poco appariscente ma uno che ha colpi e grinta necessari per migliorare ancora, tanto che un paio di schemi perfettamente messi a punto da Edo, che riusciva a spostare l’avversario per chiudere il punto a rete, sono stati frustrati da passanti incrociati davvero di pregevole fattura dello spagnolo. Rammarico per Edoardo nel primo set dove ha avuto due palle sul 5-4 e servizio per l’avversario per chiudere il primo parziale in suo favore: lo spagnolo però ha sfoderato in queste occasioni prima un vincente di diritto, poi un servizio vincente. Nel tiebreak poi Edoardo Eremin non ha messo in campo nemmeno una prima di servizio, finendo col perderlo a 4. Oltre alla crescita costante tecnica del piemontese allenato da coach Mauro Balestra presente anche qui a Recanati, e ad una tattica coerente applicata agli incontri, notiamo uno stato atletico buono e finalmente ad una crescita sul piano dell’atteggiamento mentale in campo: all’inizio del secondo set Edo, naturalmente ferito dalla sconfitta nel tie break, recuperava il suo primo turno di servizio da 0-30, poi annullava una palla break allo spagnolo, giocando un tennis intelligente, non sparando pallate a caso. È stato lì punto a punto, non ha più concesso occasioni al’avversario, pur non avendo nemmeno lui palle per strappare il servizio, ma ha davvero dimostrato grande maturità e voglia di lottare. La tentazione di forzare qualche palla, visto che lo spagnolo oggi era davvero un muro, non è passata nella testa di Edoardo, che ha continuato a fare il suo gioco con una forza mentale non indifferente, pur con qualche scelta troppo conservativa sulle seconde di servizio di Menendez Maceiras. Nel tiebreak del secondo set Eremin si è dovuto arrendere, fatale anche però una chiamata chiaramente errata del giudice di linea sul 2-2. Questa è una performance che fa capire i progressi dell’azzurro, ora in partenza per Astana dove è entrato nel tabellone principale. Menendez Maceiras affronterà nei quarti il bielorusso Ivashka che ha vinto in 3 set con il bosniaco Setkic.
Nulla da fare per la wild card Antonio Massara, ancora acerbo per il livello Challenger, che ha perduto con un duplice 6-3 dall’uzbeko, di casa però in Italia, Farrukh Dustov che nel match di secondo turno si batterà con la testa di serie numero 2 il russo Marchenko, vincitore al tie break del terzo set sul francese Janvier.
Risultati
Primo turno:
[2] I. Marchenko b. M. Janvier 6-1 6-7(6) 7-6(4)
F. Dustov b. [WC] A. Massara 6-3 6-3
Secondo turno:
I. Ivashka b. [8] A. Setkic 6-4 5-7 6-3
[1] E. Donskoy b. A. Olivetti 6-7(5) 7-6(5) 7-6(5)
[5] L. Vanni b. [LL] D. Zhyrmont 6-1 6-7(2) 6-3
A. Menendez Maceiras b. E. Eremin 7-6(4) 7-6(3)